Top 5: i momenti migliori di Amici di Maria De Filippi5 min read

18 Marzo 2015 Cultura -

Top 5: i momenti migliori di Amici di Maria De Filippi5 min read

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I 5 momenti più emozionanti e imbarazzanti di Amici
Le selezioni sono state fatte, i prof. sono già acidi al punto giusto e i ragazzi non vedono l’ora di volare in prima serata, guidati dalla immancabile Maria De Filippi. Prima di sederci in poltrona a seguire il serale di Amici 14, che andrà in onda prestissimo su Canale 5, forse è bene fare un piccolo flashback sull’edizione passata e riassumere i 5 momenti migliori di Amici di Maria De Filippi. Quelli emozionanti e a tratti anche imbarazzanti della 13esima edizione che, forse, basterebbero a riassumerla completamente.

Momento n.1: Lacrime d’attesa

Dopo averci martellato di pubblicità riguardo l’arrivo delle prime puntate di Amici, ci viene presentata la nuova classe, quella che concorrerà alla sopravvivenza all’interno del talent show più emotivo di tutto il palinsesto. Perché sì, che sia per gioia o per sofferenza, i concorrenti di Amici piangono già nei primi dieci minuti di trasmissione. E anche se non è una puntata vera e propria quella che viene trasmessa inizialmente, ma un’anteprima dal nome “Aspettando Amici”, è qui che vediamo l’entrata di alcuni ragazzi nella scuola, e il rapido ritorno a casa dei poveri “ritenta, sarai più fortunato”.

Momento n.2: Le Nius dell’anno nuovo di Amici 

La classe è formata e Maria ci spiega fin da subito le novità dell’edizione. Con il suo melodico tono di voce annuncia per prima la presenza di una delle nuove categorie in gara: è il banco di prova del ballo latino americano. Ad accaparrarselo, con sinuosi colpi di anche, è il latinista Vincenzo Durevole. Assieme alla sua compagna di ballo e di vita si guadagnerà la vittoria in finale per questa disciplina. Una storia d’amore, la loro, dolcissima, che terrà incollati allo schermo un sacco di fan e farà fare la ola al pubblico in studio.

La seconda novità è l’entrata in gara della categoria Band, molto apprezzata dai seguaci della trasmissione che manderanno avanti il gruppo Dear Jack.

Terza ed ultima novità è l’introduzione della categoria Crew, nel tentativo di portare un po’ di strada negli studi di Amici. Anche questa new entry verrà notevolmente apprezzata e conosciuta anche da chi non ne aveva mai sentito parlare prima.

Tre intuizioni mica male, Signora De Filippi.

Momento n.3: Nick il burlone

I ragazzi ormai li conosciamo. Abbiamo capito gran parte dei loro caratteri, le loro passioni e le loro debolezze. Accompagnate da musiche tristi di sottofondo, le scene in cui i ragazzi affrontano delle piccole crisi, diventano le preferite della Redazione, e noi ne veniamo bombardati. Nelle ultime edizioni, il day-time di Amici sembra concentrarsi molto sulle emozioni dei ragazzi, e meno sulle prove in sala.

Ahimè, appassionati di danza, sarà sempre più difficile vedere Alessandra Celentano che se la prende con il maledetto collo del piede di qualche ballerino, più facile sarà assistere ai battibecchi dei ragazzi in sala relax. A proposito di sala relax, da ricordare sono gli scherzi di Nick Casciaro, il burlone del gruppo, che più ascolti riesce a fare e più provvedimenti disciplinari dei prof subisce.

Che si rilassi la Di Michele, in fondo Nick è buono e rende le puntate del day-time più spensierate; con la sua chioma fluente, oltre che un bravissimo cantante, si rivela un personaggio televisivo carismatico e divertente.

Momento n.4: Non tutti poi così Amici

È il 29 marzo 2014 e alla prima puntata del serale ci arrivano 16 talenti: 6 cantanti, 1 rapper, 2 band, 1 crew, 5 ballerini ed 1 latinista. Gli ingredienti giusti per portare in prima serata un serale dinamico, ricco di grandi ospiti e soprattutto di grandi dibattiti. Da ricordare sicuramente quello tra i due coach delle squadre, per i bianchi il rapper Moreno (vincitore dell’edizione del 2012) e per i blu un attempato ma diplomatico Miguel Bosé. Nella puntata del 26 aprile i due cominciano a lanciarsi frecciate sanguinolente. La discussione nasce in seguito ad un esibizione di Deborah Iurato, affiancata dal coach Moreno. Bosé esprime il suo dissenso verso un’esibizione secondo lui fredda, che non mette sicuramente in luce le qualità della cantante. Moreno quindi, punto nell’orgoglio, abbaia una serie di frasi a Miguel, che a parer suo non dovrebbe giudicare. Miguel si alza e va verso l’avversario, i due si fissano negli occhi e Moreno invoca l’aiuto del pubblico per farsi forza, pubblico che, se chiamato, urlerebbe per qualsiasi cosa in realtà.

Il gioco prosegue ma la realtà è sotto gli occhi di tutti, il brano è stato un po’ un flop.

Momento n.5: Meritate vittorie

Se l’edizione si deve concludere, è bene che lo si faccia in maniera degna. Le due squadre vengono sciolte, e ci si prepara per un testa a testa tra gli ultimi talenti rimasti. Gli ospiti sono diversi, ad esempio le cantanti Elisa, Giorgia e Alessandra Amoroso, che si mettono in gioco insieme ai ragazzi, per la gioia di chi ha il privilegio di sentirle dal vivo e di chi a casa si gode lo spettacolo seduto bello comodo.

I tre giurati fissi, Sabrina Ferilli, Gabry Ponte e Luca Argentero, che hanno seguito i ragazzi fin dalle prime puntate, si trovano davanti una Deborah Iurato forse mai vista prima. La bravura della concorrente è innegabile sia per il voto da casa che per il pubblico in sala. Lei è la vincitrice della tredicesima edizione di Amici. Al secondo posto i Dear Jack, che comunque si sono distinti e hanno tirato fuori i “cosiddetti”, assicurando una finale piacevole e soprattutto emozionante.

Moreno solo sa quanto grande è l’orgoglio per la sconfitta del coach rivale, Bosé.

Grandi festeggiamenti e la vera conclusione: una risata sotto i baffi per uno, ed un’alzata d’occhi al cielo per l’altro.

Foto | Gossip.pourfemme.it

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Ho 21 anni, troppi capelli ed una biografia piuttosto filiforme. Ho passato la mia infanzia in un desolato paese sul Lago Maggiore, sono curiosa, adoro ballare e vorrei fare talmente tante cose nella vita che le inizio tutte ma non ne finisco una. Ora vivo a Verona, dove studio Lingue e Culture per l’Editoria, facoltà che ho scelto perché ancora devo capire bene per cosa sia più portata, se parlare oppure scrivere.
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