Movimento 5 Stelle: vittime di una violenza mediatica senza precedenti4 min read

2 Febbraio 2014 Politica Politica interna -

Movimento 5 Stelle: vittime di una violenza mediatica senza precedenti4 min read

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movimento 5 stelleDritto al punto: sono allibito dalla violenza mediatica riservata al Movimento 5 Stelle, che considero senza precedenti.

Probabilmente la voglia di leggere quest’articolo si è già dimezzata e i pensieri che frullano in testa del lettore si collocano in uno spettro che va da “ma se i violenti/fascisti sono loro!” a “ecco un altro deficiente grillino saccente e complottista che chioserà il pezzo con quell’odiosissimo Meditate, gente, meditate“. 

Non sono un grillino, non sono iscritto al blog, non ho la tessera del Movimento (ammesso che emettano tessere, non ne ho idea); sono un comune cittadino, mi limito a cercare di osservare quello che succede, e scrivo solo se mi girano fortissimamente, come in questo caso.

I fatti: il 29 gennaio scorso il governo vara un decreto che accorpa taglio dell’odiata Imu e ricapitalizzazione delle quote di Bankitalia, attingendo dalle riserve della stessa. I proprietari, che sono banche private, vedono aumentare le proprie quote da un totale di 156.000€ a 7.500.000.000€, ripeto da 156mila a 7miliardi e mezzo, senza colpo ferire.

In base a complicati meccanismi fiscali, lo Stato incassa 0,9 miliardi dall’operazione, che dovrebbero coprire il taglio dell’Imu. Momento, momento, momento: e i restanti 6 miliardi e mezzo? Regalati. A te va bene? Sei felice? Lo trovi ragionevole Domande retoriche spero, ma non è su questo che è interessante soffermarsi.

La cosa particolarmente spregevole è stato il modo in cui la faccenda è stata trattata dai media. C’era da aspettarsi che si gridasse allo scandalo, giornalisti incazzati, trasmissioni di approfondimento, anche un po’ di dibattito pubblico.

Invece no: chi esponeva il fatto nella sua interezza (pochi) lo faceva con estrema calma, con aplombe, se non con entusiasmo tipo: ci tolgono l’Imu, evviva! Tutta l’attenzione veniva posta, invece, sull’ostruzionismo dei 5 Stelle, che rischiava di far saltare il decreto, questi buffoni nemici della patria, populisti e demagoghi, schiavi di Grillo e Casaleggio.

Ma cosa facevano, intanto, i grillini? Manganellavano? Distribuivano olio di ricino nella mensa parlamentare? Piazzavano bombe? Rapivano? Incendiavano? Bestemmiavano, picchiavano, sputavano? No. Ma diamine, se tutti li additano come fascisti e antidemocratici, devono averne fatta qualcuna! Forse tiravano palline di carta a quelli seduti al primo banco? Nemmeno.

I grillini parlavano a raffica in Parlamento, denunciando ripetutamente lo scandalo appena compiuto, nel tentativo di far trascorrere i 60 giorni entro i quali un decreto deve essere sottoposto a votazione, pena la sua decadenza. Punto. La Presidente Boldrini, per la prima volta nella storia della Repubblica, usa la ghigliottina.

m5S

Cos’è? Un meccanismo previsto dal Regolamento del Senato, applicato alla Camera per analogia, che permette al Presidente di interrompere le discussioni e passare direttamente al voto. Ecco che il decreto passa: le banche si aggiudicano il set per 6 e mezzo a 1.

I 5 Stelle si incazzano di brutto, scoppia la bagarre in aula, indossano bavagli, cercano di occupare i banchi. In un clima di tensione crescente, un grillino perde la testa e dice a una collega Pd: “Siete qui solo perché fate p***ini” (si mormora che l’abbia confusa con una di FI), una deputata 5 Stelle si becca uno sganascione da un questore montiano. In aggiunta, i 5 Stelle leggono l’art. 90 della Costituzione ed accusano Napolitano di attentato alla Costituzione. L’apoteosi.

