Il Pd sotto il 40%: sondaggi dopo il Jobs act2 min read
Reading Time: 2 minutesLa battaglia sul Jobs Act non si placa e i sondaggi della settimana ne risentono: in calo PD e FI mentre il M5S continua a crescere. Stabili, invece, le preferenze dei leader.
Il Partito Democratico, per la prima volta dalle europee, scende sotto il 40% e si ferma al 39,9%. Periodo piuttosto impegnativo per Matteo Renzi. Dopo ben quattro rinvii per mancanza di numero legale, il Jobs Act è stato approvato al Senato. Renzi sembra avere l’appoggio dell’opinione pubblica; avrà anche quello degli italiani?
Il Pd è tutt’altro che compatto. Se la scorsa settimana si è avuta la conferma che il partito sta col segretario, la minoranza non si arrende e sta dando battaglia. In settimana, per esempio, Bersani ha fatto notare che attualmente Renzi sta governando con i parlamentari eletti col suo 25%.
L’ex-segretario ha voluto mandare un chiaro messaggio al premier evidenziando il fatto che i seggi del PD non siano tutti occupati dai suoi fedelissimi e che non ascoltare le voci della minoranza potrebbe perciò rivelarsi pericoloso per il Governo. L’ipotesi di una scissione è per il momento improbabile, ma appare evidente che gli avversari più pericolosi di Renzi si nascondono proprio fra i banchi della sua maggioranza.
Anche Forza Italia continua a risentire dell’effetto Jobs Act e scende addirittura al 15,4%. Il ruolo di stampella per il Governo Renzi non va a genio né a una buona fetta del partito né a Renzi. Ma Berlusconi…
Nelle scorse settimane c’è stato un duro botta e risposta con Raffaele Fitto, scontento dello stato attuale. Alcuni voci destabilizzanti hanno addirittura insinuato il dubbio di una possibile scissione portata dal continuo scambio di schieramento della dirigenza, a seconda della convenienza, verso le diverse iniziative dell’esecutivo.
Berlusconi sembra aver scelto la linea del quieto vivere, probabilmente il Patto del Nazareno è per lui (e le sue aziende) garanzia sufficiente. In Forza Italia i molti malumori non arrivano per il momento a mettere in discussione la sua figura.
Il Movimento 5 Stelle, dal canto suo, torna a crescere per ben due settimane consecutive. La dura opposizione verso il Jobs Act, con tanto di bagarre in Aula e lancio di regolamento parlamentare sul Presidente Grasso, ha messo di nuovo in mostra un Movimento che, con un rinnovato spirito, si prepara al maxi evento al Circo Massimo di Roma.