Lane, un po’ di coraggio in più2 min read

5 Novembre 2015 Uncategorized -

Lane, un po’ di coraggio in più2 min read

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lane vicenza menti
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Ci serve solo del coraggio in più, tutto qui. E continuare a lavorare sodo, ma questo lo abbiamo già scritto. Il Vicenza che esce da Cagliari a testa alta, dopo una partita ben giocata contro quelli che a questo punto dovevano avere “già ammazzato il campionato”, ha solo questo rammarico, quello di non averci creduto fino in fondo, e su questo deve cominciare a cambiare. Perché è vero, come dice Marino, che la differenza tra le due squadre “non si è vista”, ma appunto per questo – visto che alla fine siam tornati a mani vuote – che è un peccato non aver trasformato la qualità del gioco anche nel risultato.

Per farlo – meglio dirselo chiaramente prima di cominciare ad avere troppi rimpianti – serve più coraggio e grinta, altrimenti ci si abitua a perdere e cominciano i disastri. Sono quelle due qualità che fanno la differenza, che ti portano convinzione, cinismo e concretezza, e che ti fanno girare per il verso giusto gli episodi. Su questo dobbiamo migliorare da subito, mettendo tutto quello che abbiamo in campo fin dal primo minuto. Non ci possiamo accontentare di essere bravi, non ce lo possiamo permettere, quindi va tirata fuori quella spinta in più, che ti fa – così una volta dicevano – “gettare il cuore al di là dell’ostacolo” e vincere le partite anche con un rimpallo.

Questo è ciò di cui ha bisogno una squadra che ha dimostrato che il campo lo sa tenere, contro chiunque, al netto di una sequela di infortuni al quale si sono aggiunti Galano e di nuovo Pazienza (il quale si fa male ogni volta che ricomincia a giocare, ora basta). E questo, oltre che in campo, lo dobbiamo capire anche noi da fuori. Perché grinta e coraggio, a questa squadra, siamo noi a dovergliele dare.

Noi del Menti, in uno stadio dove abbiamo imparato che se non si riesce ad arrivare al risultato con il gioco e la tecnica, ci si può arrivare con la voglia e la convinzione, senza nessuna paura. Quello stadio da cui passa qualunque futuro di questa squadra, e che il Vicenza deve andarsi a riconquistare scrollandosi di dosso il tabù di una vittoria che in questo campionato non è ancora arrivata. Alla fine si riparte sempre da qui, da casa nostra e questa volta l’occasione va colta. Arriva l’Ascoli, e che sia in crisi o che abbia appena cambiato l’allenatore non ci importa, poteva essere qualunque squadra. Dobbiamo solo vincere, in qualunque modo. Tutti insieme.

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Collettivo della curva sud del Romeo Menti, teatro delle imprese del Lanerossi Vicenza. Qui saremo la sirena d’allarme per un calcio moderno alla deriva: in trasferta ci portiamo il cabernet, non la tessera. Allo stadio andiamo con la sciarpa biancorossa, non i bastoni. Potrà cambiare il clima ed il cielo, mai la nostra bandiera, biancorossa per sempre.
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