Nba Playoffs Preview – Finale Eastern Conference 20154 min read

20 Maggio 2015 Uncategorized -

Nba Playoffs Preview – Finale Eastern Conference 20154 min read

Reading Time: 4 minutes
finale eastern conference 2015

Dopo aver parlato della Western Conference, cambio di costa.
Where Buzzer Beaters Happen!

finale eastern conference 2015Cavaliers-Bulls 4-2
Pronostico: 4-2 Cavaliers
Accuratezza (in scala 1-5): 5

Oh, i Bulls. Oh, Thibodeau.
Come leggere un libro aperto, scritto in carattere 72 giallo fluo su sfondo nero.
Quando si perde un elimination game in casa, di 21, contro una squadra priva del secondo e terzo (Irving e Love) miglior giocatore e dopo essere riusciti a tenere a 7/23 al tiro Lebron James, grazie ad un piano partita difensivo al solito brillante, non ci sono scuse che reggano.
È andata esattamente come ci si aspettava: Tristan Thompson dominante di pura energia a rimbalzo contro una frontline logora, Shumpert e JR Smith incisivi su entrambi i lati del campo nonostante infortuni e squalifiche, Mozgov guardiano del proprio ferro (tra i migliori rim protector dei Playoffs, ad oggi) e partner preferito di James in pick n’roll. Di inatteso, solo l’incredibile Dellavedova ammirato in gara 6.
I Bulls non hanno saputo trovare alcuna contromisura e dopo un inizio di serie incoraggiante, coronato dalla tabellata di Rose in gara 3 (più avanti altro sul karma e le tabelle), hanno naufragato brutalmente contro un avversario malconcio.
Rotazioni scolpite nella pietra e non modificabili, giocatori ormai inadatti schierati “perché sì”, attacco totalmente prevedibile e che è andato incontro ripetutamente a pause e lunghi momenti di secca totale.
Per battere lo spauracchio LeBron non poteva esserci occasione migliore, date anche le buone condizioni fisiche di Derrick Rose e lo scintillante rendimento di Jimmy Butler.
E invece gli si è concesso non solo l’ennesimo passaggio del turno, ma anche di essere riconosciuto come uno dei giocatori più “clutch” delle ultime due generazioni (cioè post MJ), qualunque sia il criterio utilizzato.
Disclaimer: tertium non datur. O la clutchness c’è, o non c’è. Non può essere assegnata arbitrariamente ad un giocatore e negata ad un altro.
L’era Thibodeau si chiude qui.

NBA Playoffs – Second Round Review Eastern

finale eastern conference 2015Hawks-Wizards 4-2
Pronostico: 4-2 Hawks
Accuratezza (in scala 1-5): 5

Gli Wizards avrebbero meritato il passaggio del turno. E forse con un John Wall in salute ce l’avrebbero fatta. Ma lo sport è crudele. E se si decide di essere il villain, il cattivo, bisogna accettarne le conseguenze. Paul Pierce, dopo la tabellata vincente di gara 3, decide di tirar fuori la miglior dichiarazione a caldo di sempre:
https://vine.co/v/emnFj26FOY6
il tiro di tabella l’hai dichiarato?” (come nel biliardo, nda) “ho dichiarato (la fine della) partita“.
Spaziale. Però il Karma ha preso nota.
E quando in gara 5, dopo un altro canestro pesantissimo, Pierce passa davanti alla panchina Hawks dicendo “series“, fine della serie, il Karma decide di averne avuto abbastanza. Canestro vincente di Horford. 3-2 Hawks. E in gara 6, a Washington, lascia il pallone del pareggio nelle mani di The Truth per un paio di centesimi di secondo di troppo. SERIES. In casa. Devastante. Wittman, che in un mese è passato da sciagura totale a guida spirituale, ha già detto che all’inizio della prossima stagione si ripartirà da qui, quintetto “small” e tanto spazio per i giochi a due tra Wall e Gortat, con Beal sul perimetro e Otto Porter come coltellino svizzero multiuso. Ma ancora non si sa se Pierce deciderà di proseguire. Chiuderla qui sarebbe un peccato enorme. Una letterina di scuse al Karma e via, si può ripartire. Atlanta? Beh, continua a non incantare, anzi, a fare fatica… ma vince. E per una squadra così scientifica, vincere le partite di grinta e voglia è un grandissimo merito.

Finale Eastern Conference 2015 – Atlanta-Cleveland, la preview

Atlanta Hawks (1) – Cleveland Cavaliers (2)
NUMBERS PREVIEW (via NBA.com)
Nba Playoffs Preview - Finale Eastern Conference 2015
via Real GM)
I possibili scenari tattici sono infiniti.
Ma più di accoppiamenti, aggiustamenti, schemi e profondità, a questo punto contano le condizioni fisiche degli interpreti.
Come stanno Iman Shumpert e soprattutto Kyrie Irving? E Paul Millsap?
Perché i Cavs sono stati encomiabili fin qui, ma un’altra serie in cui LeBron dovesse trovarsi costretto a isolarsi contro il diretto marcatore (Carroll e Bazemore, in mancanza di Sefolosha) per 20 e più possessi a partita potrebbe non essere sostenibile.
Il vantaggio a rimbalzo è evidente e anche contro gli Hawks (mediocri nel fondamentale) Tristan Thompson potrebbe garantire un numero non indifferente di second chances, ma restano grossi dubbi sulla difesa. L’attacco di Atlanta non è al suo massimo splendore, ma è infinitamente più fluido, versatile e complicato da limitare di quello dei Bulls. E quando il quintetto titolare è in campo vale quanto detto ieri per gli Warriors: “nascondere” i difensori perimetrali è semplicemente impossibile, in una situazione di pick-your-poison tra Teague, Korver e Carroll.
A proposito di Korver:
https://twitter.com/STATS_Hoops/status/600699407516999680
Più che i suoi canestri (se ne entrasse qualcuno in più non sarebbe male, in ogni caso) conta la sua gravità e questa statistica ne è l’ennesima conferma.
Alla luce dei problemi fisici dei Cavs, propenderei per un leggerissimo vantaggio Hawks.
Solo che poi… in 5 partite? Troppo poche. In 6? Significherebbe vincere a Cleveland la partita decisiva, sarebbe un’impresa. In 7? Non so se sono pronto a scommettere contro LeBron (e Kyrie) in un contesto simile.
Quindi boh. Basta che sia equilibrata e spettacolare. E se è avanzato qualche buzzer beater, che ce lo si giochi.
JR Smith uno in canna ce l’ha. O forse una partita da 1/10 al tiro da tre. O forse entrambe le cose nella stessa serata.

Pronostico: HAWKS 4-2

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Nella vita reale faccio cose e vedo gente, basta che ci sia lo sport di mezzo. In quella virtuale non dormo per star dietro al basket NBA. Ogni domenica sera mi chiudo in ripostiglio con cuffie e pc, lo chiamano podcasting, a me continua a sembrare un grave disturbo di personalità.
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