Nba Power Ranking 2015-2016 – Parte 2: i favoriti10 min read

28 Ottobre 2015 Uncategorized -

Nba Power Ranking 2015-2016 – Parte 2: i favoriti10 min read

Reading Time: 8 minutes

Seconda e ultima parte della guida alla stagione NBA (non sarete mica già pronti dopo appena tre partite).
Le posizioni 30-16 e la guida alla lettura sono QUI.

Nba Power Ranking 2015-2016 – Parte 2

15 (9 West)
Phoenix Suns
Quota Vegas: 36,5
Pronostico: Over

Sono la quarta franchigia (Spurs, Lakers, Celtics) per percentuale di vittorie all-time in regular season.
Ma pur essendo praticamente sempre rimasti competitivi, mancano dai Playoffs dal 2010, come Charlotte. Solo Minnesota (2004), Sacramento (2006) e Detroit (2009) hanno una striscia negativa più lunga.
E il rischio è che pure stavolta, nonostante il gran lavoro svolto da Hornacek, nonostante l’energia di Bledsoe e Knight, nonostante la versatilità e la profondità di un reparto ali di alto livello, nonostante l’intercambiabilità di Chandler e Len, nonostante i tanti giovani in rampa di lancio, nonostante l’allarme Markieff Morris sia rientrato, si finisca appena corti. Colpa della concorrenza, colpa di un (bel) po’ di sfiga, colpa di Dragic che impazzisce, ma tant’è. E la cessione della scelta dei Lakers (ora in mano ai 76ers) per Knight grida ancora vendetta, anche se i ragionamenti fatti erano abbastanza chiari.

 

14 (6 East)
Toronto Raptors
Quota Vegas: 45,5
Pronostico: Under

Nel regime alimentare di Kyle Lowry we trust.
Forse a torto.

 

13 (8 West)
Utah Jazz
Quota Vegas: 40,5
Pronostico: Over
Se nella seconda metà della scorsa stagione vi siete distratti e/o concentrati solo sulle contendenti per i Playoffs vi siete con ogni probabilità persi una delle squadre più forti della lega. E la miglior difesa della lega a mani bassissime. E l’esplosione di Rudy Gobert, candidato principale al prossimo premio per il Difensore dell’anno.
L’infortunio di Exum dà noia, ma non cambierà l’oroscopo di un gruppo che trova playmaking tra gli swingmen (Hayward, Hood e Burks nell’ordine, che potranno anche essere schierati contemporaneamente senza un “1” di ruolo), che in area fa il vuoto in tutti i sensi (mostruosi anche a rimbalzo) e che si propone per il futuro prossimo come versione riveduta e corretta dei Grizzlies per dimostrare che si può provare ad essere competitivi anche giocando “Big”.
Ah, lo spettacolo offerto in panchina da Quin Snyder è imperdibile.

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12 (7 West)
New Orleans Pelicans
Quota Vegas: 47,5
Pronostico: Under

Alvin Gentry creerebbe un tiro aperto in NBA anche per me (oddio, forse sarei SEMPRE aperto a prescindere, ok, esempio non proprio calzante), Darren Erman è uno dei tre più grandi geni difensivi in attività, Anthony Davis in preseason ha tirato oltre il 50% da tre punti. Giusto per dire una cosa che magari non si sa, che il resto è già ben evidente da sé.
Solo che… Holiday è injury prone e sarà limitato a 15’ a partita per i primi 2 mesi di stagione. Norris Cole è rotto, tanto che negli ultimi giorni i Pelicans sono stati costretti a ingaggiare Nate Robinson e Ish Smith. Eric Gordon è injury prone. Pondexter è rotto. Tyreke Evans è rotto. Ryan Anderson è injury prone. Aşık è injury prone e già acciaccato. Ajinça è rotto. Good God.
E il calendario delle prime settimane è terrificante. Per vederli in zona 50 vittorie serve un grosso atto di fede in Davis (e ci siamo, in fondo passare dal Pastafarianesimo al Monociglismo non dovrebbe essere troppo complicato) e soprattutto che da gennaio in poi stiano tutti benino. Uhm.

 

11 (5 East)
Washington Wizards
Quota Vegas: 45,5
Pronostico: Over

Playoff Wittman is in the house!
Per la gioia di John Wall (che in una squadra da 55 vittorie sarebbe un credibilissimo candidato MVP) e di tutti i tifosi, senza più la necessità di risparmiare le gambe di Paul Pierce gli Wizards adotteranno l’assetto “small” anche in regular season, dando spazio nel ruolo di ala grande a Kris Humphries (insospettabilmente trasformatosi in uno stretch four competente) e a tweeners come Otto Porter e Jared Dudley, mentre Nenè è ormai ufficialmente il cambio di Gortat.
Già solo questo dovrebbe bastare per andare oltre ai comunque positivi risultati ottenuti nella scorsa stagione, il resto dipende dai progressi dello stesso Porter e dalla salute di Bradley Beal, altro giocatore che ha una versione “Playoffs” ben più scintillante di quella da regular season e soprattutto che cerca un minimo di continuità.

