Vi dichiaro marito e… MOBA3 min read

2 Dicembre 2014 Giochi -

Vi dichiaro marito e… MOBA3 min read

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MOBA[divider scroll_text=”il culo di Rubik”]

Playboy sta per pubblicare una rivista per soli uomini sposati: ogni mese lo stesso paginone centrale.

(Craig Kilborn)

Mi sono fatto l’amante.

Mi rendo conto che detto così suona disdicevole, ma prima di giudicarmi dovreste conoscere la mia storia.

Sto con la stessa donna dal 2005, siamo sposati dal 2010. Ma per un certo periodo, tra la fine del 2006 e l’inizio del 2009 – lo scrivo senza problemi perché non è un segreto, lo sanno tutti, perfino mia moglie – ho avuto un’altra relazione parallela, non meno importante.

Con World of Warcraft.

Per chi non lo sapesse, World of Warcraft – d’ora in poi WoW – è il MMORPG più famoso e giocato del pianeta. Per chi non sapesse cosa vuol dire MMORPG: Massive Multiplayer Online Roleplaying Game, gioco di ruolo online multigiocatore. Chi non sapesse cos’è un gioco di ruolo può accomodarsi all’uscita.

WoW non è un giochino da prendere alla leggera. Il mondo virtuale nel quale si svolge l’azione è immenso, le missioni da compiere sono pressoché infinite e per veder crescere il proprio personaggio a un ritmo significativo ci si deve dedicare con regolarità. Io giocavo quasi tutte le sere, minimo un’ora. È un’esperienza che richiede tempo, impegno e dedizione.

È come essere sposati.

Ora, benché la Bibbia parli di matrimonio tra un uomo e almeno una donna – vero, controllate pure – aprendo così la strada a interpretazioni sorprendenti, nella società in cui viviamo la bigamia è considerata immorale, oltre che illegale. Ne consegue che WoW è inconciliabile con l’istituzione matrimoniale.

Me ne sono accorto tra il 2008 e il 2009, quando tutti i miei compagni d’avventure, uno a uno, mi hanno abbandonato causa mogli e conseguenti figli. WoW prevede anche missioni in solitaria ma è soprattutto un gioco sociale, fatto di collaborazione tra giocatori; senza amici non ha senso.

E così ho cliccato su Disinstalla e mi sono sposato anch’io.

Gli anni seguenti sono stati densi di soddisfazioni e momenti felici, e tuttavia segnati da una sottile inquietudine di fondo, come se dentro di me avessi saputo che nella mia vita mancava qualcosa ma non fossi stato in grado di focalizzare esattamente cosa.

Finché, la settimana scorsa, ho scoperto i MOBA.

I MOBA

L’acronimo sta per Multiplayer Online Battle Arena. I MOBA sono MMORPG alleggeriti dell’elemento esplorativo: niente mondi sterminati, niente missioni da compiere, solo due squadre di giocatori che si affrontano in uno spazio circoscritto con l’obiettivo di prendere la base avversaria. I personaggi non salgono di livello dopo settimane di gioco, ma nell’arco di pochi minuti. Ogni partita dura al massimo mezz’ora e fa storia a sé.

In pratica è WoW a misura di padre di famiglia.

Come tutti gli uomini che conducono una doppia vita, anch’io mi muovo soprattutto di notte. Aspetto che mia moglie e mio figlio vadano a dormire e poi premo con decisione il polpastrello sull’icona di Vainglory, un ottimo MOBA per tablet, peraltro disponibile gratis. Ci ho ritrovato pure i miei vecchi compagni di WoW. Sembra di essere tornati ai vecchi tempi, e in un certo senso è così.

Uomini sposati con prole, non potete più permettervi un rapporto stabile con un MMORPG? Provate un MOBA: è un’amante che saprà farvi divertire.

E non pretende relazioni a lungo termine.

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Classe 1975, è laureato in Lettere. Lavora come editor in campo letterario, televisivo e cinematografico. Vive con la sua famiglia a Segrate, in provincia di Milano.
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