Leggere ad alta voce: solo vantaggi per bambini e genitori9 min read

5 Gennaio 2023 Associazione LeNius Società -

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Educatore

Leggere ad alta voce: solo vantaggi per bambini e genitori9 min read

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Leggere ad alta voce ai bambini e alle bambine è una delle attività più utili e piacevoli che si possano fare nella quotidianità. Oltre a permettere uno sviluppo del linguaggio, della memoria e di altre capacità cognitive, quello della lettura è un momento prezioso in cui arricchire il legame, trascorrendo insieme il tempo in modo costruttivo. Non si tratta infatti di un’attività passiva, in cui qualcuno legge e qualcun altro ascolta: i libri possono essere un luogo d’incontro partecipato in cui esprimersi e, attraverso le pagine, comunicare. Vi raccontiamo i vantaggi, e cosa e come leggere e delle esperienze abbiamo parlato in particolare con Chiara Carriglio, coordinatrice del volontariato per l’area di Milano di Fondazione Arché, e riferimento (per la Fondazione) nel progetto Per un Quarto di libro sostenuto da Fondazione Cariplo.

Quali vantaggi porta leggere ad alta voce voce ai bambini, le bambine e a chi si prende cura di loro?

Una ricerca dell’Università di Perugia ha recentemente mostrato come la lettura ad alta voce, se fatta con costanza, porti benefici notevoli alle persone da 0 a 3 anni. Dallo studio emerge, tra le altre cose, un miglioramento nel linguaggio del 15% grazie a un’ora di attività al giorno. Attraverso l’ascolto, bambini e bambine interiorizzano una grande quantità di parole, espressioni, forme sintattiche nuove. Il linguaggio diventa di conseguenza molto più complesso e, con esso, aumentano le potenzialità espressive.

Non è solo una questione di parole. Il linguaggio è legato in modo indissolubile al pensiero, ne condiziona la struttura, lo rende in qualche modo possibile e comunicabile agli altri. Non a caso, studiando la lingua di un popolo si può capire meglio la sua visione del mondo.

Il linguaggio, insomma, è uno strumento essenziale per la vita emotiva e sociale di ogni persona. Un linguaggio ben sviluppato permette di esprimere e comprendere le emozioni, di interpretare la realtà e, non meno importante, è uno strumento essenziale per costruire relazioni.
Ascoltare le storie contenute nei libri porta all’apertura di un mondo di possibilità, che aiutano bambine e bambini a interiorizzate le principali strutture narrative, il concetto di successione degli eventi, la relazione causa-effetto e molte altre competenze importanti. Tutto questo contribuisce allo sviluppo cognitivo, oltre a favorire l’immaginazione e la creatività.

Entrare in contatto con i personaggi delle storie, inoltre, permette di immedesimarsi e riconoscere le emozioni, dare loro un nome, imparare a comunicarle e a gestirle. In un passaggio ulteriore, questo permette di sviluppare una delle competenze più importanti per gli esseri umani: l’empatia. Partendo dalle vicende vissute dai personaggi si impara a riconoscere le ragioni e le emozioni altrui.
Non si rimane bambini e bambine per sempre. E, com’è noto, la popolazione adulta di oggi legge poco. La lettura ad alta voce, in questo senso, contribuisce ad accendere la passione per i libri, che potrà essere portata avanti in modo autonomo anche nella vita adolescenziale e adulta.

Oltre alle storie intese come intrattenimento, i libri hanno quasi sempre qualcosa da insegnare. Piccole e grandi informazioni che servono a capire meglio ciò che ci circonda. Sapere fin dall’infanzia che i libri sono una fonte di conoscenza è un buon punto di partenza per imparare, una volta raggiunta la maturità, a cercare autonomamente le informazioni per approfondire, scoprire, verificare. In altre parole, per essere liberi e libere.

La lettura ad alta voce è soprattutto un momento in cui rafforzare il legame tra chi legge e chi partecipa ascoltando. Nella frenesia e nella stanchezza della vita quotidiana, il momento della lettura può rimanere un’isola in cui fermarsi insieme e condividere una storia. Questo vale anche per i bambini e le bambine più grandi, fintanto che dimostrano di partecipare volentieri. Ecco una caratteristica peculiare del libro: a differenza di altri oggetti narrativi può essere relazionale.

Incontrarsi leggendo: esperienze di laboratorio di lettura ad alta voce per i bambini e genitori, con Per un Quarto di libro

Intorno al libro, e alla lettura ad alta voce per i bambini e adulti si è concentrato molto del lavoro del progetto Per un Quarto di libro, il progetto di Quarto Oggiaro dedicato alla lettura. Ce ne racconta qualcosa Chiara Carriglio, coordinatrice del volontariato per l’area di Milano di Fondazione Arché.

Come avete strutturato il laboratorio di lettura sperimentale per i nuclei genitore-bambini?

Abbiamo avviato un breve ciclo sperimentale di incontri pomeridiani al parco di Villa Scheibler, a Quarto Oggiaro. Ci siamo rivolti ai bambini in età prescolare (0-6 anni) e ai loro genitori. L’idea era di coinvolgerli in attività che li avvicinassero alla lettura, ma si è poi rivelata proficua anche sotto altri aspetti.

Ad esempio?

All’inizio c’era una certa distanza tra i genitori che non si conoscevano. Coinvolgerli nella lettura ha permesso a persone molto diverse tra loro di entrare in contatto, di conoscersi e così abbattere alcune barriere.

E come è andata?

Siamo riusciti a coinvolgere un buon numero di bambini con i loro genitori, ma anche nonni, fratelli e altri parenti. Abbiamo fatto una selezione di libri adatti all’età, e si iniziava con la lettura di un testo ad alta voce. Poi c’era una parte di produzione grafica con pennarelli e altri materiali, e infine un’attività ludica sulla base della lettura fatta.