La stampa, come in preda ad un orgasmo emotivo, punta il mitra contro i 5 Stelle sparando a raffica. Sono pericolosi, sono fascisti, è la pagina più buia della Seconda Repubblica, è un reato, assassini, farabutti, schifosi, cornuti, brutti! (No ma i sei miliardi e mezzo? Boh.) Cercando di restare ancorato ai fatti sono riuscito a non farmi trasportare dall’ondata antigrillina che ha travolto tutte le tv e i giornali. E che, sti 5 Stelle non vanno criticati? Certo che vanno criticati, per carità!

Per esempio, i sei capi d’accusa contro Napolitano di certo non sono sufficienti a sostenere l’imputazione di attentato alla Costituzione. La proposta non arriverà neanche all’esame delle Camere. Si tratta quindi di una mossa esclusivamente mediatica, magari azzardata visto l’andamento nei sondaggi.

Sono altre, però, le critiche infondate, pretestuose e a tratti ridicole. Come la presunta offesa al decoro dell’aula, quando in quell’aula ne abbiamo viste di ogni, dalla mortadella, agli striscioni, agli insulti, per non parlare della qualità di certi individui che vi si sono seduti, roba da offendere persino il decoro di un porcile. O come l’accusa di essere ignoranti allo sbaraglio: lo sapete che è il gruppo col più alto livello di istruzione? O per finire l’essere fascisti.

Innanzitutto non hanno mai torto mezzo capello a nessuno e poi sono il partito più democratico che esista, non solo perché fanno scrivere il programma agli elettori, ma li convocano per decidere su un qualsiasi punto estraneo ad esso. Si attengono scrupolosamente ad un regolamento interno, che può piacere o meno ma non ammette deroghe alla Bindi o alla Marin.

Se poi consideriamo che la critica proviene dal Partito Democratico, il cui leader da solo si siede a tavolino con Silvio, scrive una legge elettorale e la impone ai deputati, intimando loro di non azzardarsi a proporre alcun emendamento, non può che spuntare un gran sorriso sulle labbra. O no?

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8 Commenti
  1. Cinzia Ruggiero

    Non ho capito una cosa: al di là della critica dei duri e puri, come la risolvevi la questione Imu?

  2. Antonio Soares

    "Sono completamente d'accordo a metà" per dirla alla Trapattoni. I media rispondono a logiche interne e a criteri di notiziabilità che (purtroppo) non hanno a che fare né con l'etica né con la giustizia. Questo cmq si sa, è una regola del gioco. Da un lato ci si può impegnare a cambiarla, dall'altra non si può far finta che non esita. Quindi se lo stesso giorno in cui porti avanti una battaglia (comprensibile, probabilmente giusta) contro il decreto Bankitalia ti metti a urlare in aula "boia chi molla" e a lanciare l'impeachment a Napolitano diciamo che quanto meno non aiuti i media a redimersi… insomma, a dispetto dei "guru" Grillo e Casaleggio la strategia mediatica mi sembra a volte davvero pessima. A meno che il porsi come "vittima" non sia proprio la strategia...

    • Claudio Francavilla

      Hai ragionissima, ottimo anche il pezzo di Scanzi, che evidenzia però come esistano due pesi e due misure nell'attegiamento mediatico. Non credo (meglio: non voglio credere) a complottismi et similia, resta che del M5S si parla solo per parlarne male

  3. Antonio Soares

    Dimenticavo: qui ho trovato conforto alle mie tesi arrabattate: http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/02/02/cari-m5s-non-potete-fare-errori/866788/

  4. Claudio Francavilla

    Per esempio non comprando gli F35, che costano 150.000€ l'uno e sono stati dichiarati pessimi dallo stesso Pentagono recentemente. Comportano una spesa sui 15 miliardi, per coprire il taglio dell'IMU ne basta 1.

  5. Ale 69

    E se fosse tutta una farsa? Cosa ha ottenuto il Movimento 5 stelle in questi mesi? Nulla. E cosa sta facendo il governo? Niente. E la legge elettorale? Peggio di quella di prima. Che non dispiace neanche a Grillo.

