Quante persone migranti sono arrivate nel 2021?38 min read

26 Gennaio 2022 Dati migrazioni -

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Sociologo

Quante persone migranti sono arrivate nel 2021?38 min read

Reading Time: 29 minutes

Migranti 2021: i numeri in Italia al 31 ottobre

arrivi italia ottobre 2021

Nei primi dieci mesi del 2021 sono sbarcate in Italia 52.465 persone, un aumento del 93% rispetto allo stesso periodo del 2020, quando arrivarono circa 27 mila persone.

A ottobre 2021 sono arrivate oltre 6.100 persone, il doppio di ottobre 2020 ma in diminuzione rispetto ai mesi estivi di luglio, agosto e settembre.

Tra i paesi di provenienza dei primi dieci mesi del 2021 il principale è la Tunisia (circa 14.100 persone, il 27% degli arrivi), seguita da Bangladesh (6.500 persone), Egitto, Iran, Costa d’Avorio, Iraq, Guinea, Eritrea, Marocco, Sudan.

Quanto al genere e all’età delle persone sbarcate, il 73% delle persone arrivate sulle coste italiane nel 2021 è di sesso maschile, le donne sono il 7%, i minori il 20% – in buona parte minori non accompagnati.

Migranti 2021: i numeri in Europa al 31 ottobre

Se consideriamo gli arrivi in tutta l’area del Mediterraneo, nei primi dieci mesi del 2021 sono arrivati via Mediterraneo in Europa circa 96 mila migranti, nello stesso periodo del 2020 furono circa 63 mila.

arrivi europa ottobre 2021

In Spagna sono arrivate 34.774 persone nel 2021. Il trend è in aumento rispetto allo stesso periodo del 2020, quando arrivarono 27.200 persone. Dopo alcuni mesi di arrivi stabilizzati sotto le tremila unità al mese, a settembre sono arrivate oltre ottomila persone e a ottobre quasi seimila, monitoreremo se si tratta di una ripresa significativa. Il 40% degli arrivi è di algerini.

La Grecia registra 7.298 arrivi nel 2021, di cui 3.200 via mare e 4.100 via terra attraverso il delta del fiume Evros tra Turchia e Grecia. Rispetto ai primi dieci mesi del 2020, quando arrivarono circa 14.200 persone, si registra un netto calo.

Vanno poi registrati anche 1.515 arrivi a Cipro e 464 a Malta.

Migranti 2021: notizie rilevanti

Il fronte bielorusso

Negli ultimi mesi si è aperta una nuova rotta, artificialmente creata dal dittatore bielorusso Lukashenko per ricattare l’Europa, che conduce i migranti dalla Bielorussia in Polonia e Lituania.

Dopo che oltre 2.000 migranti avevano oltrepassato il confine nel solo mese di agosto, ad ottobre il parlamento polacco ha votato un decreto che consente alla polizia di frontiera di respingere chiunque attraversi il confine e alle autorità preposte di sospendere l’esame delle eventuali richieste di asilo che queste persone dovessero avanzare, decreto chiaramente contrario alle norme internazionali sul diritto di asilo.

Intanto lungo il confine si contano i primi morti, destinati a crescere con l’arrivo del rigido inverno. Almeno 10 migranti sono già morti nei boschi al confine tra Bielorussia e Polonia. Morti di freddo, proprio come avviene sulla rotta balcanica, nei boschi al confine tra Bosnia e Croazia.

Molti dei migranti entrati in Polonia dalla Bielorussia nei mesi scorsi intanto stanno tentando di entrare in Germania: le autorità tedesche riportano che da gennaio a ottobre 2021 quasi ottomila persone connesse con la rotta dalla Bielorussia hanno attraversato il confine, di cui oltre cinquemila ad ottobre.

Che succede in Europa

L’Unione Europea procede intanto lentamente nel tentativo di sviluppare una politica comune in materia di migrazioni e asilo.

Al solito, la cosa su cui sono tutti d’accordo è la volontà di lasciar fuori dall’Europa il maggior numero di migranti possibile. Così ad ottobre la Commissione Europea ha presentato il nuovo Piano d’azione contro il traffico di migranti 2021-2025.

Al centro del piano c’è sempre la strategia di stringere accordi con i paesi di origine e di transito affinché i migranti non partano. Lo si è fatto in maniera lampante – e in barba ai diritti umani – con Turchia, Libia e Marocco, e lo si vuole fare con altri stati.

A rafforzare questa linea è arrivata ad ottobre la richiesta di 12 paesi europei (Danimarca, Austria, Bulgaria, Grecia, Cipro, Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Lettonia, Estonia e Lituania) di finanziare la costruzione di muri e barriere in difesa del territorio europeo insidiato dai migranti.

Ursula von der Leyen ha prontamente risposto che l’Unione Europea non stanzierà alcun fondo per la costruzione di muri, rimane però un segnale forte.

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Sociologo, lavora come progettista e project manager per Sineglossa. Per Le Nius è responsabile editoriale, autore e formatore. Crede nell'amore e ha una vera passione per i treni. fabio@lenius.it
Commento
  1. IB

    "in Spagna, l’approdo più frequentato." A quanto pare, no. Spagna: 39000. Italia 62.000"il 74% delle persone arrivate sulle coste italiane nel 2021 è di sesso maschile, le donne sono il 7%, i minori il 19%" Anche i minori hanno un sesso e tendenzialmente sono ragazzi maschi. Dovreste cambiare la frase in "il 74% delle persone arrivate sulle coste italiane nel 2021 sono maschi maggiorenni".

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