Ma che cavolo vuoi?2 min read

20 Gennaio 2014 Cucina -

Ma che cavolo vuoi?2 min read

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Dunque, vediamo un po’… bianco, rosso, verde, viola, nero; cinese, portoghese, di Bruxelles o romanesco; cappuccio, rapa, verza, broccolo.
E mi domandi che cavolo voglio? Non è facile la scelta tra tante varietà di cavolo, ognuna caratterizzata da forme, colori, sapori diversi.

@ smith_cl9
@ smith_cl9

Una cosa li accomuna: l’odore, che spesso risulta sgradevole, quando si cucina. Questo è determinato dall’alto contenuto di zolfo nell’ortaggio; ragione per cui, qualora lo facciate bollito, l’acqua di cottura è ottima per fare inalazioni e anche da bere, ricchissima di sali minerali e vitamine.
Le brassicacee, o crucifere, queste le nomenclature botaniche, sono anche fonte di fibre e ritenute valide nella prevenzione di molti tumori.
Tutte queste proprietà, però, svaniscono superati i 15-20 minuti di cottura, per cui si consiglia di cucinarli al dente o di utilizzare la pentola a pressione.

@ timsackton
@ timsackton

I cavoli hanno avuto un ruolo importante nella storia. Durante le lunghe traversate oceaniche, per scoprire nuove terre o nei protratti periodi di pesca, tali ortaggi erano i preferiti nelle stive, in quanto si conservavano bene e garantivano i giusti fabbisogni alimentari agli equipaggi.
Il sapore più intenso è quello del cavolo nero, ottimo ad esempio per condire una pasta o del riso, semplicemente stufato a tocchetti con olio e aglio.

@ jules:stonesoup
Cavolo Nero @ jules:stonesoup

Il più simpatico è senza dubbio quello dei piccoli di Bruxelles, che con la loro forma contenuta e un po’ buffa, possono essere un’ottima soluzione per farli apprezzare anche ai bambini, che solitamente non amano molto mangiare verdura e men che meno cavoli.
Ma il più affascinante, senza ombra di dubbio, è il romanesco. La struttura delle sue infiorescenze è unica.

Tale varietà di crucifera è stata oggetto di importanti studi e viene citata anche nell’interessante testo di Mario Livio, “La sezione aurea”, nel quale si parla di fillotassi. Si tratta di quella branchia della botanica dedicata allo studio dell’ordine secondo cui le specie vegetali si assemblano nelle strutture geometriche che conosciamo e si distribuiscono nello spazio. Tale fenomeno di costruzione delle piante e delle loro singole parti (foglie e fiori) è detto morfogenesi ed è appunto strettamente correlato alla sezione aurea e alla famosa successione di Fibonacci.

Cavolo morfologia
Romanesco @BMiz e Patterns Romanesco @vitroid

Con questi spunti curiosi possiamo saperne di più su questi ortaggi, apprezzarli maggiormente, nonostante gli odori in cucina e forse, la prossima volta che qualcuno ci dirà: “Ma che cavolo vuoi?”, sapremmo rispondere a tono.

Foto in copertina |  rumpleteaser

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Di professione curiosa e istigatrice tale; di aspirazione narratrice; di indole sognatrice; impegnata in condivisione e comunicazione. Appena posso, viaggiatrice. Laureata in economia dello sviluppo internazionale, senza necessità di collegamento tra il titolo di studio e ciò che svolgo. Seguo la mia strada e mi piace incontrarne tante altre, diverse. A volte mi faccio domande; per fortuna, non ho tutte le risposte.
1 Commenti
  1. Piergiorgio Rossetto

    E' vero il romanesco sembra atterrato dallo spazio o uscito da un libro di geometria! Mai assaggiato il cavolo nero invece, sarà perché forse si trova solo/soprattutto in Toscana?

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