Regali di Natale per militanti incalliti5 min read

8 Dicembre 2015 Società -

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Sociologo

Regali di Natale per militanti incalliti5 min read

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regali di natale
@Ross Angus

È un momento difficile il Natale, per tutti voi che avete nelle cerchie familiari o amicali un militante. Perché un vero militante non finge soddisfazione. Un vero militante si ribella se gli fai il regalo sbagliato.

E così, confessalo, passi giornate da incubo in preda a una tensione alle stelle sognando il giorno in cui potrai cavartela con una maglietta Benetton o una confezione da 16kg di Nutella. Ebbene, io ti dico: rilassati, perché quest’anno è diverso: quest’anno c’è Le Nius.

Femminista

Cominciamo subito col botto. Qui il livello di rischio è alto, perché qualsiasi artefatto potrà essere scambiato per un prodotto della cultura maschilista. Noi vi proponiamo tre alternative.

Per la femminista pop non avete che da andare sullo shop online di Femen. Trovate magliette, maglioni, cappelli, tazze da 15$ in su. Attenzione però: se la vostra femminista non è pop questo regalo è pericolosissimo. Potrebbe insultarvi accusandovi di essere caduti nella trappola del marketing, frutto di una cultura sessista.

Per la femminista colta suggeriamo un testo della grande filosofa Judith Butler, autrice cult per le sue analisi sulle identità sessuali. Nello specifico potete andare su Questioni di genere. Il femminismo e la sovversione dell’identità, un testo del 1990 tradotto però in italiano solo nel 2013.

Infine per chi abita a Milano ed è in cerca di regali “femministi” suggeriamo una visita alla Libreria delle Donne. Qualcosa troverete!

Ambientalista

Il grande classico è la cesta di prodotti bio a km zero. Per un’idea dei prodotti su cui puntare potete leggere qui. Non sto a dirvi invece dove reperirli. Certo, c’è l’online ma il vero ambientalista potrebbe storcere il naso. Meglio puntare sui mercatini locali, su un negozio affidabile o, top dei top, su un contadino di fiducia.

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@passer-by

Altro grande classico è la bici: l’ambientalista la adora. Ovviamente deve averne bisogno, altrimenti vi accuserà di consumismo sfrenato. Ma un’alternativa c’è: un buono per un weekend in bicicletta. Qui potete trovare un po’ di informazioni sulle piste ciclabili italiane. Fuori dai confini patri, ricordatevi che il sogno nel cassetto di ogni cicloturista è il lungo Danubio. Ma ci vuole un po’ più di un weekend e un po’ più di quattrini…

Infine, qualcosa di davvero sorprendente con cui farete letteralmente impazzire il vostro ambientalista. Regalategli una mucca! Credo che l’esperienza originaria sia canadese, ma ce ne sono molte anche in Italia. La meglio organizzata sembra questa in Valsugana. Con 60€ adotti una mucca e, a patto di andare a trovarla almeno una volta, ricevi latte, formaggi e altri prodotti caseari.

Terzomondista

Qui ce la caviamo in fretta. Il terzomondista non accetta nulla che non venga dal terzo mondo. Non gli importa né del bio né dei km zero, anzi più chilometri fa un prodotto meglio è. Più lontane sono le popolazioni che ne beneficiano, più il terzomondista prova soddisfazione.

Quindi andate dritti alla bottega del commercio equo-solidale senza la minima esitazione. Nel periodo natalizio siete fortunati: molte città allestiscono veri e propri padiglioni/tendoni/fiere dove vi aspettano centinaia di prodotti tra cui scegliere: cibi, vestiti, casalinghi, tessuti, artigianato, giocattoli. Ad esempio a Milano lo trovate qui.

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@goblins.net

L’alternativa, per terzomondisti compassionevoli, è l’adozione a distanza. Ma dovete essere sicuri, perché alcuni la criticano aspramente e perché comunque è faccenda delicata. Sono ormai centinaia le Ong e associazioni che la propongono.

Infine un regalo scherzoso e socializzante: la versione “equo-solidale” del Monopoli, ossia Terzomondopoli! Le regole sono simili al Monopoli, ma qui dovete destreggiarvi tra campi di grano, piantagioni di banane, allevamenti di porcellini d’India, cambiamenti climatici e multinazionali aggressive. Un vero spasso per il terzomondista!

No Tav

Attenzione perché questo è un militante con le palle, anche se dopo anni di tensione in Valle è anche ben disposto a riderci su.

Per questo qui io oserei. Regalategli un modellino di treno regionale. O, se proprio volete esagerare, di treno a vapore. Questo ad esempio farà impazzire il militante No Tav.

Volete osare ancora di più? Siete sicuri che il vostro parente/amico No Tav sia un buontempone? Allora regalategli un weekend a Lione, e non se ne parli più.

Post no global

Eccoci alla categoria più incontentabile. Perché non è focalizzata su un tema, ma rompe le palle a 360 gradi. E va a fondo nelle cose.

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@GiaimeX

Lo so, è estenuante. Vi capisco se dopo sei giorni di ricerca infruttuosa cedete alla tentazione di comprare un peluche di koala (in fondo il no global è un tenerone e poi il koala non era in via di estinzione?) e strappargli l’etichetta. Forse poteva essere una soluzione per l’ambientalista, ma non per il no global: tenterà comunque di risalire alla filiera produttiva informandosi presso il KKK (Kollettivo Koala Kontraffatti) e scoprirà che è “Made in PRC”. Allora dovrete solo sperare che lo confonda con “Partito della Rifondazione Comunista”.

Se però volete risparmiarvi inutili tensioni puntate sull’oggetto culto dei post no global: la maschera di V per Vendetta. Non preoccuparti se hanno scoperto che per produrla vengono sfruttati dei lavoratori: pur di averla il nostro è disposto a rinunciare a tutta la sua etica.

Un regalo sempre utile e apprezzato dal no global, pre o post che sia, è un abbonamento a una rivista alternativa: buone scelte possono essere Altreconomia e il Manifesto.

Ma se quello che volete veramente è farvi un regalo per voi, puntate su un weekend per due a Madrid: in cambio della promessa di un minuto di silenzio alla Puerta del Sol (dove si svolse uno dei momenti più estatici dell’intera carriera del post no global: il 15M) vi godrete la bellezza e la vivacità di una città stupenda.

Se volete conoscere tutti i regali di Natale suggeriti dalla redazione di Le Nius, cliccate qui.

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Sociologo, lavora come progettista e project manager per Sineglossa. Per Le Nius è responsabile editoriale, autore e formatore. Crede nell'amore e ha una vera passione per i treni. fabio@lenius.it
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