Nothing has changed, tutto il meglio di David Bowie1 min read

13 Ottobre 2014 Cultura -

Nothing has changed, tutto il meglio di David Bowie1 min read

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Nothing has changed, tutto il meglio di David Bowie

Uscirà il 17 Novembre la raccolta definitiva che per la prima volta unisce tutto il meglio della musica di David Bowie dal ‘64 al 2014, “Nothing has changed”.
Il Duca Bianco, l’artista più eclettico e poliedrico della storia della musica, aveva pubblicato nel 2013 “The Next day”, a distanza di ben dieci anni dall’ultimo lavoro e, soprattutto, dall’ultimo tour.

Nel corso dell’ultimo anno nessun live ha però allietato e appagato le aspettative e le speranze dei suoi fan, che sono rimasti delusi e un po’ amareggiati, almeno fino al messaggio ufficiale rilasciato lo scorso luglio a Londra durante un evento di beneficenza per raccogliere fondi per la lotta contro l’Aids. Bowie ha sentenziato:

Questa città è persino meglio di quella in cui avete vissuto l’anno scorso, quindi ricordatevi di ballare, ballare, ballare. E poi sedetevi per un minuto, rammendate qualcosa, poi alzatevi di nuovo e correte ovunque possiate. Fatelo. Che l’amore sia con voi. Nuova musica presto. David.

Quel “presto” è arrivato proprio oggi. La canzone si chiama Sue (or in a Season of Crime): oltre sette minuti di passionalità e concitazione in pieno stile Bowie, perché davvero niente è cambiato.

Il brano è frutto dalla collaborazione con la compositrice statunitense Maria Schneiber. È il solo inedito della raccolta, registrato quest’estate a New York e prodotto da Tony Visconti. La raccolta include anche dei remix mai pubblicati prima e delle nuove registrazioni dei brani storici.

In attesa del tour, Bowie è protagonista della settimana anche su Le Nius!
Immagine| jamonline.it

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Da biologa pentita, procedo in direzione contraria al buon senso e mi rifugio a Milano per studiare Scienze della Comunicazione, dopo anni di vagabondaggi alla ricerca della pace interiore. Così, la riscopro nella Tequila, nei concerti al Magnolia, nelle canzoni coi finali tristi, nelle newsletter di Rockit e nelle pagine del Rolling Stone. Adoro ossessivamente X-Factor e odio il fatto che Sanremo coincida con la sessione invernale.
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