Il Cerchio: ultimo romanzo di Dave Eggers3 min read

19 Febbraio 2015 Cultura -

Il Cerchio: ultimo romanzo di Dave Eggers3 min read

Reading Time: 3 minutes

Ultimo-romanzo-Dave-EggersAi critici non è piaciuto. I lettori si sono divisi tra delusi e angosciati. Io faccio parte di questa seconda categoria. Il Cerchio è l’ultimo romanzo di Dave Eggers, un’opera in cui la storia fagocita il vezzo letterario, in cui si racconta un’ipotesi, una direzione possibile, e chiede ai lettori: è lì che vogliamo andare?

Mae Holland è una ragazza della provincia americana che trova lavoro al Cerchio, un’azienda specializzata in servizi online della Silicon Valley. Dopo essersi fatta affascinare dall’architettura del campus, dai benefits per i dipendenti e dai buoni sentimenti imperanti nell’azienda, Mae viene assorbita dal suo lavoro. E il suo lavoro non è solo rispondere alle domande dei clienti, ma “essere social”. In poco tempo Mae rinuncia alla sfera privata, rendendo la propria vita completamente trasparente grazie ad una telecamera che riprende tutto ciò che vede, e diventa parte di un totalitarismo bonario che chiede a tutti di condividere tutto.

Il Cerchio è un romanzo linguisticamente stitico, un dolore per i critici e gli amanti di L’opera struggente di un formidabile genio. Tuttavia non complicare la scrittura può essere visto come un tendere la mano verso il lettore, verso una grossa fetta di persone nel mondo. Il messaggio “stacca quel cavo” non deve essere oscuro, ma chiaro, anzi trasparente. E solo con una lingua povera e semplice si può comunicare davvero con tutti.

Nell’ottica di semplificare la vita virtuale di tutti gli utenti, Il Cerchio ha inglobato Facebook, Amazon, Twitter e qualsiasi altro social network esistente, creando TruYou. Con questo unico account tutti possono essere rintracciati, visibili, localizzabili. I concetti cardine sponsorizzati dal cerchio sono essenzialmente questi: “Condivedere è prendersi cura”, “La privacy è un furto”, “Tutto ciò che accade deve essere conosciuto”.

In un’intervista Eggers ha confessato di non aver mai pensato ai colossi tecnologici americani del web mentre scriveva Il Cerchio. Tuttavia, leggendo il suo ultimo libro, i nomi dei social network più noti vengono fuori, si descrivono campus che assomigliano molto a quelli di Palo Alto: impossibile non sentire quella realtà funzionale come vicina, troppo vicina, e troppo possibile.

Inoltre, non pensare a 1984 di George Orwell, il romanzo dedicato al totalitarismo malvagio e assoluto creato dal Grande Fratello, è impossibile. Solo che avviene un ribaltamento: il controllo non viene imposto con violenza, ma sono gli stessi esseri umani che si sottomettono al Cerchio e chiedono di essere controllati. Ed è questo l’aspetto davvero temibile descritto da Eggers.

Quest’ultimo libro di Dave Eggers, trasparente e povero nella scrittura, ma affilato e pungente come un coltello nella trama, ti si pianta dentro e ti chiede: e tu, rinunceresti alla tua privacy per essere “visibile”? Lo stai già facendo? Un giorno vorresti che qualcuno ti spiasse i pensieri mentre sei in coma? O sapesse che tua moglie sta per praticarti del sesso orale, solo perché hai accettato di portare una telecamera al collo che riprende tutto ciò che vedi, per sempre?

Nel tempo del costante “always on” sono domande che tutti coloro che hanno un account registrato in rete dovrebbero porsi. Il concetto di privacy, di diritto all’oblio è messo a dura prova. Nel mondo del Cerchio scompaiono i segreti e con essi anche le cose più istintive: il sesso è il primo caduto nella lotta per la trasparenza. Oggi ci viene chiesto di rinunciare all’anonimato per avere maggiore sicurezza, che però si traduce in un controllo maggiore a vantaggio di pochi. Non c’è niente di nuovo: sta già accadendo. Sta all’umanità capire ora quando è il momento di staccare quel cavo, ma soprattutto ricordarsi che a volte è necessario farlo.

[quote align=”center” color=”#999999″]La citazione: “Era il non sapere il seme della follia, della solitudine, del sospetto, della paura”.
Consigliato: A chi ha amato 1984 di George Orwell e Il seme inquieto di Anthony Burgess
Il libro: Il Cerchio di Dave Eggers, 390 pagine, 20 euro, Mondadori, Milano 2014[/quote]

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Stefania nasce nel '82, mentre in Portogallo si dava alle stampe l’allora sconosciuto Il libro dell’inquietudine di Pessoa. Il suo destino sembra essere legato all’editoria: lavora per 10 anni in 4 diverse fucine editoriali. Sin dai tempi dell'università, scrive di libri su vari portali. Ora lavora come web editor freelance, scrive di libri, finanza e lifestyle e, quando è tempo, fa l’olio più buono del mondo.
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