Rischi dei social network online: quali sono i più comuni e come evitarli8 min read
Reading Time: 6 minutesDa quando i social hanno preso piede nella nostra società, molti sono stati gli aspetti che hanno subito cambiamenti drastici: dalla socialità al modo di informarsi, fino al modo in cui acquistiamo online e anche cerchiamo l’anima gemella. Nel bene o nel male, i social network vengono usati ovunque nel mondo (esistono più di 4,5 miliardi di persone che hanno account social) e anche in Italia si sono diffusi a macchia d’olio (circa 43 milioni di utenti).
Eppure, i social, così come in generale Internet, nascondono parecchie insidie se non si hanno le giuste competenze digitali e conoscenze del web per riconoscere questi rischi ed evitarli. Il sistema educativo deve formare gli studenti in modo consapevole, con un occhio di riguardo a queste nuove realtà digitali, anche perché in Italia il livello di competenze digitali è molto basso (il nostro paese è in 25esima posizione su 27 paesi).
Fake news, quando la disinformazione viaggia più veloce dell’informazione
Uno dei problemi principali della rete, che è anche il più difficile da contrastare, riguarda proprio come le persone scelgono di informarsi online. In media, nel mondo passiamo circa 7 ore al giorno su Internet o servizi legati alla rete e se parliamo di social network, circa 2 ore e 30 minuti al giorno vengono passati su social media e servizi di messaggistica istantanea (secondo il report di WeAreSocial).
Considerato ciò, non sorprende che buona parte delle informazioni le troviamo ogni giorno proprio sul web, tra siti e giornali online, social network e infine articoli e contenuti condivisi nelle varie chat come WhatsApp e Telegram. Il problema di questo modo di informarsi è la velocità: ogni persona può trovare migliaia di notizie diverse ogni giorno e lo può fare nel giro di qualche clic al PC o qualche tap sullo schermo del proprio smartphone.
Con così tanti contenuti fra cui scegliere, spesso e volentieri la nostra attenzione viene catturata dai contenuti più controversi, che generano più emozioni forti e che sono più commentati sui social. Proprio qui si inserisce il fenomeno delle fake news, dove certi siti o persone scelgono volontariamente di creare notizie false, totalmente o basate su spunti di verità, per poi renderle virali seguendo quasi sempre lo stesso copione.
- Le fake news hanno quasi sempre titoli clicbait, ovvero titoli molto roboanti che servono solo a risaltare e attirare l’attenzione
- Anche le immagini a corredo di queste fake news, spesso nei post e articoli condivisi sui social, sono immagini molto forti
- Tutta la notizia, così come il post sui social per condividerla, è impostata in tal modo da creare un forte conflitto in chi la leggerà (tra chi a favore e chi nettamente contro)
- Queste fake news vengono spesso condivise inizialmente all’interno di gruppi social come su Facebook, così da attirare l’attenzione e facilitarne la circolazione (visto che gli utenti le ricondivideranno sui propri profili)
- Su social più visivi come Instagram e TikTok invece, si punta alla creazione di un breve video (anche di soli 15-30 secondi) pieno di immagini forti e dichiarazioni controverse, con l’unico scopo di attirare commenti (anche negativi, perché più un contenuto viene commentato e visto, più la piattaforma social lo mostrerà ad altri utenti)
Difendersi dalle fake news non è semplice: non tutte le persone sono in grado di riconoscere una notizia palesemente falsa da una vera. E quando poi le fake news si basano su mezze verità, il tutto si complica. Inoltre, davvero in pochi si prendono il tempo necessario a leggere per intero un articolo e poi a fare del fact-checking, ovvero chiedersi se il testo appena letto (o video appena visto) racconti realmente la verità, passando poi a fare ulteriori ricerche su altre fonti per appurare la veridicità del contenuto letto o visto.
Phishing e truffe romantiche mettono soldi e dati personali a rischio
Se le fake news hanno lo scopo di diffondere disinformazione per vari motivi (dal rendere virali contenuti, pagine e profili social per avere più like e follower fino alla volontà di influenzare l’opinione pubblica o un gruppo di persone su un determinato argomento), ci sono altri pericoli sui social e Internet che possono fare danni molto più concreti e diretti ai singoli utenti.

