Krapfen, bomboloni, pączki: la ricetta originale4 min read

2 Marzo 2014 Cucina -

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antropologa e comunicatrice

Krapfen, bomboloni, pączki: la ricetta originale4 min read

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krapfen vuotiDopo aver preparato le frittelle dolci venete non potevamo non dedicare una domenica alla preparazione dei classici krapfen vuotipączki. Quelli che prepariamo oggi sono con la lievitazione naturale con lievito madre (o in alternativa lievito di birra fresco).

Si, lo sappiamo che siete sempre a dieta e non vogliamo di certo che soffriate nel vederci preparare questi bomboloni.

Ogni tanto, e senza eccedere, uno strappo alla regola si può fare e un po’ di olio per friggere potete metterlo nella lista della vostra spesa. Inoltre, questa dei krapfen o bomboloni potrebbe essere una bella scusa per invitare un bel po’ di amici e condividerli: un brunch domenica prossima?


Se volete preparare una versione vegana e più leggera guardate come si preparano le ciambelle sarde in versione vegan e i ravioli dolci al forno preparati da Giorgia per noi.

I classici pączki polacchi, di cui oggi vedremo la ricetta, sono simili ai krapfen austriaci e si preparano proprio per il Giovedì Grasso, giorno in cui in Polonia ne girano quantità indefinite, preparati un po’ in tutte le pasticcerie e con i ripieni più strani.

Ma per voi che siete a dieta, oggi prepariamo i krapfen vuoti. 🙂

Come fare i Pączki o krapfen vuoti di origine polacca

Secondo la leggenda i pączki o meglio i krapfen vuoti vennero per primi preparati in Austria da Mrs Krapf (da cui il nome ovviamente), per sfamare i difensori della città di Vienna in momenti di ristrettezze. Ovviamente, non erano come quelli che sono arrivati sulle nostre tavole oggi: erano delle palline di pane fritto nel lardo e ripiene di grasso. Questi fritti raggiunsero la Polonia insieme all’esercito di John III Sobieski, al rientro dalla Battaglia di Vienna. Ma fu solo nel 18° secolo che divennero “dolci” come sono oggi e come anche noi li conosciamo (fonte: PolandMFA).

krapfen vuoti
@dziennik.pl

Ma passiamo alla ricetta dei krapfen vuoti.

Pączki polacchi o i Krapfen vuoti 

  • 550 g di farina di Kamut o di tipo 1 macinata a pietra (o altra macinata a pietra)
  • 100 g di zucchero integrale macinato fine
  • 200 ml di latte tiepido (o poco più)
  • 3  tuorli d’uov0 da allevamento a terra + 1 uovo intero
  • 150 g di burro da erbivori morbido
  • 180 g di lievito madre rinfrescato (in alternativa 20g di lievito di birra fresco)
  • 1 cuc.ino di sale
  • la scorza grattugiata di un limone e mezzo
  • 1 bacca di vaniglia, i suoi semi
  • 1 cucchiaio abbondante di Rum o Vodka

 

  • Olio di semi per la frittura (oppure cottura in forno a 190 gradi)
  • Zucchero a velo di canna per spolverare
  • Marmellata alla rosa per accompagnare se proprio volete far i polacchi 😉

 

Come fare i krapfen vuoti o i bomboloni

Il giorno prima, la sera, rinfrescare il lievito madre secondo queste procedure qui. Se non ne avete in casa compratene di fresco da un panettiere la mattina della preparazione dei dolci oppure usate direttamente il lievito di birra sciolto in un po’ di latte.

La mattina, nella ciotola spezzettiamo la nostra pasta madre, aggiungiamo la farina insieme allo zucchero integrale, inziamo a mescolare piano con un uovo alla volta, i semi della bacca di vaniglia, la scorza del limone e infine il burro ammorbidito. Aggiungiamo il latte tiepido e impastiamo a mano o in una planetaria (velocità minima) fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico. Ci vorrà un po’, non demordete. Sarà pronto quando non si appiccicherà più alle pareti della planetaria o alle vostre mani e vi sembrerà abbastanza elastico da non spezzarsi ma da rimanere ben teso.

Una volta pronto, mettete l’impasto a lievitare in una ciotola, coperto con la pellicola, per 3 ore circa o fino a quando non sarà raddoppiato. Dipenderà anche dalla temperatura che avete in casa, potrebbe lievitare in meno di 3 ore. Suggerisco, in caso usiate il lievito di birra e per esigenze pratiche abbiate bisogno di allungare la lievitazione, di ridurre le dosi di lievito di birra (anche della metà e raddoppiare i tempi di lievitazione). Poi, stendere l’impasto su una spianatoia infarinata e con dei coppapasta (oppure dei semplici bicchieri) tagliate dei dischi rotondi delle dimensioni che preferite.

Lasciateli lievitare ancora 1 ora abbondante coperti da un cannovaccio, devono raddoppiare (la temperatura giusta sarebbe sui 22°). Poi friggeteli in abbondante olio bollente, prima da un lato poi dall’altro, scolateli e serviteli spolverati di zucchero a velo di canna. Potete farcirli con della marmellata, crema o ricoprirli con una glassa allo zucchero, come accade spesso in Polonia.

Krapfen vuoti
krapfen fatti in casa serviti con marmellata di albicocche

PS: Potreste provare la stessa ricetta ma cuocerli al forno a 190°. In questo caso, consiglio di arrivare alla seconda lievitazione (quella dei dischetti) la sera prima e di farli lievitare tutta la notte o fino a triplicare (6/8 ore). Al mattino appena svegli infornate a forno caldo. Poi fatemi sapere il risultato!

PPS: Si potrebbe inoltre aggiungere un 50grammi di fecola di patate per rendere l’impasto più friabile, sia nei fritti che nei cotti al forno. A voi la scelta.

Buon Carnevale !

Foto in copertina | @PolandMFA

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Antropologa e progettista, per Le Nius è project manager, content manager e formatrice. Nella vita studia e comunica progetti di cooperazione, in particolare progetti di sviluppo che fanno leva sui patrimoni culturali. Si interessa di antropologia dei media, è consulente per il terzo settore. info@lenius.it
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