Le 10 migliori canzoni italiane del 20143 min read

29 Dicembre 2014 Cultura -

Le 10 migliori canzoni italiane del 20143 min read

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Le 10 migliori canzoni italiane del 2014
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Le statistiche di Spotify ci dicono che solo nel 2014 oltre 50 milioni di persone hanno ascoltato circa sette miliardi di ore di canzoni.

Tra le mani e le orecchie di noi italiani sono passati, quest’anno, circa 600 nuovi album. Con una media di circa nove-dieci brani ciascuno, il totale è di circa 6000 canzoni.

Un comune mortale dotato di una comune vita sociale ascolta mediamente circa 10mila minuti di musica in un anno. Quel comune mortale sono io. Pertanto compatitemi, perché sceglierne dieci che hanno segnato in modo particolare l’anno che volge al termine non è cosa facile.

Non è cosa facile essere oggettivi, perché a ogni canzone è legato un ricordo, un colore, una sensazione. E perché io ho una particolare predisposizione per la musica poco conosciuta.
Ma ecco, in ordine sparso, le 10 canzoni che secondo me sono state una rivelazione e che vale la pena conoscere e ricordare.

Le 10 migliori canzoni italiane del 2014

Logico #1, Cesare Cremonini: apripista dell’omonimo album uscito a maggio, il singolo si conferma come il brano più trasmesso dalle radio italiane nel 2014, in testa alle classifiche per ben oltre 12 settimane.

Destini Generali, Le Luci della Centrale Elettrica: ritorno col botto. Un Vasco Brondi “felice da fare schifo” che riempie i circoli e tra i più importanti club e teatri italiani da marzo fino a dicembre. Un anno che i suoi fan non dimenticheranno facilmente.

Il cielo è vuoto, Cristiano De Andrè: tra le canzoni in gara alla 64esima edizione di un Festival di Sanremo decisamente sottotono, spicca questa perla che è grinta, passione, rabbia e commozione. Premio della critica “Mia Martini’ e premio “Sergio Bardotti” per il miglior testo meritatissimi.

L’amore non esiste, Niccolò Fabi, Daniele Silvestri, Max Gazzè: il magnifico risultato di anni di amicizia e collaborazioni, un album scritto a tre mani e un tour di soli sold-out. “ L’amore non esiste, esistiamo noi tre”, dicono. Come dargli torto?

Viva, Zen Circus: singolo che lancia l’ album “Canzoni contro la natura”. È un manifesto di rancore e frustrazione di fronte all’Italia di oggi.

Arrivederci Tristezza, Brunori Sas: scritta in dieci minuti in preda ad una sorta di ribellione ironica verso la sua parte razionale. Trionfo, seppur parziale, del sentimento sulla ragione. Qualche chilo e capello bianco in più, ma sempre la stessa profondità e delicatezza, lo stesso cuore e cervello. Sfiora la “Targa Tenco” come miglior album dell’anno.

Non me lo posso permettere, Caparezza: lui invece la Targa Tenco la vince. “Museica” è un album complesso, denso e con dei bellissimi suoni. È quella barriera che non tutti gli artisti riescono a superare: invece di continuare a ripetersi ha fatto qualcosa di nuovo e “insolito” per i suoi standard. E ci è decisamente piaciuto.

Ho una galassia nell’armadio, Nicolò Carnesi: indie è bello, e lui ne è la dimostrazione. Fisica quantistica, sentimentalismo e un po’ di Smiths sono i cardini della sua musica. Ed una adorabile genuinità di fondo.

Senza scappare mai più, Tiziano Ferro: dopo tre anni di silenzio, torna con la storia di un amore fatto di gioia e tormento, perché non c’è Tiziano Ferro senza almeno un pochino di tormento.

L’Unica, Perturbazione: L’Unica è il primo dei due pezzi presentati dai Perturbazione alla 64esima edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo. È stato portato avanti per tutta la competizione fino a raggiungere il quarto posto e ha portato al gruppo il premio della Sala Stampa Radio-Tv-Web ‘Lucio Dalla’.

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Da biologa pentita, procedo in direzione contraria al buon senso e mi rifugio a Milano per studiare Scienze della Comunicazione, dopo anni di vagabondaggi alla ricerca della pace interiore. Così, la riscopro nella Tequila, nei concerti al Magnolia, nelle canzoni coi finali tristi, nelle newsletter di Rockit e nelle pagine del Rolling Stone. Adoro ossessivamente X-Factor e odio il fatto che Sanremo coincida con la sessione invernale.
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