Ricette con la pasta fillo: strudel dolce o salato4 min read

15 Giugno 2015 Cucina -

Ricette con la pasta fillo: strudel dolce o salato4 min read

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ricette con la pasta fillo dolce e salate
La pasta fillo (phillo/phyllo) è un tipo di pasta adatto anche alle diete vegane perché realizzato con farina, olio, amido di mais e sale. La particolarità di questa pasta è il formato: viene stesa in fogli sottilissimi che la rendono particolarmente croccante in cottura. L’effetto della pasta fillo ricorda quello della pasta sfoglia ma risulta essere più leggero perché praticamente privo di grassi. Sovrapponendo i sottili strati di pasta, ungendoli a man mano con olio di oliva o di altro tipo, si ottengono delle basi croccanti per involtini, fagottini, torte salate e strudel classici da servire come appetitosi antipasti o piatti unici, se accompagnati da un buon contorno.Se invece volete un’ispirazione etnica per le vostre ricette con la pasta fillo la ritrovate nella cucina balcanica e mediorientale in torte salate come la spanakopita, involtini di carne e verdure chiamati borek oppure per i baklava, i classici dolci ricchi di miele e frutta secca.La pasta fillo cuoce in un battibaleno ed è adatta sia a ricette dolci che salate ma ha un difetto: la guardi e si rompe! Quindi è necessario prestare molta attenzione manipolandola.

Ricette con la pasta fillo (phillo)

Abbiamo preparato per voi due tipi di strudel vegani uno dolce con fragole, mirtilli al profumo di rosa e uno salato alle verdure. Con una confezione di pasta fillo da 12 fogli vedrete che potrete farne due, oppure di più riducendo le dimensioni degli strudel. In seguito troverete la prima ricetta e sulla pagina successiva la ricetta dolce in pasta fillo.

Ma non fermatevi a queste combinazioni! Potrete riempire i vostri strudel con tutto quello che avete in casa, basterà solo che seguiate gli accorgimenti su come cuocere questo tipo di pasta molto delicata.

Strudel di pasta fillo e verdure

Quantità: 1 strudel di 25 x 10cm circa
Tempo di preparazione

  • 4 fogli di pasta fillo (cm. 24 x 36)
  • 1 patata
  • 200 g di coste pulite
  • 10 mezzi pomodorini secchi sott’olio
  • 1 cipollotto
  • 1 spicchio d’aglio
  • Sale
  • Pepe
  • Olio extravergine di oliva

Procedimento

Taglia a cubetti la patata e falla bollire per 2 minuti partendo da acqua fredda. Scola e metti da parte.In un tegame metti un filo d’olio, l’aglio e il cipollotto affettato sottile, aggiungi sale e copri con il coperchio facendo cuocere dolcemente fino a che il cipollotto non diventa traslucido. Aggiungi un goccio d’acqua, se necessario.Ora, aggiungi le coste pulite e tagliate sottili, un altro pochino di sale e copri nuovamente. Quando stai arrivando a cottura aggiungi i cubetti di patate e i pomodorini secchi scolati, mescola bene e spegni il fuoco. Aggiungi il pepe e aggiusta di sale se serve. Il ripieno deve essere bello asciutto e freddo prima di usarlo per farcire la fillo, altrimenti rischierai di romperla!Prendi 4 fogli di pasta e sovrapponili ungendo con olio gli strati.Versa il ripieno al centro per il lato lungo. Ripiega verso il centro i lati corti e sigilla richiudendo gli altri due lati lunghi verso il centro. Durante queste fasi di chiusura dello strudel ungi ogni volta che ripieghi i vari lati. In questo modo l’olio farà da collante e renderà l’impasto croccante. Per le pieghe seguite queste istruzioni chiare dello Spelucchino.

Prendi un foglio di carta forno, ungi anche lei e posizionaci sopra lo strudel, appoggiato con il lato della chiusura verso il basso in modo da mantenerlo sigillato durante la cottura. Pratica due incisioni oblique sulla superficie.

Inforna a 180°C per , o comunque fino a doratura.

Sforna, fai raffreddare leggermente e servilo.

Clicca qui per la ricetta dolce con la pasta fillo: Strudel con fragole, mirtilli e rose.
Cerchi altre idee con la pasta fillo? Guarda anche qui.

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Amo la cucina e l’arte, l’architettura e la natura al punto da confonderle. Per me la cucina è il luogo migliore per amare chi ho vicino ed è sempre occasione di sperimentarmi, imparare, sognare e talvolta rilassarmi. La mia cucina è vegana e quando mi ricordo la condivido su “Io porto l’hummus“.
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