I migliori 5 paesi per vegetariani3 min read

25 Aprile 2014 Cucina Viaggi -

I migliori 5 paesi per vegetariani3 min read

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Paesi per vegetariani o forse no
@Jett Brooks

L’essenza di un viaggio sta in ciò che rimane nei nostri sensi. Appaghiamo la vista con panorami stupefacenti, ci riempiamo le orecchie di suoni e l’olfatto di profumi, tocchiamo rocce e pelli differenti dalle nostre, ma il vero terzo occhio del viaggiatore sta nel suo palato. Per comprendere davvero l’anima di un Paese bisogna attraversare le sue tavole imbandite. Ma cosa succede se chi viaggia è vegetariano o vegano? Molti manicaretti esotici gli saranno preclusi, ma non ovunque. Ci sono infatti zone del pianeta in cui potrà mangiare a sazietà, senza sacrificare un solo essere vivente. Ecco quindi quali sono secondo noi i migliori 5 paesi per vegetariani.

Paesi per vegetariani: India

Soprattutto nella parte meridionale del Paese, la carne è bandita. Verdure, legumi e cereali, miscelati con masala e curry, dominano le cucine, aiutando sapienti cuoche abituate a fare molto con niente a preparare manicaretti gustosi, leggeri oltre che sani. L’India infatti è la nazione con la più bassa percentuale di diagnosi tumorali al mondo. Sarà forse merito dei dosa, crepes di farina di riso, o dei dahl. Oppure della crema di lenticchie gialle o rosse che per molti rappresenta il piatto principale della propria dieta. Ai vegani suggeriamo di fermarsi in Kerala, luogo meraviglioso e patria della cucina ayurvedica: qui potrete gustare piatti a base di cereali, legumi, verdure e aromi accostati secondo le loro proprietà digestive, tonificanti, disinfettanti e terapeutiche.

Paesi per vegetariani: Turchia

Terra di spiedi e kebab? Non solo. La cucina turca è piena di molti piatti gustosi, non solo a base di carne. Un ottimo esempio è quello dei meze: un misto di antipasti con piccole porzioni di verdure marinate e cotte, cereali, insalate, fritti vari e naturalmente salse in quantità. Melanzane, pomodori, olive e formaggi vari faranno sentire i vegetariani in paradiso. E poi anche i vegetariani bevono il caffè, ricordatevi di assaggiare il caffè turco, patrimonio mondiale dell’umanità, UNESCO.

Paesi per vegetariani: Marocco

Partiamo dallo squisito pane locale, il khubz, con cui rischierete di saziarvi ancor prima che arrivi il piatto principale, passiamo dal cous cous di verdura, vero cavallo di battaglia del paese, e chiudiamo con la harira, una zuppa tradizionale a base di ceci e lenticchie consumata abitualmente a fine Ramadan. In generale, la cucina marocchina è tra le migliori del mondo, tanto che molti baracchini da street food competono per qualità con i classici ristoranti: il godimento del palato è assicurato!

Paesi per vegetariani: Thailandia

Qui i vegetariani hanno addirittura una manifestazione tutta dedicata a loro: si tratta del Festival Vegetariano di Phuket, che si svolge verso la fine di settembre e vede i devoti partecipanti purificarsi attraverso l’astensione dai maggiori vizi, che nella versione più “ortodossa” includono alcool e sesso. Durante questo evento, oltre a gustare fantastici manicaretti con spezie molto particolari,  i visitatori potranno toccare con mano il misticismo della cultura thailandese.

Paesi per vegetariani: Grecia

A chi non vuole lasciare il vecchio continente, consigliamo la Grecia, il paese del sirtaki ma soprattutto dello tzatziki, una gustosa salsa a base di yogurt, cetrioli, aglio, olio e sale. La zona più veggie-friendly è quella meridionale. La cucina greca ha molti piatti a base di uova, limone, zucchine, melanzane, pomodori e peperoni. Ne sono un esempio i dolmades, foglie di vite ripiene di riso, cipolle e pomodoro con erbe aromatiche, o l’ avgolemono, una ricetta greca tradizionale a base di uovo e limone. Vi aspettavate qualcosa in meno dalla culla dell’arte culinaria?

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Stefania nasce nel '82, mentre in Portogallo si dava alle stampe l’allora sconosciuto Il libro dell’inquietudine di Pessoa. Il suo destino sembra essere legato all’editoria: lavora per 10 anni in 4 diverse fucine editoriali. Sin dai tempi dell'università, scrive di libri su vari portali. Ora lavora come web editor freelance, scrive di libri, finanza e lifestyle e, quando è tempo, fa l’olio più buono del mondo.
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