Il peso specifico di Patrice Evra2 min read

14 Novembre 2015 Uncategorized -

Il peso specifico di Patrice Evra2 min read

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patrice evra
@90min.com

Quando in estate la Juventus spese 26 milioni per Alex Sandro tutti abbiamo pensato che il brasiliano sarebbe stato il titolare indiscusso della corsia mancina. La logica stessa imponeva un pensiero di questo tipo.

Alex Sandro è uno dei due, forse tre, migliori interpreti del ruolo nell’intero panorama mondiale. La sua ultima stagione al Porto è stata di livello assoluto, con ottime prestazioni sia in Portogallo che, soprattutto, in Europa. Alla Juventus, però, vanno fatti i conti con Patrice Evra.

Il disastroso (come altro definirlo?) inizio di stagione della squadra di Max Allegri ha poche note positive. Una di queste è sicuramente il trentaquattrenne terzino francese, emerso come guida del gruppo.
Dopotutto, se per sei anni sei stato al Manchester United sotto il comando di Sir Alex Ferguson, e hai vinto tutto ciò che c’era di vincere, non sei di sicuro il primo arrivato. Evra si è imposto nello spogliatoio bianconero dopo una sola stagione e ogni volta che parla non si perde mai in chiacchiere banali ma colpisce dritto nel segno.

La maglia va onorata nello spirito

Importanti le frasi dette dopo la vittoria di Empoli: “Conta il goal della Juve non quello di Evra. Era fondamentale vincere e sono orgoglioso dei miei compagni, la maglia va onorata nello spirito e qui è andata così. Non è stata una bella partita, ma la volontà era evidente. In questo momento stiamo parlando tanto e tutti, cercando di trovare le soluzioni migliori. Io l’ho sempre detto: siamo una famiglia e qui a Empoli l’abbiamo dimostrato, non mollando mai. Valiamo molto di più dei punti finora conquistati. Adesso l’importante è non farsi prendere dall’agitazione, evitare di guardare la classifica, mettere fieno in cascina e solo più in là fare qualche calcolo. Le parole non contano nulla senza i fatti ma non mi piace l’idea di regalare il nostro scudetto“.

Questo vuol dire assumersi le proprie responsabilità e avere ben impressi in mente gli obiettivi della squadra. E nei momenti di difficoltà su Patrice Evra si può contare sempre.

Il futuro in bianconero, però, non è garantito. Il contratto è in scadenza a fine stagione e non è chiaro come si evolverà la situazione, non essendoci ancora stato un incontro per il rinnovo. Resta il fatto che il peso specifico di Patrice Evra all’interno del gruppo è ulteriormente cresciuto dopo gli addii di grandi campioni come Pirlo, Vidal e Tevez, e anche di uomini spogliatoio come Storari e Pepe.

Questa Juve 15/16, giovane e un po’ povera di personalità, a un personaggio di simile caratura non può rinunciare. Con buona pace di Alex Sandro e dei 26 milioni spesi.

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Tendenzialmente nerd, i Big Data come pane quotidiano. Credo nel 4-3-3 e nelle serate con tanta birra. Prima o poi mollerò tutto per aprire un ristorante. Italo serbo o serbo italo, non lo so nemmeno io. Orgoglioso di entrambe le nazionalità. Vivo connesso.
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