Risultati elezioni regionali 2015: chi vince?5 min read
Reading Time: 4 minutesRisultati elezioni regionali 2015: Pd perde la Liguria, in Umbria testa a testa
Tutto come previsto o quasi, verrebbe da dire: Marche, Toscana, Puglia e Campania al centrosinistra, Veneto al centrodestra, Liguria e Umbria in bilico. Sono proprio le regioni in bilico a fare notizia, con il Partito Democratico che potrebbe clamorosamente perdere in due regioni storicamente rosse.
Risultati elezioni regionali 2015: Campania
RISULTATI CAMPANIA (sez. 5.381/5.835)
DE LUCA 41,0%
CALDORO 38,3%
CIARAMBINO 17,8%#maratonaregionali— YouTrend (@you_trend) June 1, 2015
+++ VINCENZO DE LUCA PRESIDENTE DELLA REGIONE CAMPANIA +++#maratonaregionali
— YouTrend (@you_trend) May 31, 2015
++ PROIEZIONE EMG/LA7 CAMPANIA
DE LUCA 41,7%
CALDORO 36,7%
CIARAMBINO 18,8%#maratonaregionali— YouTrend (@you_trend) May 31, 2015
Risultati elezioni regionali 2015: Liguria
— Tg La7 (@TgLa7) May 31, 2015
https://twitter.com/you_trend/status/605152297904164864
+++ II PROIEZIONE EMG/LA7
LIGURIA
Toti (CD) 33
Paita (CS) 29
Salvatore (M5S) 25
Pastorino 7#maratonaregionali— YouTrend (@you_trend) May 31, 2015
Risultati elezioni regionali 2015: Veneto
Tracollo del Pd in Veneto. Primo partito nella Regione è la Lista Zaia.
— Tg La7 (@TgLa7) May 31, 2015
Risultati elezioni regionali 2015: Puglia
— Tg La7 (@TgLa7) May 31, 2015
++ PROIEZIONE EMG/LA7 PUGLIA
EMILIANO 44,8%
LARICCHIA 21,8%
SCHITTULLI 19,5%
POLI BORTONE 11,8%#maratonaregionali— YouTrend (@you_trend) May 31, 2015
Risultati elezioni regionali 2015: Umbria
— Tg La7 (@TgLa7) May 31, 2015
+++PROIEZIONI EMG/LA7 UMBRIA Marini (CS) 40.5 Ricci (CD) 40.4 Liberati (M5S) 13.6 Vecchietti 2.7 #maratonaregionali
— YouTrend (@you_trend) May 31, 2015
+++II PROIEZIONE PIEPOLI/RAI
UMBRIA
Ricci (CD) 41,5%
Marini (CS) 39,8%
Liberati (M5S) 15,0%#maratonaregionali— YouTrend (@you_trend) May 31, 2015
Risultati elezioni regionali 2015: Marche
— Tg La7 (@TgLa7) May 31, 2015
++ PROIEZIONE PIEPOLI/RAI MARCHE
CERISCIOLI 39%
MAGGI 24,8%
ACQUAROLI 16%
SPACCA 15,5%#maratonaregionali— YouTrend (@you_trend) May 31, 2015
Risultati elezioni regionali 2015: Toscana
— Tg La7 (@TgLa7) May 31, 2015
++ PROIEZIONE EMG/LA7 TOSCANA
ROSSI 46,0%
BORGHI 21,9%
GIANNARELLI 15,9%
MUGNAI 9,4%#maratonaregionali— YouTrend (@you_trend) May 31, 2015
30 maggio.
Risultati elezioni regionali 2015: a poche ore dal voto
Mancano poche ore all’inizio delle elezioni regionali 2015: qui sotto abbiamo scherzato ma fino ad un certo punto, le previsioni dicono 6-1 Partito Democratico e centro-sinistra. Qui trovate tutti i sondaggi regione per regione. Riepilogando:
Regionali 2015. Vittorie certe del centro sinistra
1) Toscana: Enrico Rossi senza avversari dall’inizio.
2) Marche: Luca Ceriscioli che dovrebbe precedere Maggi del Movimento 5 Stelle
3) Umbria: Catiuscia Marini che dovrebbe tenere sul sindaco di Assisi e candidato del centrodestra Claudio Ricci.
4) Puglia: Michele Emiliano stravince sulla destra divisa e lontanissima con Schittulli (Fitto, Alfano) che dovrebbe avere la meglio sulla Poli Bortone (Berlusconi, Salvini)
Risultati in bilico
5) Liguria: nonostante gli scandali la Paita potrebbe farcela sull’ex portavoce di Berlusconi, Giovanni Toti. Bisognerà aspettare domani sera però per dirlo con certezza
6) Campania: De Luca è impresentabile e non potrà governare in caso di vittoria, eppure i campani sembrano non volerne più sapere di Caldoro dopo 5 anni e il Movimento 5 Stelle, nonostante sia in arrivo un grande risultato, non sembra in grado di contendere la regione allo sceriffo di Renzi.
