Marco Pannella, ideologo a servizio delle ragioni degli altri2 min read

19 Maggio 2016 Politica Politica interna -

Marco Pannella, ideologo a servizio delle ragioni degli altri2 min read

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Un ricordo di Marco Pannella, morto a 86 anni dopo una vita spesa nel Partito Radicale
@einsteinjournal

Il ricordo e il cordoglio per Marco Pannella sarà, c’è da scommetterci, assolutamente bipartisan e trasversale agli schieramenti. Un po’ come le tessere del Partito Radicale che trovavi in tasca a personaggi politicamente lontani anni luce fra loro.

E non sarà circostanza, per una volta, ma autentica commozione, per uno che alla fine ti trovavi accanto o contro quando meno te lo aspettavi con la coerenza di chi ha scelto di essere fino in fondo e fino alle estreme conseguenze liberale, liberista e socialista, sionista e garantista, anticlericale e non violento finendo inevitabilmente per scontrarsi con gli esponenti, poi coi figli e infine coi nipoti di ognuna delle grandi famiglie ideologiche dello scorso secolo.

Perfino i postfascisti, dei quali i radicali sembravano la perfetta nemesi nella loro negazione assoluta della trinità formata da dio, patria e famiglia, potevano trovare in lui un inaspettato alleato quando metteva in discussione la legittimità della violenza partigiana, paragonando gli attentati delle BR a via Rasella e facendo incazzare non poco Enrico Berlinguer.

Marco Pannella ha insomma costretto tutti, anche in momenti di durissimo scontro politico, ad interrogarsi sulle ragioni degli altri e lo ha fatto rimanendo a sua volta coerentemente e fermamente ideologico. Ha poi difeso i pazzi, i tossici, i froci, le puttane e i disertori prima e senza bisogno che la retorica del politically correct li trasformasse in malati mentali, dipendenti da sostanze, gay, escort ed obiettori. E di sicuro ci troveremo inondati, nei prossimi giorni, da testimonianze sulla centralità dell’impegno radicale nelle battaglie per aborto e divorzio. È indubbio che se oggi siamo tutti un po’ più radicali, soprattutto a sinistra, di quanto lo furono i nostri nonni e padri, è anche grazie a Pannella. È altrettanto indubbio però, che è difficile ad oggi immaginare un futuro per l’ultimo partito in qualche maniera sopravvissuto al crollo della Prima Repubblica.

Più che facili parole di cordoglio servirebbe allora l’impegno concreto di tutti, a cominciare dagli esponenti di partito che sono corsi a casa sua a farsi le ultime foto insieme durante la malattia, perché il fine vita, la condizione carceraria e la legalizzazione delle sostanze siano finalmente oggetto di vere riforme radicali, senza paure e senza riguardi, e con un po’ di sana voglia di continuare a rompere i coglioni.

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Quest'anno ho fatto il blogger, il copywriter, il cameriere, l'indoratore, il web designer, il dottorando in storia, il carpentiere, il bibliotecario. L'anno prossimo vorrei fare l'astronauta, il rapinatore, il cardiochirurgo, l'apicoltore, il ballerino e il giocatore di poker prof.
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