Mondiale F1 2015: un primo bilancio4 min read

22 Aprile 2015 Uncategorized -

Mondiale F1 2015: un primo bilancio4 min read

Reading Time: 3 minutes
mondiale f1 2015
@fernandoalonso-fanclub

La quarta gara del mondiale F1 2015, disputata domenica in Bahrain e vinta da Hamilton, ha chiuso il primo mini-ciclo di questo campionato, che dal prossimo appuntamento sbarcherà in Europa, con la classica tappa di “apertura” in programma in Spagna, a Barcellona. La stagione è ovviamente ancora in una fase embrionale, ma in attesa di vedere cosa porteranno i vari team all’appuntamento spagnolo, normalmente vetrina di numerose novità tecniche, è interessante ripercorrere quanto si è avuto modo di vedere in pista.

Mondiale F1 2015: domina il binomio Mercedes-Ferrari

Un dato la dice lunga sui valori in campo in queste primissime gare: dei 12 posti sul podio fino ad ora assegnati, tutti sono stati occupati dai piloti di Mercedes e Ferrari. La scuderia tedesca è ancora il riferimento della categoria, specialmente per quanto concerne il rendimento in qualifica. Ma in gara, pur mantenendo una superiorità complessiva a livello prestazionale, è sembrata maggiormente attaccabile, grazie in particolare ad una Ferrari che, nata bene progettualmente, è in grado di gestire in maniera fruttuosa il consumo degli pneumatici, contenendo grazie alla costanza sul passo ciò che viene perso sul giro secco. Ed è sulle rispettive mancanze che le scuderie devono lavorare: Mercedes per migliorare la gestione delle gomme, specie in vista delle gare estive che presenteranno, facilmente, temperature elevate e non troppo distanti da quelle registrate in Malesia; Ferrari per cercare di migliorare nella prestazione pura, riuscendo al contempo a non sacrificare la caratteristica sopra menzionata che, data la presenza di Allison dietro le “quinte”, ricorda tanto la qualità preponderante della Lotus versione 2013, ideata sotto la supervisione del tecnico inglese.

Ovviamente, un ruolo importante lo giocheranno anche i piloti, ed in questo momento sembra comunque davvero difficile attaccare un Hamilton che, sia in qualifica che in gara, ha dimostrato una lucidità ed un controllo della situazione invidiabili. A maggior ragione se messo a confronto con il suo compagno di team, Rosberg, ben più incline all’incertezza e, in generale, più “umano” per i due alfieri Ferrari. Vettel e Raikkonen, dal canto loro, stanno fornendo delle prestazioni all’altezza della situazione: il tedesco ha deluso solamente nell’ultima gara e si spera resti un episodio isolato, mentre il finlandese è chiamato a dare qualche risposta in più in qualifica, dove non è sempre stato irreprensibile e si è, a volte, complicato la vita con le proprie mani.

Mondiale F1 2015: il calo Williams e le altre scuderie

Gli altri team, se parliamo di competere per le posizioni che contano, non sono praticamente esistiti. La Williams ha fatto un salto indietro importante soprattutto in gara, dove non ha mai mostrato un ritmo tale da poter insidiare Mercedes e Ferrari, e deve cercare di migliorare proprio in questo ambito, per provare a ripetere le belle prestazioni messe in pista nel 2014. A far compagnia al team di Grove ci pensa la Red Bull, anch’essa in pesante involuzione ed in difficoltà non solo a causa dei propulsori Renault, scarsamente affidabili e poco potenti, ma anche da un punto di vista progettuale. Dato, questo, confermato dal fatto che spesso e volentieri la scuderia satellite Toro Rosso, anch’essa utilizzante i motori francesi, ha saputo tenere il passo della “casa madre” anglo-austriaca. Se dobbiamo guardare alle sorprese in positivo, certamente è da segnalare la crescita di Lotus e soprattutto Sauber, risollevatesi a livelli dignitosi dopo un 2014 francamente imbarazzante per entrambi i team, vissuto tra scarsa competitività e difficoltà finanziarie.

Mondiale F1 2015: il caso McLaren

Un capitolo a parte merita la McLaren motorizzata Honda, binomio che, per via della sua tradizione vincente, desta sempre una attenzione particolare. Il team inglese non ha messo in pista una competitività degna, ed il non essere stati in grado di andare a punti in 4 gare ne è la conferma. Tuttavia, la logica prospettava una situazione simile, e nei fatti la scuderia di Woking ed il motorista giapponese hanno usato i primi gran premi come dei veri e propri test supplementari. Qualche timido miglioramento in termini di competitività lo si è visto nell’ultima uscita in Bahrain, ma è da Barcellona in poi che ci si aspetta un salto in avanti importante. Anche perchè due piloti come Alonso e Button meritano di potersi giocare posizioni migliori, ed averli tra i primi non può fare altro che aumentare lo spettacolo e l’incertezza.

CONDIVIDI

Studente di giurisprudenza come "occupazione" ufficiale e appassionato di sport in generale, più come spettatore che come atleta, ahimè. Seguo con particolare interesse gli sport motoristici e da qualche anno a questa parte il motomondiale (ma pure la superbike), pur essendomi avvicinato ad essi con le 4 ruote e la F1.
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

TORNA
SU