Vittorie certe del centro destra
7) Veneto: o della destra, sarebbe meglio aggiungere, perché in Veneto vinceranno Zaia e Lega Nord più di una coalizione di centro destra. La parte più centrista di Alfano infatti appoggerà Tosi, che non dovrebbe andare oltre il 10%. Il Veneto è l’unica regione data per persa da Renzi ma da un bel pezzo, Alessandra Moretti è rimasta piuttosto sola e non è riuscita ad approfittare della rottura Tosi-Zaia.
L’unica a vincere certamente in tutte le Regioni sarà l’astensione, che potrebbe toccare il 60% se non di più.
26 maggio.
Risultati elezioni regionali 2015: affermazione netta di Renzi, tiene la Lega Nord, in ripresa il Movimento 5 Stelle
I risultati delle elezioni regionali ci offrono, come sempre con i dovuti distinguo, elementi utili per l’analisi della politica nazionale. Se la vittoria del PD in Toscana e Marche è abbastanza netta (45% per Rossi, il 40% per Ceriscioli) lo stesso non si può dire per quella di Catiuscia Marini in Umbria, che si salva sul filo di lana del 36% dall’arrembaggio del centrodestra e dei 5 stelle.
Il 43% di Michele Emiliano in Puglia era piuttosto scontato. Più interessante constatare come Raffaele Fitto vinca la sua sfida interna al Cavaliere portando Francesco Schittulli al 20%, il famoso punto in virtù del quale Adriana Poli Bortone e i suoi alleati (19%) perdono la cappa.
In Campania non si può non registrare l’incredibile affermazione dei grillini, favorita però dalla spregiudicata strategia di De Luca. La situazione finale (che comincia a delinearsi solo nella tarda serata tra sezioni ritardatarie e reciproche accuse di brogli) è molto simile a quella delle regionali siciliane del 2012 con i candidati dei partiti maggiori che hanno di fatto spaccato in tre l’elettorato. De Luca ovviamente festeggia, come già fece Crocetta, il suo 32 per cento, ma con Ciarambino al 30 e Caldoro al 31 non si può non dire che ad eleggerlo sono stati di fatto gli ex cosentiniani. Non certo un buon inizio per un governatore sul quale pende la spada di Damocle della legge Severino.
Delusione fra le file PD per la sconfitta di ladylike Moretti (32%) in Veneto. Neanche la candidatura di Tosi (13%) indebolisce la corazzata leghista di Zaia che con il suo 43% si riconferma governatore. Ma il premier si consola con l’affermazione, anche se di misura, di Raffaella Paita (30% contro il 28 di Toti) in Liguria. Nè i 5 stelle (20%) né il civatiano Pastorino (13%) sono riusciti, pur capitalizzando lo scontento a sinistra per le magagne liguri, a fare lo sgambetto alla Paita. Evidentemente parte dell’elettorato del fu Pdl ha preferito votare per la candidata renziana.
Il Premier porta quindi a casa un 6 a 1 ben più sostanzioso del 4 a 3 pronosticato alla vigilia. Eppure non lo vedremo gioire alla Tardelli. Le percentuali ci parlano di una Lega sempre molto forte nel nord est con buone affermazioni delle liste salviniane al sud, di un centrodestra in crisi che però si rifiuta di staccare la spina mantenendosi seconda forza del paese (con Fitto che si conferma in corsa per la leadership), di un Movimento 5 Stelle in ripresa grazie anche all’oggettiva impresentabilità di alcuni candidati democratici e di una sinistra capace, se organizzata come nel caso Pastorino, di strappare una discreta fetta di voti al partitone.
Sempre più lontano è, insomma, il risultato delle europee e sempre più un miraggio un’eventuale affermazione al primo turno alle prossime politiche. Di buono, per Renzi, c’è che è grande la confusione sotto il cielo, cosa che gli garantisce, al momento, il primato. Il suo compito è, negli anni (o mesi) che lo separano dalle elezioni non lasciare che l’antirenzismo si trasformi in un movimento trasversale capace di ribaltare il risultato di un eventuale ballottaggio.
Se siete arrivati fin qui abbiamo l’obbligo di informarvi che le elezioni regionali si terranno la prossima settimana, è ovvio quindi, che abbiamo scherzato (o forse no, lo scopriremo domenica sera).