Mercato Inter: voto 53 min read

3 Settembre 2014 Uncategorized -

Mercato Inter: voto 53 min read

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mercato inter: voto 5

Si è da pochi giorni conclusa la finestra di calciomercato, una sequela infinita di trasferimenti ipotetici, notizie false e alcuni acquisti davvero clamorosi, come quelli di Di Maria e Falcao da parte del Manchester United. Non a caso per parlare di colpi che fanno notizia bisogna andare all’estero, vista la sempre minore magnificenza del calcio italiano.

A fronte però di spese non paragonabili ai paperoni d’Europa ci sono squadre che si sono rinforzate, in primis le protagoniste dello scorso campionato, Juve e Roma.

E l’Inter? Che ne è del nuovo ciclo firmato Thohir? A fronte di un’opinione piuttosto positiva espressa dai quotidiani sportivi, da tifoso non ci sto e dico che il mercato dell’Inter è insufficiente. Andiamo a vedere il perché.

Mercato Inter: molte chiacchiere, pochi fatti

Non ci sono più Zanetti, Cambiasso, Samuel, Milito, una scelta della società discutibile (sopratutto per i primi due) ma che ci può stare: al di là di come la si pensi, i quattro argentini hanno rappresentato per lungo tempo il pilastro di un’Inter forte e con grande personalità. Quindi guardiamo al futuro e chiediamoci: da chi sono stati sostituiti?

I sostituti: al posto di Samuel è arrivato Vidic, un grande difensore di 32 anni, anche lui come il Muro nella parte finale della carriera. La scelta dell’Inter è stata nei tempi giusti, con un occhio al marketing, vista la notorietà mondiale del capitano del Manchester United. Sostituzione ok quindi, ma nessun valore aggiunto dietro, visto che Rolando non c’è più e rimangono Juan Jesus e Ranocchia che devono ancora dimostrare in toto il proprio valore. Vidic è una garanzia dal punto di vista tecnico, non da quello fisico visto i numerosi infortuni patiti a Manchester.

Perso il carisma di Javier Zanetti, diventato vicepresidente, l’Inter sulla fascia ha preso Dodò dalla Roma, una scelta coraggiosa visto il rendimento del brasiliano a Roma e gli infortuni: anche qui sarà tutta da vedere la bontà dell’acquisto.

A centrocampo sono arrivati M’Vila, reduce da una brutta stagione in Russia e Medel, mastino di centrocampo: certamente due uomini adatti al gioco di Mazzarri, ma che difficilmente sapranno dare ordine e senso del gioco. Affare Taider: perché dopo un anno e poche partite diamo via l’acquisto più “altisonante” della scorsa estate?

In attacco il punto più dolente: vero che Milito non era più lo stesso, ma trovarsi con tre attaccanti in rosa giocando in tre competizioni sa proprio di solenne promessa di modulo a una punta. Osvaldo per il momento resta un talento che non è esploso. Sarà un caso, ma la prima partita di questo campionato si è conclusa 0-0.

Dobbiamo assistere a una replica dello scorso anno, dove Mazzarri ha impiegato sei mesi a capire che una punta era poco o possiamo sperare qualcosa di meglio? Perché aspettare gennaio per un innesto che serviva subito?

Squadre che l’anno scorso ci hanno dato 20/30 punti si sono rinforzate in maniera piuttosto decisa, resta da capire quali possano essere le speranze del tifoso dell’Inter se non quelle di un altro anno mediocre. La rosa sembra dire quello: nessuna possibilità di lottare per i primi tre posti.

La società oltre a comprare poco ha dimostrato di non saper vendere, a meno che il prestito di Alvarez ad un milione e riscatto in caso di salvezza del Sunderland o i prestiti di Botta e Schelotto al Chievo non vengano considerati grandi colpi. Un mercato triste e grigio, una tifoseria che non smette di sperare ma vuole vedere qualche fatto.

Resta da chiedersi se il progetto di Thohir sia fatto soprattutto di chiacchiere da giornali ad agosto o se davvero pensa che un mercato come quello di quest’anno possa rendere un progetto sportivo ambizioso. Non sappiamo quale delle due ipotesi sia più preoccupante.

Immagini| interlive.it

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Scatto in profondità, controllo e, prima del tiro, un impercettibile passo di danza che manda in tilt gli avversari e libera la porta. Tango Hesitation lo chiamano, un movimento sublime un cui tutto – il ritmo, la passione e anche un pallone – rimane sospeso per una frazione senza tempo. Arte e struggimento: il piede e il volto di Diego Milito.
1 Commenti
  1. Pier

    Concordo, un mercato da squadra di centro classifica Ok i tre attaccanti (Osvaldo deve esplodere, Palacio confermarsi, Icardi dimostrarsi adatto ad una grande, o sedicente tale), ma ne manca un altro. Difesa un'incognita, ancor di più il centrocampo, a meno che WM non si affidi in toto a Sant'Hernanes. Boh sembra una squadra da crisi, ma non vedo molto un progetto, un domani, un'ossatura

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