  6. aleleu

    "Non sono un grillino, non sono iscritto al blog, non ho la tessera del Movimento", il primo problema è questo: anche se tu volessi iscriverti, partecipare al movimento, non potresti. Perché non l'hai fatto prima della data che Grillo ha stabilito."[...] il partito più democratico che esista [...]", non può dirsi "democratico" un ordine che ha delle regole (non modificabili !!) scelte da pochi. Un ordine democratico, per definizione è aperto al cambiamento, alla dinamicità, al continuo capovolgersi dei fronti."li additano come fascisti", manteniamo la calma, cerchiamo di soppesare i giudizi. I fascisti erano qualcosa di nettamente peggiore.Riguardo la ricapitalizzazione delle quote della Banca d'Italia, nessuno la discute.La Banca d'Italia vale 7 miliardi? in base a cosa? Pare che le valutazioni più ottimiste parlassero di 1 milardo. E' evidente che tutto il giro del fumo sia servito a "mantenere la promessa" di evitare la rata dell'IMU e al tempo stesso regalare altri soldi al sistema delle banche.Ma la a politica è questa, se ti aspettavi le riunioni dei boy scout, hai sbagliato posto.Non siamo l'Irlanda, l'Islanda o il Principato di Monaco. Siamo l'Italia, che con tutte le sfighe del caso, è ancora uno dei (pochissimi) paesi più ricchi del mondo.E i paesi più ricchi del mondo, dai tempi dell'antico Egitto, funzionano così: il denaro pubblico viene manipolato per favorire gli interessi delle varie lobby che in ultima istanza sono la base di un sistema che assicura lo sviluppo generale a cui nessuno (nemmeno Grillo) sarebbe disposto a rinunciare.Tra cercare di migliorare il sistema attuale e le favole deliranti di Casaleggio e Grillo (Gaia, No Euro, democrazia diretta, ecc) io non ho certo dubbi sulla mia preferenza.

  7. Claudio Francavilla

    Punto per punto:- c'è un circolo/sede/gruppo anche nel nostro paesino (come sai), e se volessi potrei benissimo frequentarlo ed entrarci, tanto per cominciare. Diverso il discorso della partecipazione sulla rete: su internet posso avere 100.000 identità, usare nickname, spacciarmi per donna, per cinese, posso veicolare centinaia di migliaia di like pagando qualche società in Bangladesh. Se le votazioni sul blog fossero aperte a chiunque, ti lascio immaginare cosa potrebbe succedere.- sulla definzione di democratico: senza voler rincarare la dose su quanto sia democratico l'esempio (il diktat extraparlamentare e assolutista) dato da Renzi sulla legge elettorale, mi chiedo, e ti chiedo 1) dove sta scritto che regole del M5S sono inderogabili? 2) dove sta scritto che il M5S non avrebbe dibattito interno?- sui 7 mld (e mezzo) segnati queste parole: c'è il rischio concreto che lo Stato (io e te, denato pubblico) in seguito a questa operazione "meramente contabile" paghi 4 mld e mezzo in 10 anni. ottieni 1 oggi per pagare 4,5 domani. Il decreto prevede che chi ha una quota superiore al 3% deve vendere l'eccedenza. Senza entrare nei dettagli, le quote attualmente in eccedenza rappresentano più del 60% del capitale (ergo 4 mld e mezzo). Gli attuali proprietari hanno il diritto (per lo stesso decreto) di chiedere che sia lo Stato a comprare tale quota in eccendenza, col limite del 6% annuo (450mln all'anno).- "la politica è questa". E' triste sentire dire che quanto sopra sia la politica. E' altrettanto evidente che ci siamo assuefatti. Il M5S nasce proprio perchè non vuole che la politica sia questa. Saranno degli illusi, ma degli illusi col 25%. Stay tuned.- "siamo ancora nel G8" è una magrissima consolazione, ammesso che lo sia. E' come se un interista, pungolato sul declino post-triplete, dicesse "beh ma siamo ancora in Serie A", anziché agire sulle cause del tracollo e tentare di risalire a posizioni consone al blasone della squadra. perchè il rischio, poi, è di finirci veramente in B.- sulle tue preferneze non ho nulla da ridire, e mai potrei. E' sull'alternativa che poni alla base che mi permetto di esprimere qualche critica: non esiste. Anzitutto, migliorare il sistema è l'obiettivo dichiarato del M5S, così come di qualsiasi altro partito/movimento sulla faccia della terra. In secundis dire che il M5S è un'accozzaglia di favole di Grillo/Casaleggi, no euro, Gaia, ecc, oltre che riduttivo, semplicistico e sbagliato, è perfino offensivo.;)

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