Il Mojito perfetto, la versione originale4 min read

10 Giugno 2016 Cucina -

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Il Mojito perfetto, la versione originale4 min read

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Inutile negarlo: l’estate non è estate se non si scatena la Mojito-mania.
Per quanto scontato, il Mojito è il protagonista indiscusso della movida estiva. Un sortilegio caraibico fresco e dissetante che stimola e solletica, con progressione graduale ma inesorabile, gli aperitif addicted più fanatici sparpagliati a macchia di leopardo nella geografia globale dei bar.

– “Che caldo!”
– “Cosa ci beviamo?”
– “Un Mojito!”

Origini del Mojito

Lontano discendente del Draque (il drago), una bevanda cubana alcolica del XVI secolo a base di zucchero di canna, succo di lime, foglie di yerbabuena (una pianta aromatica… i soliti malpensanti!) e aguardiente (una particolare acqua vite prodotta dalla canna da zucchero), il mojito come lo conosciamo oggi risale a un periodo più recente. Più precisamente alla seconda metà dell’Ottocento, quando Facundo Bacardi Massó, con l’aiuto del franco-cubano José Leòn Boutellier, mise a punto un nuovo sistema per produrre il rum dal succo della canna da zucchero, ottenendo così un prodotto più raffinato, morbido e aromatico per sostituire l’acqua vite.

Benché facente parte della categoria dei Julep, ovvero dei cocktail a base di foglie di menta fresca tanto amati dai bartender, è tuttavia un trago o un “drink”, secondo i cubani, di rango decisamente basso, forse annacquato dall’eccessivo successo modaiolo. O, più realisticamente, dalla bipolarità tra la ricetta originale del mojito e quella più diffusa. Come tutti credono, il Mojito viene preparato con zucchero di canna grezzo, spicchi di lime e foglie di menta pestati, ghiaccio trito e tanto rum… magari scuro. Giusto?

Invece no!!! Questa è la versione beach party-da bere tanto apprezzata da tiratardi e discotecari. Gli stessi che vogliono il cetriolo nel Moscow Mule e una macedonia nel Gin Tonic.

Mojito, la ricetta originale

  • 2,5 cl di succo fresco di lime
  • un cucchiaio da tè di zucchero di canna bianco
  • foglie di menta
  • 5 cl di rum bianco cubano
  • 9 cl c.a. di soda

Procedimento

  1. In un bicchiere alto e stretto spremere il succo di mezzo lime, aggiungere un cucchiaio da tè di zucchero di canna bianco. Mescolare finché lo zucchero non si sia sciolto completamente.
  2. Aggiungere qualche foglia di meta ben pulita (consiglio di battere le foglie tra le mani per sprigionare al meglio il suo profumo).
  3. Aggiungere rum bianco cubano, ghiaccio a cubi e soda a chiudere.

Il Mojito perfetto: la versione di Enzo

Al contrario di quel che succede spesso, la prima regola fondamentale per realizzare un Mojito perfetto è non pestare né lime né menta così da evitare di sprigionare gli oli essenziali sgradevoli. Se la menta viene frantumata, infatti, rilascia la clorofilla che risulterà amara. La menta è una pianta molto aromatica, già stropicciata si esprime al meglio. Lo stesso vale per il lime: pestandolo si rischia di spremere anche la parte bianca della scorza anch’essa dal sapore molto ostico. Ecco perché si dovrebbe utilizzare esclusivamente il succo fresco di lime.

Per quanto riguarda lo zucchero sono due le cose importanti da sapere: in primis, è corretto utilizzare quello di canna, ma per una questione di solubilità sarebbe meglio lavorare con il bianco. In secondo luogo: bisogna far sì che a cocktail completato non avanzi nessun residuo di zucchero sul fondo del bicchiere, altrimenti non svolgerà a pieno la sua funzione dolcificante. La soda, invece, è semplicemente soda! Non è acqua tonica, non è limonata, non è Ginger Ale. È acqua di seltz. Il ghiaccio deve essere pieno, per evitare di annacquare il drink già costituito in gran parte da soda. E il rum? Tassativamente cubano. E bianco.

Ora, venite a chiedermi un Mojito “buono come quello che ho bevuto a Cuba!”. Se non state mentendo, apprezzerete il fatto che risulterà più dissetante che potente. Perché il vero Mojito, nato sotto il sole caribico, deve essere così.

“My Mojito in La Bodeguita, My daiquiri in El Floridita.”
– Ernest Hemingway a Cuba

Al di là dei vari modi in cui alcuni ritengono di poter preparare questo drink, sono state create molte varianti della ricetta del Mojito originale con nuovi ingredienti o che ne sostituiscono alcuni originali. Il Mexican Mojito, per esempio, usa il tequila (no, non mi sono sbagliato, è maschile!) al posto del rum; il Mojito Fidel, usa la birra al posto della soda; il Virgin Mojito, analcolico, mette il Ginger Ale al posto del seltz. Spesso la versione beach party-da bere del Mojito la si trova con l’aggiunta di fragola, maracuja, frutti di bosco oppure con liquore alla liquirizia.

La mia versione è molto semplice: succo fresco di mezzo lime, un cucchiaio da tè di zucchero di canna bianco, foglie di menta, Havana 3, ghiaccio pieno e soda a chiudere.

Ebbene sì, nella lotta virtuale tra Bacardi e Havana Club, Enzo preferisce Havana 3.

mojito ricetta - il mojito perfetto, la versione originale

 

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Da bambino, il padre Franco lo portava al bocciodromo dove la sua attenzione fu catturata dalla spuma nera. La favolosa bevanda gasata accese in lui la scintilla: voleva capire cosa ci fosse dietro. Post diploma si dedica all'arte del flair e gira l’Europa tra catering, feste e consulenze per avviamento di locali. Ora gestisce un cocktail bar ma, da appassionato di vecchi film d’animazione, il suo sogno ha già un nome: «Inchiostro e Tempera».
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