Tre tipi di innamoramento in politica3 min read

13 Febbraio 2017 Politica Politica interna -

Tre tipi di innamoramento in politica3 min read

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Tre tipi di innamoramento in politica
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In politica amare è parecchio difficile, il rischio di essere traditi è perfino più alto che nei rapporti di coppia, senza contare che di solito chi si innamora diventa acritico, incapace di vedere gli errori del proprio amato e quindi, inevitabilmente un cretino agli occhi del resto del mondo, come i tanti –ini –isti o –ani che hanno popolato la storia umana.

Fiumi di inchiostro sono d’altronde stati sprecati sulla carica erotica esercitata da capi, duci e presidenti, sulla forza del corpo, la potenza del gesto la capacità oratoria o, come si dice oggi, lo storytelling, quello nel gergo più prosaico dei seduttori seriali è chiamato “repertorio”. Innamoramenti collettivi finiti quasi sempre male, spesso in tragedia.

Forse più che di amore bisognerebbe parlare di stima, fiducia in persone che pensiamo possano migliorare la nostra vita, che accendono speranze che pensavamo sopite. Anche in politica, però, come nella vita, esistono indubitabilmente almeno tre tipi di innamoramento.

Il colpo di fulmine

Si manifesta solitamente nei confronti di una figura che arriva a spezzare quella che viene avvertita come la routine della politica. Se guardiamo in casa nostra, Berlusconi e Grillo sono esempi eclatanti, personaggi capaci di sparigliare le carte suscitando fremiti bipartisan, scompigliando le carte della netta separazione dei blocchi. Anche a sinistra non sono mancati personaggi del genere, primo fra tutti Matteo Renzi, ma anche, per un breve periodo, Sergio Cofferati, per fare un esempio che mi tocca da vicino. Chi osservandolo da sotto quel palco al Circo Massimo, con il vento a scompigliargli i capelli, non ha pensato che fosse effettivamente lui la persona che ci avrebbe salvato? La caratteristica del colpo di fulmine è che, per fortuna o purtroppo, nelle persone più avvedute, passa abbastanza in fretta. Breve ma intenso.

L’amore idealizzato

È l’amore da rotocalco, quello che ti fa sognare e bruciare di passione (e si sospiri). Come le ragazzine, leggendo “Cioè”, la popolare rivista di gossip anni Novanta finivano per avere la stanzetta tappezzata di Brendon e Dylan, noi leggendo Pino Cacucci e sentendo i Modena City Ramblers finivamo per popolare il nostro pantheon da sedicenni di anarchici sfigati, eroine del kalashnikov, rivoluzionari condannati alla sconfitta. Camilo Cienfuegos e Allende, Durruti e Tamara Bunke, Placido Rizzotto e Argo Secondari. Leggendo uno dei racconti di Ryszard Kapuściński *, ci innamoravamo di persone che avevano votato la vita all’idea, quanto di più lontano dalla politica che ci circonda e ci circondava ogni giorno. Quanto di più lontano dalle nostre effettive capacità politiche. Sono amori lontani, che non passano mai, proprio perché così inarrivabili capita che ce li portiamo dietro tutta la vita. Romantico e ardente di passione.

Gli amori razionali

Sono i politici meno romantici, ma anche quelli più veri, per persone che sappiamo non essere perfette, e delle quali conosciamo i limiti. Sindaci arancioni, professori prestati alla politica, politici di lungo corso che ci trascinano, magari per un’elezione, se va bene per un quinquennio, un gradino più su della semplice scelta del meno peggio. Sono quelli che non fanno rivoluzioni (o se le fanno sono arancioni, mai rosse), non si intestano riforme istituzionali, non accendono con la loro retorica passioni inconfessabili e che però alla fine non ti portano alla guerra, non ti indicano un nemico da abbattere, non ti costringono a spegnere il cervello per lasciar funzionare il loro. Sembra poco, non lo è. Quiete accesa.

*il link al libro “Cristo con il fucile in spalla” di Ryszard Kapuściński contiene un nostro codice di affiliazione, che ci permette di prendere una piccola percentuale sull’operazione nel caso lo acquistaste arrivando su Amazon da questa pagina.

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Quest'anno ho fatto il blogger, il copywriter, il cameriere, l'indoratore, il web designer, il dottorando in storia, il carpentiere, il bibliotecario. L'anno prossimo vorrei fare l'astronauta, il rapinatore, il cardiochirurgo, l'apicoltore, il ballerino e il giocatore di poker prof.
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