Milan, la lista della speranza2 min read

11 Novembre 2013 Uncategorized -

Milan, la lista della speranza2 min read

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@Michele Ficara Manganelli
@Michele Ficara Manganelli

Va bene. Chievo – Milan è finita, spengo la televisione e penso ai motivi per cui sperare.

• Le squadre di Allegri entrano in forma a Campionato avanzato; mi auguro accada anche se questa non dovesse più essere una squadra di Allegri. Guardiamo alla posizione in classifica: lo scorso Campionato alla dodicesima giornata eravamo tredicesimi con 15 punti, oggi siamo decimi con 12 punti.

• È una squadra composta da molti italiani (18 in rosa), di cui 4 o 5 nazionali; e dei 7 giocatori nell’orbita di Raiola, con cui si sta raffreddando la relazione, solo 2 sono miei connazionali: Abate e Balotelli.

• In Champions un buon Milan ha giocato contro un Barcellona che in 13 partite di Liga ha lasciato per strada 2 punti. La squadra vista a Verona oggi ha mantenuto un gran possesso palla rimanendo lungamente nella metà campo avversaria.

• Un ricambio generazionale delle figure apicali può riportare in società persone vicine alla storia del Milan come Albertini, Maldini e Seedorf, di cui sarà da valutarsi la perizia professionale, ma che negli scorsi anni ci hanno portato vittorie; come pare potrebbe essere incoraggiata la fiducia a Inzaghi e Baresi. E se Thohir dovesse chiamare alla sua corte Bergomi, i nostalgici vivrebbero derby amplificati.

• Il ritorno di Kakà non è quello di Sheva o Gullit: il brasiliano non ha la freschezza esplosiva di 5 anni fa, ma in campo rimane un riferimento mobile, capace di rendersi pericoloso e di sacrificarsi in copertura. Poli, da solo, costituisce per me motivo di speranza; vederlo guizzare in campo, proporsi costantemente, mi induce a credere di avere portato via l’ennesima perla ai cugini.

• Gli infortunati stanno tornando disponibili: Bonera e De Sciglio per primi, poi El Shaarawy, Pazzini e Silvestre. E a gennaio si potrà contare anche su Honda e Rami. Sebbene in settimana i più accaniti tra noi si sono affrettati a cercare video di Faouzi Ghoulam su YouTube.

Va bene, respiro.

Poi mi torna in mente un dato letto tra le informazioni di cui meticolosamente nutro ogni prepartita.

Recitava: “Chievo Verona, 5 punti in 11 partite”.

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Nasco tra Milan(o) e l'Inghilterra. E lascio il cuore in Olanda, già che ci sono, tripartito. Da milanista tifo i piedi educati e le menti aperte, i capitani di lungo corso e i registi. Faccio più fatica con i cugini che con i gobbi. Credo che la poesia sia ciò che spunta quando hai la palla all'altezza della linea di metà campo e alzi la testa: tutti i gol migliori partono da lì, che poi vengano segnati di esterno o di fegato, di cuore o di doping.
2 Commenti
  1. Carlo

    Non dovrei pensare ai cugini ma vedere una squadra che ha tre fuoriclasse a livello mondiale che non giocano mai assieme xché il mr allegri non sa come giocare o farli giocare..........il Milan deve cacciare questo piccolo allenatore di provincia e puntare a un grande stratega che sappia mettere assieme Kakà balotelli robinho magari con un centravanti puro come matri.......mah in fondo non sono fatti nostri

  2. Erberto Chilpino

    Hai una stima nei confronti del nostro reparto avanzato che io non ho, Carlo. Hai una disistima nei confronti del nostro allenatore che invece condivido (come scrivo in https://www.lenius.it/e-sempre-allegri-bisogna-stare/).

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