Rispetto, regole, leggende. Ecco perché seguo il Football americano4 min read

15 Febbraio 2014 Uncategorized -

Rispetto, regole, leggende. Ecco perché seguo il Football americano4 min read

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A cura di Luca Barbieri

@seng1011
@seng1011

Perché il Football Americano? Perché sempre più persone in Italia lo seguono, costringendosi a maratone notturne per seguire le partite trasmesse? Qual è il motivo per cui in Italia un nutrito gruppo si dedica attivamente alla promozione di questo sport, scervellandosi per organizzarsi, affinchè la propria società sportiva continui ad esistere nonostante le mille avversità

Io, Luca Barbieri, sono uno degli amministratori di un gruppo su Facebook chiamato TUTTO FOOTBALL NFL che si pone come obiettivo quello di creare un confortevole spazio virtuale dove tutti possono parlare di Football americano. Unico requisito richiesto: il rispetto. Sono un ragazzo che ha passato più di vent’anni della propria vita giocando a calcio a livello agonistico e ad un certo punto sono capitato davanti ad una partita di Football NFL, restandone folgorato.

I meccanismi basilari di questo sport non sono semplici ma al contempo sono adatti a tutti e posso assicurare che non c’è nulla che richieda un quoziente intellettivo che superi 110 punti. C’è una frase di Tom Landry: “Il Football è un gioco incredibile. A volte è così incredibile, che è inverosimile”. Penso che quella frase raccolga tutte le motivazioni per cui chi inizia a conoscere questo sport impara a conoscerne la magia. Si iniziano a comprenderne pregi e difetti, miti e leggende e soprattutto le sue leggi.

Perché il Football ha delle leggi e contrariamente al calcio, che conosco bene, queste leggi sono chiare e rispettate da tutti gli attori che ruotano attorno al dorato mondo della NFL. Non importa che tu sia il presidente più ricco della lega, la squadra più titolata, la stella più brillante. Una volta assicurato un dolo i trasgressori vengono puniti. Sempre! Volete mettere la differenza con gli scandali che periodicamente apprendiamo dai media?

La NFL non è solo “certezza della pena”, è soprattutto magia, quella di grandissimi atleti che compiono giocate umanamente inimmaginabili, di migliaia di tattiche, di accorgimenti volti a conquistare quella manciata di yard che ti separa dal tuo obiettivo. La magia aleggia ovunque, anche sugli spalti, dove spesso vediamo tifosi variopinti che, dopo essersi fatti un BBQ nel parcheggio con amici e famiglia, si siedono tranquillamente a fianco d’un tifoso della squadra ospite senza che la cosa porti a eccessivi turbamenti per nessuno. La partita è un evento che accomuna e non divide, ovvio gli idioti esistono ad ogni latitudine ma il Football viene vissuto in modo completamente diverso dai canoni europei.

E poi vi sono le leggende. Il mondo della NFL trasuda di miti, uno su tutti quello di Green Bay. Una cittadina del Winsconsin che ospita non più di centomila anime (per ospitare una franchigia NFL una città deve avere una ricettività di almeno un milione di persone) ed è posta all’estremo Nord degli Stati Uniti. Un posto con inverni freddi e nevosi ed estati afose. Ospita una delle squadre più vincenti della storia del Football, i Green Bay Packers, la cui lunghissima storia è costellata di successi e di epiche battaglie, molte delle quali svoltesi davanti al pubblico di casa del Lambeau Field.

@Mike Morbeck
@Mike Morbeck

Nella partita di Wild Card (il primo turno di play-off) giocata qualche settimana fa i Packers ospitavano i San Francisco 49ers, il match è passato alla storia per essere uno dei più freddi di sempre con una punta di -29 gradi e una temperatura percepita di -46 a causa del forte vento artico. Nonostante questo ben 70.000 spettatori festanti hanno assistito alla partita applaudendo e incitando sino alla fine i propri beniamini, sconfitti all’ultimo secondo.

Vi è poi il caso Jack Youngblood, mitico giocatore e capitano degli allora Los Angeles Rams (ora la franchigia è a Saint Louis), che in una partita di playoff giocata contro i Dallas Cowboys giocò parte della gara con un perone rotto, mettendo a segno il placcaggio decisivo contor il quarterback dei Cowboys e impedendone quindi la rimonta. Non contento prese parte al Super Bowl contro i Pittsburgh Steelers, ma questa volta il suo sacrificio non bastò e i Rams persero la partita decisiva.

Per questi motivi non riesco a stupirmi se, ora che in Italia si può assistere alle partite in chiaro, il Superbowl ha catalizzato un così alto numero di spettatori ed appassionati, che probabilmente non hanno seguito ogni secondo della stagione sportiva ma conoscono il Football e vedono il Super Bowl come un evento da non perdere, anche a costo di rinunciare a qualche ora di sonno.

In Italia questo sport sta prendendo sempre più piede, sono circa novanta i team affiliati alla Fidaf (Federazione Italiana di American Football), in ogni città italiana è presente una squadra che prende parte ad un campionato organizzato dalla Federazione. Lo scorso settembre Milano ha ospitato i Campionati europei in cui l’Italia ha ottimamente figurato, approdando alla finale persa contro i più forti danesi.

E questa è solo  una descrizione sommaria di quello che può significare il Football Americano. Sta a chi di voi è interessato approfondire il discorso. Vi assicuro che scoprirne i segreti è impresa non priva di fascino.

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1 Commenti
  1. Giacomo

    Bellissimo articolo. Complimenti.

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