The final countdown to 2015: Majora’s Mask 3D3 min read

31 Dicembre 2014 Giochi -

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The final countdown to 2015: Majora’s Mask 3D3 min read

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Il Nintendo 64 è stato per molti una console rivoluzionaria, pregna di titoli che han fatto la storia dei videogiochi, Super Mario 64 su tutti . Il mio interesse è stato sempre calamitato da due giochi precisi; uno è il ben noto The Legend of Zelda: Ocarina of Time, l’altro è il gemello oscuro, conosciuto per l’atmosfera tetra e triste, completamente diverso a livello di trama ma con lo stesso software e motore grafico del primo: The Legend of Zelda: Majora’s Mask.

Ho giocato entrambe le edizioni per GameCube e sono un grande fan di Majora, da alcuni considerato il migliore capitolo. Tuttavia, solo Ocarina of Time è stato il primo gioco della serie ad ottenere una rimasterizzazione per 3DS, privilegiato sicuramente dalle oltre 7 milioni di copie vendute ai tempi.

Bando ai ricordi: voi volete sentire nius fresche, non vagheggi di un tempo passato. Beh, per chi ancora ne è all’oscuro, nuntio vobis gaudium magnum: habemus remake!

Difatti l’atteso remake di Majora’s Mask è stato finalmente annunciato dalla Nintendo, ed è in arrivo nel secondo trimestre dell’anno che inizierà tra poche ore. Da tempo sul web se ne parlava, ma Nintendo manteneva un rigido quanto insopportabile silenzio, smentendo ogni sorta di teoria. Per poi rivelare, qualche settimana fa, che The Legend of Zelda: Majora’s Mask 3D era in sviluppo dal 2011. Valli a capire i nipponici.

È stata organizzata persino una campagna, Operation Moonfall, il cui obiettivo è (era) poter rivivere ancora una volta la trama avvincente di Majora’s Mask; per farlo ci si proponeva anche di tempestare di telefonate la Nintendo of America.

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@Mitch Hell

L’avventura si svolge alcuni mesi dopo gli eventi di Ocarina of Time: Link vaga per il Bosco Perduto, ma viene assalito da uno Skull Kid, il quale indossa una terribile maschera tribale, la Majora’s Mask. Egli sottrae il cavallo Epona e la preziosa Ocarina al nostro eroe, ma inseguendolo Link si ritrova in un’altra dimensione, in un mondo cupo e triste, chiamato Termina.

Link deve affrettarsi, poiché entro 3 giorni e 3 notti (circa 1 ora di gioco) Termina verrà rasa al suolo dalla Luna, che sta precipitando minacciosamente per volere dello Skull Kid, influenzato dalla malvagia maschera. Recuperata l’Ocarina, Link suona la Song of Time, che permette di tornare indietro nel tempo (3 giorni esatti) e ripetere tutto da capo, come se nulla fosse accaduto.

Il gioco si basa sull’uso di svariate maschere, che donano diversi poteri e sulla possibilità di riavvolgere il tempo, rivivendo ciclicamente questi 3 giorni e che è anche l’unico modo per salvare il gioco: ciò rende di fatto Majora’s Mask (e qiundi anche Majora’s Mask 3D) molto più difficile rispetto ad Ocarina of Time.

Inoltre, così facendo, alcuni oggetti verranno perduti, e i personaggi non si ricorderanno affatto di voi! Anche i dungeon non verranno salvati, ma una volta sconfitto il boss e ottenuta la relativa maschera, non ci sarà bisogno di riaffrontarli. Neanche gli oggetti importanti, quali l’arco, lo scudo o le preziose bottiglie andranno persi. Da “eroe del tempo” ad eroe contro il tempo, quest’atmosfera pressante e pessimista ha conferito a Majora’s Mask la fama dell’episodio più tetro e malinconico della serie, anche se a parer mio il più entusiasmante da completare.

Scritto ciò, auguro buone feste e buon anno a tutti voi lettori di Le Nius, e se vedete che la Luna si avvicina troppo durante il countdown, sapete già che strumento suonare…

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@Cory Schmitz

Immagine di copertina| Gamesradar

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Anche se il mio nick lo suggerisce, non sono implicato in nessuna vicenda oculistica. Cresciuto col Game Boy e la musica a 8-bit nelle orecchie, frequento un aspro corso di Ingegneria. Tuttavia mi piace trovare il tempo per giocare a qualcosa di nuovo, e raccontarvelo attraverso il filtro della mia lente.
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