Come influisce il calcio nella tua vita?5 min read

21 Maggio 2016 Associazione LeNius -

Come influisce il calcio nella tua vita?5 min read

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Le Nius va a scuola: abbiamo incontrato la terza media dell’Istituto Vittoria Colonna di Milano, le abbiamo raccontato cos’è Le Nius e abbiamo provato a rispondere alle loro domande. Poi abbiamo invitato chi lo desiderava a scrivere un articolo e questo è un esito del loro lavoro.

Influenza calcio nella vita
@La Dominante 1929 Monza

Il calcio è lo sport più seguito al mondo, soprattutto in Europa e in Italia. Spesso per calcio si intende un semplice gioco, ma ha una grande influenza sulla società, a volte in modo positivo, altre volte in modo negativo. Abbiamo, quindi, condotto un’indagine per scoprire parte delle sfaccettature di questo fenomeno, intervistando alcuni ragazzi di diverse età che frequentano la nostra scuola, ponendo una sola domanda molto aperta, in modo da lasciare un ambito di risposta più ampio possibile:

“Come influisce il calcio nella tua vita e che valori ti ha insegnato?”

Abbiamo inoltre cercato di osservare come, con lo sviluppo dell’età, gli impegni e la maturità cambino. Per questo motivo le interviste compaiono partendo dai più piccoli delle elementari ai ragazzi ormai capaci di ragionare con mentalità adulta, della 5° liceo.

Lorenzo (9 anni) frequenta la quarta elementare, appassionato e praticante di calcio, ha risposto così alla nostra domanda: “Senza il calcio non potrei vivere, lo pratico solo due volte alla settimana, ma se ne avessi le possibilità vorrei giocare molto di più; comunque penso che mi abbia insegnato per lo più la lealtà e la correttezza”.

“Per quale motivo non ne hai la possibilità? Se puoi dirlo…”, gli chiediamo.

“Beh, la scuola e i compiti sono la causa, anche se spesso li tralascio per trovare un po’ di divertimento nel calcio”.

influenza calcio nella vita

Il medesimo problema è stato presentato da Ruben (10 anni): “Purtroppo la scuola è un impegno quotidiano che non può essere ignorato e il che mi impedisce di praticare questo bellissimo sport; comunque durante le poche volte che riesco a giocare, capisco che bisogna avere un atteggiamento corretto, ma anche competitivo, per riuscire a divertirsi”.

Edoardo (10 anni), invece, dice: “Il gioco del calcio mi ha insegnato molto, anzi moltissimo; ma è anche una via di sfogo. Io non mi ritengo un ragazzo particolarmente bravo a scuola, quindi ritrovo la mia autostima nel calcio, oppure riesco a scaricare una settimana di nervosismo e stress andando a vedere la partita allo stadio con il papà e con gli amici”.

Con la medesima domanda abbiamo intervistato anche due ragazzi della scuola media. Niccolò (12 anni) studia in prima media riuscendo, come ci aspettavamo, a dare una risposta più completa rispetto ai bambini dell’elementari: “Molta gente pensa che il calcio sia uno sport violento e uno spreco di denaro, ma io, al contrario, credo che questo gioco insegni lealtà, spirito di squadra e confronto. Vorrei aggiungere, inoltre, per quelli che parlano di soldi sprecati che, sì, è vero, ma contribuisce anche a un movimento economico notevole che ne contribuisce allo sviluppo stesso”.

Anche Lorenzo (12 anni) la pensa come lui, infatti ha descritto il calcio così: “Il calcio, il calcio sa emozionare, creare amicizie nuove e creare un punto di confronto per chiunque; credo anche che, spesso, questo sport riesca a tirare fuori personalità nuove dai ragazzi così facendoli integrare nella società o nelle semplici amicizie”.

influenza calcio nella vita portiere

Abbiamo poi intervistato alcuni ragazzi del liceo, i quali hanno confermato le stesse cose già dette in precedenza; solo Carlo (16 anni) ha affermato che gli piace guardare il calcio in televisione, ma non ama giocarci poiché, da bambino, gli tirarono una pallonata sul braccio che gli causò una frattura del polso.

Successivamente abbiamo intervistato anche Vittorio (19 anni), il quale ci ha confessato che non è particolarmente bravo a calcio e quindi non ci gioca molto. Però è dell’idea che questo sport insegni ad accettare il gioco di squadra e a collaborare. Per esempio, la soddisfazione di segnare un goal è sicuramente molto grande, ma bisogna saper passare la palla anche ai compagni. Sostiene inoltre che, praticandolo assiduamente e con costanza, si raggiungono miglioramenti. Il calcio insegna anche disciplina. Ci pone l’esempio di suo fratello per confermare che, se lo si pratica agonisticamente, bisogna cambiare le proprie abitudini. Il fratello deve svegliarsi presto la mattina, fare molto allenamento e corsa. Gli abbiamo chiesto se anche per lui è una valvola di sfogo. Ci ha risposto di sì, “come qualsiasi sport” ha aggiunto poi.

Dopodiché ci è venuta l’idea di intervistare una ragazza. Gilda (16 anni) ci dice che le piace guardare il calcio in televisione o anche andare allo stadio. Gradisce un po’ meno giocarci, soprattutto perché sostiene di non essere brava. Ci riferisce che, secondo lei, questo sport dona carica, adrenalina e passione; unisce le persone e favorisce la creazione di nuove amicizie e legami. Poi le abbiamo chiesto cosa ne pensa del rapporto che hanno le ragazze con il calcio; lei ci risponde: “Varia tutto da persona a persona, ci sono delle ragazze che non sanno nemmeno cosa sia e altre che si sentono parte di questo sport. Sicuramente tifare una squadra aiuta molto ad entrare in questa filosofia, anche avere un fratello favorisce l’avvicinamento a conoscere il calcio e, di conseguenza a praticarlo”.

influenza calcio nella vita femminile
@Pam S

Possiamo quindi concludere dicendo che il calcio influisce su gran parte della vita quotidiana dei ragazzi, insegnando loro valori importanti sia sul campo che fuori. Quindi, praticare questo sport non vuol dire solo divertirsi rincorrendo una palla, ma anche saper integrarsi in una vera e propria società.

Lodovico, Aurora, Lucas, Francesco, Ludovica

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Il progetto "Le Nius a Scuola" porta i redattori di Le Nius a scuola a raccontare come funziona la comunicazione digitale, spiegare alcune competenze e accompagnare gli alunni nella elaborazione di un prodotto digitale. Molti alunni ci hanno inviato i loro articoli che abbiamo letto, editato e pubblicato. Crediamo ne valga la pena.
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