Da Pescara-Vicenza all’Avellino: qualcuno svuoti l’infermeria3 min read

1 Ottobre 2015 Uncategorized -

Da Pescara-Vicenza all’Avellino: qualcuno svuoti l’infermeria3 min read

Reading Time: 2 minutes
vicenza-pescara
@VicenzaCalcio

Niente, qui serve un vero intervento dall’alto o, come suggerito da qualcuno, l’ingaggio di Eva Carneiro, la dottoressa ex Chelsea per rasserenare un po’ tutti. Al di là dell’ironia, l’infermeria del Vicenza batte ogni record – questo giro ne abbiamo fuori un altro paio – e quindi diventa difficile dare un giudizio su questa squadra dopo il pareggio con il Pescara. O meglio, il giudizio parziale non può che essere positivo, ma sarebbe bello vedere cosa potremmo fare al completo. Se messi in questa maniera siamo imbattuti, giochiamo sempre un buon calcio e lottiamo fino all’ultimo, va bene così. 7 punti raccolti in queste condizioni non sono male, anche se paradossalmente così non si può andare avanti: di questo passo a Natale Marino dovrà veramente schierare la squadra allievi.

In attesa che la jella passi, il mister varerà l’ennesima formazione fantasia. Ad Avellino dovrebbero giocare El Hasni-D’Elia come coppia centrale in difesa e Galano a centrocampo, quest’ultimo a fianco di quel Modic (vivaio Milan) che ha fatto il suo esordio sabato e qualcosa di buono ha già mostrato. Lo aspettiamo alla prova dal primo minuto, sperando che ci sorprenda così come sta facendo Pippo Rajcevic – che questa volta ha infilato un eurogol – e sperando che la “maledizione di Di Gennaro” , ovvero “se giochi da regista ti fai male”, ci lasci in pace per un po’. Già ce ne ha fatti fuori due, il terzo sarebbe decisamente troppo.

Ci meriteremmo un po’ di tregua perchè questa squadra sta dimostrando di valere, che è unita e pronta a lavorare e a sudare. Ciò che è successo a Brighenti, il quale sembra fuori pericolo, ha cementato tutto l’ambiente, e tutti remano dalla stessa parte, in attesa che la vera liberazione – la vendita della società – avvenga e si possa veramente parlare di un progetto. Su questo, tra l’altro, dopo le litigate estive tra i tre presidenti, nessuno parla o si esprime: l’auspicio è che non ci siano passi indietro e che nel frattempo si ottengano ancora risultati positivi.

Viene infine un po’ da ridere, e da ridire, per la pena comminata ai tifosi diffidati dopo la partita con l’Empoli di due anni fa, quella finita 1-5, quella dell’invasione di un metro di campo, dove la partita venne sospesa per mezzora ma non ci fu alla fine alcun tipo di scontro, nonostante certa stampa si sia divertita a raffigurare l’episodio come fosse l’inizio della guerra in Siria. Al di là della solita propaganda anti ultras che fa sempre comodo per distrarre, ciò che è stato deciso è che i “tifosi violenti” dovranno, oltre a pagare i danni – il lucchetto rotto? – ripulire lo stadio dopo le partite. Strano… allora quelli che hanno riempito di debiti la società, firmando tre retrocessioni in dieci anni, cosa dovrebbero andare a pulire? A voi la risposta.

Ps. Per le birre in curva tutto ok. Ci siamo lamentati quando si è sfiorato il disastro, riconosciamo ora che la situazione è notevolmente migliorata, con tempi di attesa veramente ridotti. Cominciamo a capirci, ma si può fare, comunque, di più.

CONDIVIDI

Collettivo della curva sud del Romeo Menti, teatro delle imprese del Lanerossi Vicenza. Qui saremo la sirena d’allarme per un calcio moderno alla deriva: in trasferta ci portiamo il cabernet, non la tessera. Allo stadio andiamo con la sciarpa biancorossa, non i bastoni. Potrà cambiare il clima ed il cielo, mai la nostra bandiera, biancorossa per sempre.
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

TORNA
SU