MotoGp 2014 Malesia: Rossi da mondiale per il 2015?3 min read

26 Ottobre 2014 Uncategorized -

MotoGp 2014 Malesia: Rossi da mondiale per il 2015?3 min read

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motogp 2014 malesiaNel penultimo round del mondiale 2014 di Motogp svoltosi a Sepang (Malesia), Marc Marquez ritrova il successo, dopo 4 gare, eguagliando il record di Mick Doohan, del 1997, di 12 vittorie in una stagione nella classe regina. Alle spalle del Cabronçito sono arrivati un sorprendente Valentino Rossi e un Lorenzo sotto le attese. Fuori dai giochi Dani Pedrosa, autore di ben due scivolate e ottavo Dovizioso, attardato da problemi tecnici sulla sua Ducati.

La gara malese è stata bella, interessante e ha vissuto su due temi: la gran voglia di vittoria di Marc Marquez per il raggiungimento del record di successi in un anno agonistico e la lotta interna al team Yamaha per il secondo posto nel mondiale tra Jorge Lorenzo e Valentino Rossi.

Questo incrocio di obiettivi ha portato ad uno splendido duello tra Marquez e Rossi che, alla vigilia del Gran Premio, non era così atteso. Il week-end per Valentino era stato, infatti, a dir poco tribolato con una sofferta qualifica al sesto posto. Le simulazioni di gara nei turni di libere non facevano presagire nulla di buono e lo stesso pilota palesava preoccupazione.

La gara invece ha mostrato un 46 trasformato, veloce e incisivo che ha rivaleggiato con il campione del mondo in carica fino alla fine della contesa su un tracciato, diciamolo, più adatto ad Honda. Duello che ha visto spettatore uno Jorge Lorenzo al di sotto delle attese e probabilmente rallentato da una resa della gomma posteriore non così prestazionale. Dei “Fantastici 4” manca all’appello Pedrosa che finisce ben presto fuori dai giochi per 2 due scivolate che lo allontanano definitivamente dalla lotta per il secondo posto in classifica iridata.

La bandiera a scacchi incorona Marquez che suggella, come meglio non avrebbe potuto, la vittoria del suo secondo titolo mondiale consecutivo in top class e il record di successi stagionali, tuttavia quanto fatto vedere da Valentino pone un quesito per gli addetti ai lavori: Rossi può lottare per il titolo l’anno prossimo?

MotoGp 2014 Malesia: uno sguardo sulla prossima stagione

La stagione di quest’anno ha fornito dei risultati interessanti: 2 vittorie, 12 podi e, soprattutto, la consapevolezza di potersela giocare con i 3 spagnoli fino in fondo senza nessun timore reverenziale. Dati che possono dare delle sperenze ai tifosi del 46 che però non possono non tener conto anche di altri aspetti altrettanto importanti. Marquez, ad esempio, è un pilota in ascesa, ha 20 anni, ha dominato queste ultime 2 stagioni e non si sa fin dove possano esserci dei margini di miglioramento. Per un Rossi che va per i 36 anni esistono le stesse potenzialità?

Un ragionamento analogo riguarda Jorge Lorenzo. Il Maiorchino viene da un inverno complicato in cui non è riuscito a trovare una condizione psicofisica ideale per il 2014 e, solo dopo aver firmato il suo rinnovo di contratto con Yamaha, ha ritrovato la sua continuità. Non è un caso che Jorge, dalla gara del Sachsenring (classico giro di boa della stagione), ha fatto più punti di tutti. Naturamente tutti questi discorsi sono fortemente dipendenti dalle capacità tecniche di Honda e Yamaha perché nessuno vince a piedi.

La certezza è quella di aver ritrovato un Valentino estremamente competitivo che può regalare ancora delle forti emozioni. Solo il tempo e la pista sapranno rispondere, in maniera definitiva, alla domanda che ci siamo posti, con la speranza che qualche altro driver di casa nostra possa essere della partita per concorrere con gli Spagnoli dominanti un po’ ovunque sulle due ruote.

La chiusura della stagione sarà in quel di Valencia (9 Novembre 2014) in cui, c’è da giurarlo, ne vedremo delle belle per la vittoria della corsa.

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Nato nel “lontano” 1982, ho la qualifica di sistemista Cisco ed esperto nella programmazione informatica. Coltivo da sempre la passione nel raccontare lo sport, soprattutto calcio e motori, cercando di essere originale nell’esposizione. Gli eventi sportivi sono la mia “droga” e confesso che spesso ne abuso.
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