Mostra Bonatti: fotografie senza confini3 min read

8 Dicembre 2014 Viaggi -

Mostra Bonatti: fotografie senza confini3 min read

Reading Time: 3 minutes
Mostra Bonatti
©Walter Bonatti/Contrasto

Grande e potente, tramite tra terra e cielo, luogo di rivelazione per le religioni, sede degli dei per gli antichi. Ma anche dura, a volte spietata e pericolosa, difficile da scalare. Sempre, però, affascinante, silenziosa, immensa nella sua bellezza e capace di avvicinare l’uomo al concetto di assoluto. Nelle immagini scattate da Walter Bonatti, uno dei più grandi alpinisti di tutti i tempi, la montagna appare così.

Mostra Bonatti: fotografie senza confini

Dopo l’esposizione dedicata a Sebastião Ribeiro Salgado, un viaggio unico alla scoperta del pianeta Terra, il Palazzo della Ragione di Milano ospita fino all’8 marzo 2015 la mostra Bonatti: Fotografie dai grandi spazi. La mostra ripercorre le vicende dell’esploratore italiano in quella che potrebbe essere considerata una sorta di “seconda vita”: dopo le imprese epiche, conosciute in tutto il mondo (quella del 1954 sul K2), Bonatti viaggiò come fotoreporter per «Epoca» alla scoperta dei luoghi meno conosciuti e più impervi del pianeta, raccontandoli con una passione e una curiosità travolgente. Quella curiosità che lo guidò sin da giovane:

[quote align=”center” color=”#999999″]Sono diventato alpinista sulle rive del Po – scriveva – nella pianura più piatta d’Italia. Da ragazzino, negli anni in cui leggevo Salgari, per me i deserti erano i sabbioni del fiume, la sua acqua gli oceani. La boscaglia lungo la corrente del Po era la giungla. Salivo sui salici per vedere cosa nascondevano le ondulazioni violette che scorgevo all’orizzonte, le Prealpi. La curiosità, la fantasia si erano messe in movimento[/quote]

Mostra Bonatti: fotografie senza confini

Attraverso i suoi scatti, il grande esploratore nato nel 1930 a Bergamo, cresciuto a Monza e vissuto con la compagna Rossana Podestà vicino a Sondrio, ci porta a viaggiare dai deserti di sabbia a quelli di ghiaccio, dalla Namibia all’Antartide, fino ad arrivare all’Isola di Pasqua, alla barriera corallina e alle Cascate Murchison in Uganda.

La sua macchina fotografica, come quella di Steve McCurry e quella di Henri Cartier-Bresson, non si limitò a immortalare la bellezza e immensità dei paesaggi, ma cercò di “impressionare” sulla pellicola anche il valore delle persone che incontrò sul suo cammino di esploratore. Spinto dalla convinzione che

[quote align=”center” color=”#999999″]Le grandi montagne hanno il valore degli uomini che le salgono, altrimenti non sarebbero altro che un cumulo di sassi[/quote]

Mostra Bonatti
©Walter Bonatti/Contrasto

Mostra Bonatti: fotografie senza confini

Sempre alla ricerca di nuove sfide, Bonatti non si lasciò mai piegare dalle sconfitte. Scalò le montagne senza lasciarsi vincere dai compromessi. Applicando alla montagna le regole di una vita onesta. Conquistò in solitaria (armato di un filo di una decina di metri per poter realizzare i suoi autoscatti) le vette più alte con profondo rispetto per la natura e per la giustizia. Nel suo libro Montagne di una vita si legge:

[quote align=”center” color=”#999999″]La montagna mi ha insegnato a non barare, a essere onesto con me stesso e con quello che facevo. Se praticata in un certo modo è una scuola indubbiamente dura, a volte anche crudele, però sincera come non accade sempre nel quotidiano[/quote]

Mostra Bonatti: fotografie senza confini

I documenti inediti, gli scarponi rinforzati, la macchina da scrivere portatile e i video che completano l’esposizione ci aiutano a conoscere meglio questo signore delle montagne e delle cime, un italiano che ha lasciato il segno con i suoi ramponi nella storia del nostro Paese e, a chi come me ha avuto la fortuna di conoscerlo nei racconti di uno zio alpinista per passione, lo fanno sentire ancora presente. Presente con il suo gusto per i viaggi, le sfide, la profonda ricerca di se stesso oltre i confini, l’orgoglio di chi portò la bandiera italiana sulla seconda vetta più alta del mondo, la tenacia e la pazienza di chi non si arrese e aspettò 50 anni per vedere affermata la verità sulla sua storica scalata.

[quote align=”center” color=”#999999″]Se ti è nato il gusto di scoprire non potrai che sentire il bisogno di andare più in là… Chi più alto sale, più lontano vede; chi più lontano vede, più a lungo sogna[/quote]

 

CONDIVIDI

Viaggiatrice, sognatrice, lettrice. Una tesi in storia contemporanea e un corso in Gestione dell'Immigrazione sintetizzano la sua vita universitaria. Girasoli e asini le sue passioni. Nello zaino non mancano mai i libri, la macchina fotografica, la passione per i viaggi e un paio di scarpe da ginnastica con cui segnare la strada.
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

TORNA
SU