 

10 (4 East)
Miami Heat
Quota Vegas: 45,5
Pronostico: Over

Il pronostico più difficile della lega.
Se va tutto male e gli infortuni continuano a tormentare un roster che comunque per età e solidità è abbastanza a rischio, non è da escludere addirittura che possano mancare nuovamente i Playoffs. Se tutto va bene e ognuno accetta il proprio ruolo, il pick n’roll Dragic-Whiteside/Bosh promette di essere devastante, sulla falsariga di quanto proposto dai Mavs pre-Rondo (SIGH) nella scorsa stagione con Ellis, Nowitzki e Chandler.
La via di mezzo che ho scelto è ottimistica e porta gli Heat ad ottenere il fattore campo al primo turno, quel che è certo è comunque che la curiosità intorno a questo gruppo e a parecchie delle individualità che lo compongono (lo stile di gioco di Wade, la tenuta mentale di Whiteside, la possibilità di contribuire da subito di Winslow) è molto, molto alta.

 

9 (3 East)
Atlanta Hawks
Quota Vegas: 49,5
Pronostico: Under

La partenza DeMarre Carroll non sarà semplice da compensare: Sefolosha difende a livello comparabile, ma in attacco è ormai una tassa da pagare; Bazemore ha energia ed istinti, ma pessime letture; Tim Hardaway va disciplinato in attacco, ma in ogni caso in difesa è di due livelli inferiore ai pariruolo citati; Justin Holiday è potenzialmente il più adatto, ma è ancora tutto da scoprire.
Però nella scorsa stagione la unit Teague-Korver-Millsap-Horford quando schierata in campo senza Carroll ha garantito un Net Rating estremamente positivo (+13), Splitter offre una nuova dimensione e maggiore tenuta a rimbalzo e se “German Rondo” Dennis Schröder dovesse decidere di assomigliare un po’ meno al Rondo attuale in campo (magari alla voce tiro) e fuori (evitando certi deliri), le 50 vittorie potrebbero essere di nuovo alla portata.

 

8 (2 East)
Chicago Bulls
Quota Vegas: 49,5
Pronostico: Over

Secondo peggior Defensive Rating della preseason. Vale ovviamente quel che vale, ma con Thibodeau non sarebbe mai successo.
Però non sarebbe neanche mai successa una marea di altra roba, come ad esempio un attacco veloce e moderno, una gestione più razionale dei minuti e delle rotazioni, una frontline titolare Mirotic-Gasol (ecco spiegato il dato iniziale, in modo certamente troppo semplicistico, ma che rende l’idea), etc.
Hoiberg potrebbe non diventare mai “migliore” di Thibodeau, ma è l’uomo giusto al posto giusto e se saprà mantenere vivi i principi difensivi del suo predecessore la ventata di novità potrà (in piccolo) assumere le stesse sembianze di quella che ha investito gli Warriors nella scorsa stagione.
Ah e poi ci sono da ammirare, per vari motivi, Butler, McDermott e Portis.
La salute di Noah e Rose sarà determinante, ovviamente, ma non mandarli al macello sin da novembre potrebbe aiutare.

 

7 (6 West)
Memphis Grizzlies
Quota Vegas: 50,5
Pronostico: Over

Da qui iniziano i non è che non siano buoni, è che la Western Conference…
L’esito più probabile è che Memphis continui a rappresentare una colossale rottura di palle per chiunque, sia in regular season che ai Playoffs, ma che poi al primo turno (stavolta vederla oltre è DAVVERO complicato) di postseason si facciano sentire le storiche piccole carenze strutturali di questo gruppo: poco tiro da fuori, poca versatilità, impossibilità di schierare continuativamente alcuni giocatori contro certi avversari (basti pensare all’ormai celebre “marcatura” di Andrew Bogut su Tony Allen), etc.
La regular season premia però il miglior assetto medio e da questo punto di vista i Grizzlies, che ormai hanno completato il passaggio a squadra di Mike Conley e Marc Gasol, dovrebbero per l’ennesima volta superare quota 50 vittorie. Inutilmente, purtroppo.

 

6 (5 West)
San Antonio Spurs
Quota Vegas: 58,5
Pronostico: Under

…e da qui invece iniziano i non è che non siano buonissimi, è che la quota è alta e le squadre sono tante e loro si riposeranno e…
…e magari ci vorrà del tempo per assimilare la mancanza di un rim protector e per reinserire lunghi che amano il midrange game come Aldridge e West (il che significa, almeno sulla carta, meno spazio per le penetrazioni di un Tony Parker che già sembra aver perso un passo della clamorosa rapidità che lo ha contraddistinto) e… no, basta. Perché si corre il tipico rischio di evidenziare i (pochi) difetti, ignorando i (clamorosi ed innumerevoli) pregi. Ci vorrà tempo? Sì. Ma la regular season esiste appunto per questo.
Buonissimi. E in corsa con quelle che seguono.