Avete trovato qualche difficoltà?

Il fatto di lavorare all’aperto creava qualche distrazione. In più non c’erano sempre gli stessi bambini, il gruppo era sempre diverso e di conseguenza abbiamo dovuto adattarci di volta in volta in base ai presenti, alla loro età e alle loro caratteristiche.
Un’altra difficoltà era legata alla barriera linguistica: molti genitori erano stranieri e non parlavano italiano. Questo però è stato anche un punto di forza perché, come dicevo prima, tramite la lettura abbiamo creato delle connessioni tra le persone che abitano il quartiere, creando occasioni di incontro e solidarietà.

 

Cos’altro avete fatto?

Abbiamo fatto due cicli di laboratori dedicati alla lettura di cui uno negli spazi di Fondazione Arché, con le mamme seguite dalla Fondazione e i loro bambini. Nel secondo laboratorio siamo state in un ambiente più protetto e con un gruppo fisso, quindi è stato un po’ più facile sotto alcuni punti di vista, per esempio la partecipazione, la costanza ne hanno beneficiato molto. E il fatto che fosse un gruppo che in qualche modo già si conosceva ha agevolato il dialogo sulla lettura svolta tra le partecipanti. Abbiamo poi svolto diverse attività di presentazione di libri e lettura con autore, anche durante BookCity 2022. E poi i nostri partner progettuali dentro a Per un Quarto di libro, anche loro hanno svolto diverse attività sul territorio di Quarto Oggiaro per promuovere il piacere della lettura: AmbieteAcqua Onlus ha condotto dei book club all’interno della scuola professionale CAPAC; Associazione Errante ha svolto diversi laboratori di lettura ad alta voce e incontri con l’autore nella sua sede, in piazzetta Capuana; Coop Nivalis ha organizzato un evento finale con performance di improvvisazione teatrale sul tema della esperienza della lettura, Le Nius ha coordinato dei laboratori di rielaborazione digitale di una graphic novel scritta dagli adolescenti che hanno partecipato al book club presso il Punto Luce di Quarto.

Caffé letterario - graphic novel adolescenti - Per un Quarto di libro

 

Letture ad alta voce con i bambini: cosa leggere e come

Il tipo di libri da leggere, naturalmente, varia a seconda dell’età. Se i più piccoli dimostrano in genere di preferire filastrocche, illustrazioni semplici, o pagine tattili, con il crescere dell’età si possono scegliere libri più complessi, nel testo e nell’illustrazione, tenendo conto delle preferenze di bambini e bambine.

Un errore da evitare è quello di imporre, o evitare, un certo libro. La scelta, al contrario, fa parte dell’attività e permette un primo scambio. Uno spunto utile può essere quello di andare insieme in biblioteca, o in libreria, dove bambini e bambine possono selezionare i libri seguendo le loro inclinazioni.

La partecipazione dovrebbe essere incentivata. Meglio scegliere volumi che bambini e bambine possano sfogliare e manipolare, o che favoriscano l’interazione (ad esempio ripetendo o anticipando un certo suono, o una frase). In questo senso l’adulto può, a seconda dell’età del bambino o della bambina, fare domande o prendere spunto da un’interruzione per aprire un dialogo.

Un aspetto importante da tenere in conto è il contesto. È importante scegliere un luogo che il bambino o la bambina sente come sicuro, in cui siano possibili spontaneità, interazione, contatto fisico e visivo. Nei casi in cui questo non sia possibile, come sanno bene coloro che lavorano in contesti di emergenza, la prospettiva si ribalta: è il libro, la lettura ad alta voce come momento condiviso, a diventare un luogo sicuro in cui rifugiarsi per un momento.

Molto importante è anche la costanza. Nei limiti imposti dall’organizzazione familiare, è bene che la lettura ad alta voce sia un momento quotidiano, o comunque regolare, in modo da costituire un punto di riferimento sicuro. Un esempio classico, ma non per forza l’unico, è il libro della buonanotte.

Spesso i bambini e le bambine chiedono di ripetere le stesse letture molte volte, anche quando ormai le conoscono a memoria. Nulla di strano: la ripetizione consente l’apprendimento, permette di scoprire di volta in volta nuovi livelli di complessità e, soprattutto, è rassicurante.

Nel momento in cui si sceglie un libro per i bambini e le bambine è bene orientarsi verso prodotti che abbiano un messaggio positivo o istruttivo, una storia dalla complessità stratificata e una buona qualità generale. Così come per il cibo, il vestiario e i giocattoli, anche un libro non vale l’altro: un buon libro è un atto di cura.

La scelta del libro, infine, può essere uno strumento utile ai genitori per affrontare tematiche scomode o difficili. Se ad esempio la famiglia sta attraversando un momento particolare, come una nuova nascita, un lutto o l’inizio della scuola, un libro può essere un buon punto di partenza per entrare in argomento e favorire uno scambio che aiuti il bambino o la bambina ad affrontare le emozioni.

Per concludere, forse i libri non ci rendono per forza persone migliori. Di certo, però, aiutano. Fin dalla più giovane età, con la lettura ad alta voce, sono solo vantaggi quelli che si prospettano dal punto di vista cognitivo, emotivo e sociale. Ma, soprattutto, leggere ad alta voce può essere divertente.

Il libro letto insieme può diventare uno di quei momenti che bambini e bambine ricorderanno per sempre, con nostalgia.

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Educatore professionale e formatore, ha lavorato in diversi ambiti del terzo settore. Nel suo lavoro mescola linguaggi e strumenti per creare occasioni di crescita personale attraverso esperienze condivise. Per Le Nius scrive di temi sociali e non profit.
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