Stiamo parlando del phishing, probabilmente il tipo di pericolo informatico più rischioso per gli utenti e più facile per i malintenzionati da mettere in opera. Il phishing avviene quando un gruppo di malintenzionati si spaccia per una società o azienda affidabile (oppure per un’altra persona singola) con lo scopo di contattare più persone possibili, soprattutto via email e SMS o anche chat, e convincere queste persone a cliccare dei link presenti all’interno di queste email o SMS o messaggi in chat sui social e app. Quei link ovviamente nascondono dei rischi: i link riportano a siti non sicuri e gestiti dai malfattori, dove gli utenti finiranno con inserire dati personali e sensibili, consegnandoli in mano ai malviventi. In altri casi, i link portano direttamente al download di virus e malware sui dispositivi degli utenti, tra cui i più rischiosi sono i ransomware. Tra i casi più classici troviamo:
- Email dalle banche che ci chiedono di reimpostare le nostre password per mettere in sicurezza i nostri account
- Email dall’INPS o da Equitalia che ci chiedono di controllare immediatamente un documento accedendo al sito presente in email
- Email da parte di siti di e-commerce che ci avvertono di aver vinto dei prodotti e che dobbiamo confermare la spedizione
- Messaggi SMS da parte di corrieri che ci comunicano la consegna di pacchi che in realtà non abbiamo mai ordinato
- Messaggi da parte di persone che si dicono interessata a conoscerci perché vogliono iniziare una relazione con noi
Proprio quest’ultimo caso non è da sottovalutare: parliamo delle truffe romantiche, un fenomeno in crescita in Italia che spesso e volentieri riesce a truffare più persone rispetto ai normali casi di phishing. Infatti, come riportano le infografiche di ExpressVPN sulle truffe romantiche, in questi casi i truffatori si fingono delle persone reali, creando profili ad hoc su piattaforme e app di dating, così come sui principali social, per adescare potenziali vittime.
In questi casi, lo scopo dei malintenzionati è creare un legame con le vittime, così da guadagnarne lentamente la fiducia per convincerle poi ad accettare le loro richieste (di solito piccole somme di denaro all’inizio, poi richieste di somme sempre maggiori o di documenti e altri dati personali).
Di base, in ogni caso di phishing i malintenzionati cercano sempre di creare un senso di urgenza nelle persone, inviando comunicazioni importanti dove bisogna agire subito per risolvere un problema o semplicemente per capirne di più. Inoltre, sono sempre presenti link dove bisogna cliccare oppure documenti da scaricare (mentre nel phishing di tipo romantico possono venire inviati link a chat private o link per effettuare pagamenti).
Schemi piramidali, soldi facili e corsi online dei guru
Come riporta il sito dell’Unione Nazionale dei Consumatori, gli schemi piramidali non sono altro che truffe dove alle persone vengono promessi guadagni passivi raccolti da guadagni delle persone che si uniscono all’azienda e vengono “piazzate” al di sotto di loro. Essenzialmente, funziona proprio come una piramide: chi sta dentro fin dall’inizio è posizionato al vertice e spinge per far entrare nuove persone, che essendo nuovi assunti si troveranno al di sotto nella gerarchia.
E chi sta sopra, guadagni sempre una percentuale dei guadagni di chi sta sotto. In pratica, i truffatori creano questi schemi per far unire gente allo schema piramidale e convincere tali persone a far entrare a loro volta nuove persone, così che loro (i truffatori) guadagnano passivamente da tutte le persone che stanno al di sotto, senza muovere un dito.
Questi schemi piramidali rientrano nel genere di truffe legate all’idea di “vivere di rendita” o comunque alla mentalità “minimo sforzo, massimo risultato”. In questo casi, chi truffa promette lavori molto semplici che possono far guadagnare cifre importanti, anche con solo qualche ora di lavoro. Spesso e volentieri queste fregature riguardano il mondo degli investimenti e delle azioni, ma la creatività dei truffatori non ha limiti.
In certi casi, si viene contattati via email o SMS, in altri casi invece si viene proprio chiamati da fantomatici broker che chiedono alle persone se conoscono i mercati finanziari e come si può guadagnare investendo con piccole cifre e poco tempo. In altri casi invece, vengono promessi colloqui di lavoro di vario genere, con proposte molto allettanti, ma l’unico scopo è quello di sottrarre dati personali da chi si applica alla posizione promessa.
Esistono poi invece molte zone grigie, dove certe persone si spacciano come fantomatici “guru” di un qualche settore e promettono di insegnare delle professioni da zero (oppure di spiegare metodi per ottimizzare i guadagni di varie attività). Queste persone promettono mari e monti con l’unico scopo di rivendere dei corsi online e dei webinar, anche a caro prezzo, di qualità poi dubbia e senza certezze concrete sull’utilità di tali corsi.
In tutti i casi sopracitati, i truffatori tendono a sponsorizzare molto queste truffe sui social con pubblicità accattivanti e mirate. Considerato poi l’ambiente dei social, riescono a raggiungere moltissime persone e in pochi si prendono il dovuto tempo per controllare realmente la qualità di queste promesse (che siano lavori, corsi o altro) in cui si imbattono sui social.