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@facebook.com/cavs

5 (1 East)
Cleveland Cavaliers
Quota Vegas: 56,5
Pronostico: Under

LeBron ha già dolori alla schiena, Irving e Shumpert resteranno fuori fino a Natale, Love è appena rientrato, Mozgov ha problemi ad un ginocchio, ma soprattutto non c’è alcun motivo per forzare.
Sono la squadra più forte della Conference, non hanno bisogno di vincere la regular season per dimostrarlo.
Anzi, hanno tutto l’interesse a ragionare già da ora sulla gestione delle energie e dei tempi di recupero, per arrivare ai Playoffs nelle migliori condizioni fisiche possibili. Fine.

 

4 (4 West)
Los Angeles Clippers
Quota Vegas: 56,5
Pronostico: Under

E’ il loro anno. Griffin e Jordan (e Redick) al top della carriera; Paul all’inizio della parabola discendente, ma ancora dominante; Pierce, all’ultimo ballo; Crawford e Stephenson in contract year; Josh Smith ritrovato.
Notato il leggerissimo cambio di marcia tra il comunque eccellente Griffin della regular season e il terrificante mostro dei Playoffs? In arrivo il secondo atto, anche qui come a Cleveland si potrebbe ragionare già con la testa alla primavera. La saga Jordan ha avuto un enorme pregio: far passare in secondo piano il crollo epocale avvenuto contro i Rockets e aiutare a sgomberare la testa dei giocatori. Però… sono pur sempre ad ovest. Ci saranno di nuovo almeno un paio di sfide di primo turno che potrebbero tranquillamente valere come Finale di Conference. Ma, anche qui, se ne riparlerà più avanti.
Desiderio feticista: datemi il quartetto Rivers-Crawford-Stephenson-Smith. Chi sia il quinto non mi interessa. Datemi il Net Rating. E preparate l’abbigliamento da spedizione artica. Sarà una stagione meravigliosa.

 

3 (3 West)
Houston Rockets
Quota Vegas: 54,5
Pronostico: Over

Lawson (preso gratis e, CRIBBIO, mannaggia a Morey, convinto a rendere non garantito l’ultimo anno del proprio contratto e quindi, di fatto, in contract year, con tutto ciò che ne deriva in termini di motivazioni)- Beverley (rinnovato a 4 spicci).
Harden-Terry.
Ariza-Brewer
Motiejunas-Jones
Howard-Capela.
Più i rookies Sam Dekker e Montrezl Harrell, il semi-rookie KJ McDaniels e Marcus Thornton.
Per profondità, versatilità, atletismo e velocità è una squadra pazzesca, che ha quintetto da prima della classe e soprattutto tormenterà le second units avversarie con contropiedi, infiniti attacchi al ferro e tentando un tiro da tre ogni tre possessi o giù di lì.
Sì, ma poi? Poi ne riparliamo ad aprile. Per la regular season è una macchina da guerra. E con margini per un ulteriore movimento di mercato.

 

2 (2 West)
Oklahoma City Thunder
Quota Vegas: 57,5
Pronostico: Over
Non serve aggiungere altro.
Ah, no, ecco: Russell Westbrook è chiaramente uno spacca-spogliatoi.

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@warriors

1 (1 West)
Golden State Warriors
Quota Vegas: 60,5
Pronostico: Over
Ma quindi davvero ad una delle squadre più forti e dominanti di tutti i tempi (la Western 2015 era o no la Conference più forte di sempre? Abbiamo già ritrattato?) si sta cercando di dare ulteriore motivazione per ripetersi, affermando che è stata fortunata (come tutte le squadre di successo, no? O volete dirmi che, ad esempio, i Bulls di Jordan sono stati poco fortunati in termini di salute dei propri giocatori?), peraltro togliendo ulteriori meriti alle ricerche effettuate in campo medico e ignorando gli stimoli derivanti dalla temporanea assenza di Steve Kerr? Cara NBA, te le stai cercando. E con il capolavoro messo in piedi nello scambio Lee-Wallace-Thompson non solo hanno risparmiato 25 milioni di dollari, ma rischiano anche di essere migliorati.
Favoriti.

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Nella vita reale faccio cose e vedo gente, basta che ci sia lo sport di mezzo. In quella virtuale non dormo per star dietro al basket NBA. Ogni domenica sera mi chiudo in ripostiglio con cuffie e pc, lo chiamano podcasting, a me continua a sembrare un grave disturbo di personalità.
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