Mario for President2 min read

26 Gennaio 2015 Giochi -

Mario for President2 min read

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[divider scroll_text=”il culo di Rubik”]
Come al solito l’imminente elezione del Presidente della Repubblica ha scatenato la fantasia degli italiani: mentre i lettori del Fatto Quotidiano incoronano Giancarlo Magalli, girano proposte semiserie di mandare al Colle Piero Angela, Rocco Siffredi, perfino Prodi. Ma in queste ore circola la notizia di una candidatura di altissimo livello, da parte di quello che forse è il cittadino italiano più famoso al mondo. Noi di Le Nius siamo riusciti a incontrarlo in esclusiva, nelle stanze segrete in cui sta pianificando la sua campagna elettorale “Mario for President”.

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Mario, tu sei una celebrità internazionale con milioni di fan. Come ti è venuta l’idea di impelagarti con la politica italiana?

Io e mio fratello Luigi stavamo leggendo il giornale in una pausa tra un livello e l’altro. A un certo punto lui ha detto: certo che ‘sti italiani non sanno più dove sbattere la testa. E ho pensato: ehi, se c’è uno che sa sempre dove sbattere la testa, quello sono io! Il mio Paese ha bisogno di me, e sono pronto a rispondere alla chiamata. Che è una cosa eccezionale, per un idraulico.

Sei italiano, ma vivi da più di 25 anni nel Mushroom Kingdom. Cosa rispondi a chi sostiene che saresti una figura troppo lontana dalla realtà politica nazionale?

A dire il vero ho parecchi amici nelle stanze del potere. Ad esempio, conosco bene il Vicepresidente del Senato Gasparri. Abbiamo cominciato insieme, ricordate? Mi tirava i barili.

Grillo è molto critico nei tuoi confronti. Dice che la tua elezione sarebbe un regalo alla Casta.

Non ho paura dei grillini. Con cinque stelle non sono riusciti a battere Renzi; io sono invincibile con una stella sola! Su una cosa però siamo d’accordo: abolire le auto blu. Vuoi mettere coi go kart?

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Essere il Presidente della Repubblica significa rappresentare tutti i cittadini. Tu ti senti rappresentativo, che so, di uno come Salvini?

Chi, quel tizio che parla di epidemie di Ebola in Brianza e terroristi che arrivano sui barconi? Non lo condivido, ma in fondo non siamo così diversi: anch’io passo la vita a combattere nemici immaginari.

Al giorno d’oggi tutti hanno la loro ricetta per uscire dalla crisi. Qual è la tua formula per tornare a crescere?

A me di solito basta un fungo. Certo, la ripresa economica è come la principessa Peach: ogni volta che credi di averla raggiunta, scopri che è in un altro castello. Ma l’esperienza mi insegna che si può superare qualunque avversità, con un numero sufficiente di salvataggi. Ora, per concludere, vorrei togliermi un sassolino da una scarpa.

Prego.

C’è un altro Mario che va in giro per l’Italia a sparare cazzate sulla famiglia naturale e sulle mogli sottomesse. Ci tengo a precisare che quel Mario lì non sono io. A occhio, dev’essere Pac-Man.

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Classe 1975, è laureato in Lettere. Lavora come editor in campo letterario, televisivo e cinematografico. Vive con la sua famiglia a Segrate, in provincia di Milano.
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