La Sardegna oltre il mare: alla scoperta dei dolmen4 min read

5 Agosto 2019 Uncategorized -

La Sardegna oltre il mare: alla scoperta dei dolmen4 min read

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sardegna oltre il mare
Tomba dei giganti di Coddu Vecchiu, Arzachena © Michel Royon / Wikimedia Commons

La Sardegna è un’isola molto conosciuta e frequentata, specialmente nel periodo estivo quando migliaia di turisti affollano le coste per godere delle sue spiagge paradisiache. A molti vacanzieri non interessa altro, eppure la Sardegna è una terra ricca di suggestioni culturali e storiche che meritano di essere visitate.

Sardegna oltre il mare…

Se il turismo di massa si concentra in Costa Smeralda o in altre località famose come Stintino, fortunatamente continua a sopravvivere un altro tipo di vacanziere. Quello che preferisce andare alla scoperta dei tesori sardi, delle testimonianze del passato che regalano emozioni uniche e che rimangono nel cuore.

Abbiamo già raccontato dei luoghi dell’interno che raccontano la cultura pastorale, lunghe dominazioni e dissensi politici, concentrandoci sulla tradizione del muralismo sardo che va sulla scia di quello messicano. Ora ci concentriamo su un altro aspetto, quello dei dolmen, monumenti che raccontano moltissimo su questa terra e sulla sua storia. Se il vostro ideale di vacanza si avvicina di più a quello che vi abbiamo appena descritto, vi consigliamo di prenotare un traghetto online e di programmare un itinerario differente dai soliti.

Cosa sono i Dolmen

I dolmen sono tombe megalitiche preistoriche estremamente diffuse in tutta Europa, e in modo particolare in Bretagna. Il nome stesso è in effetti di origine bretone, e significa “tavola di pietra”.

Parliamo in sostanza di gruppi di pietre infisse nel suolo che reggono una pietra grande orizzontale. Una struttura molto semplice, e forse anche per questo replicata in molte parti d’Europa: Spagna, Portogallo, Francia, Regno Unito, Scandinavia, Olanda, Germania del Nord ma anche in alcuni casi nel Nord Africa e nel Medio Oriente. In Italia, oltre che in Sardegna, li troviamo in Sicilia e soprattutto in Puglia

La funzione del dolmen è quella della sepoltura, individuale o collettiva, dove insieme ai defunti venivano collocati oggetti e suppellettili, di solito armi o oggetti in ceramica. Le decorazioni ritrovate su molti dolmen hanno uno scopo religioso, trascendente: simboleggiano spesso elementi divini oppure umani che comunque gli storici hanno collegato a simbologie religiose.

La Sardegna oltre il mare: lo spettacolo dei dolmen

A differenza della Puglia, dove sono molto diffusi, la Sardegna non presenta molti esempi di dolmen, ma quanto basta per rimanere affascinati da queste strutture così semplici eppure capaci di trasmettere vibrazioni storiche e culturali uniche.

I dolmen non sono da confondere con i nuraghe, che sono costruzioni completamente differenti, vere e proprie abitazioni per gli abitanti dell’epoca.

In Sardegna i dolmen sono concentrati nella zona di Nuoro e in quella di Sassari: i più importanti sono a Mores, Benetutti e Buddusò.

Il dolmen Sa Coveccada di Mores

Il dolmen di Sa Coveccada a Mores è considerato uno dei più importanti del mondo – sia per le sue notevoli dimensioni che a livello architettonico – ed è databile tra la fine del terzo e l’inizio del secondo millennio a.C. Alta 270 cm e realizzata in trachite tufacea di colore grigio-rosa, la struttura è stata restaurata nel 2011 ed è senza dubbio una tappa obbligatoria per chiunque voglia vedere i dolmen in Sardegna.

Si distingue dagli altri esempi presenti sull’isola per numerosi particolari eccezionali, come il portello rettangolare che si apre sulla lastra frontale che negli altri dolmen sardi non è mai presente. Poco distante da questa struttura è possibile vedere anche un menhir spezzato in vari tronconi ma comunque interessante.

Il dolmen di Benetutti

Il dolmen di Benetutti purtroppo non è conservato in buone condizioni come quello di Mores ed è meno spettacolare ad un occhio turistico, ma rappresenta comunque un monumento interessante perché si tratta di un dolmen a formula mista.

Presenta infatti due differenti sistemi di sepoltura: in parte scavata nella roccia, in parte costruita con massi di granito di diverse dimensioni disposti su filari irregolari. Su questi poggia il lastrone di copertura. Si tratta di una particolarità che ne fa un monumento di grande interesse archeologico.

Il dolmen Su Laccu a Buddusò

Merita sicuramente una visita anche il dolmen Su Laccu a Buddusò, nonostante la struttura non sia anche in questo caso conservata bene come quella di Mores. Si tratta di un esempio più datato: la forma infatti, particolarmente semplice, risale sicuramente ad una fase precedente rispetto agli altri dolmen citati. L’aspetto caratteristico di Su Laccu è che si trova all’interno di un itinerario naturale ricco di resti preistorici di necropoli e menhir. Poco distante si trova anche un altro dolmen, il dolmen di Sos Monimentos.

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