Guarin-Vucinic, storia di una perversione2 min read

23 Gennaio 2014 Uncategorized -

Guarin-Vucinic, storia di una perversione2 min read

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Guarin-vucinicE poi dicono a noi donne.

Dicono che è patologico piangere di fronte alla tredicesima riappacificazione di Mark e Lexie in Grey’s Anatomy. O che è patetico custodire nel cassetto il sogno di incontrare un giorno un uomo in grado di farci ballare come nella scena finale di Dirty Dancing.

Ok. Ma avete provato a seguire almeno per dieci minuti lo psicodramma che si è consumato tra Inter e Juve nelle ultime quarantotto ore? Peggio di qualsiasi telenovela argentina.

Si sa, anche i peggiori nemici sono costretti qualche volte alla tregua. È capitato agli Oasis e i Blur che negli anni Novanta si auguravano reciprocamente di morire di Aids, mentre adesso si esibiscono insieme. E anche Hitler e Stalin, che pur si odiavano molto, firmano un patto di non aggressione nel 1939.

Diciamo però che nel calcio succede molto più spesso che altrove, per ragioni di mercato. Personalmente sono abbastanza ostile ai cambi repentini di casacca. Vieri in rossonero, Pirlo alla Juve, Del Piero con la maglia azzurro pigiamino del Sidney sono scene che vanno contro i miei principi sportivi, temprati dalla rigida scuola giapponese. Insomma, Mila Azuki non avrebbe mai lasciato le Seven Fighters per le Sunlight Players.

Un tifoso vero però ci ha fatto il callo: il calcio è business. È questa certezza che mi ha guidato quando ho cercare di capire l’affaire Guarin-Vucinic, di cui si parla insistentemente in ogni luogo in cui ci sia un numero di maschi maggiore uguale a due. In sintesi: due squadre che si odiano (l’Inter e la Juve) abbassano le armi per fare uno scambio di giocatori.

È come se i troiani proponessero ai greci lo scambio Ettore-Achille, una cosa invereconda. L’affare sembra quasi concluso quando la popolazione dei tifosi dell’Inter inveisce perché la permuta non è equa. Panico dei vertici di entrambe le squadre. La trattativa si interrompe, poi riprende, poi si interrompe.

La mia pagina Facebook si riempie di discussioni accese ai limiti del delirante. I miei alunni del serale non ascoltano la lezione su Boccaccio perché Thohir forse blocca tutto. Ondate di indignazione: lo juventino si pompa di alterigia, l’interista si chiude nel suo delirio di persecuzione. Fino alla nota ufficiale dell’Inter che fa saltare lo scambio. La mia bacheca si riempie nuovamente di apologie e invettive. I miei alunni chiedono di interrompere la lezione. Perché chiedo. E prof, è successa una cosa grave.

È il business, bellezza. E ognuno ha le sue perversioni.

Immagine| www.goal.com

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I momenti più significativi della mia vita sono stati: quando, a dieci anni, ho interpretato Mary Poppins nel musical Mary Poppins e quando ho indovinato la definizione di integrale agli orali della maturità. Sono insegnante (non di matematica, of course) e ho una particolare predisposizione per i casi umani. Temo che le due cose siano collegate.
2 Commenti
  1. Antonio Soares

    Le perversioni sono vere, contesto solo l'aver coinvolto Del Piero nei cambi di casacca. In fondo ha giocato 20 anni con la stessa maglia e ha scelto di vestirne un'altra il più lontano possibile, proprio per ridurre al minimo l'effetto che descrivi tu, e su cui sono completamente d'accordo. Certo, rimane il problema del pigiamino azzurro...

  2. Davide

    La perfida Juve ha proposto agli ingenui (o meglio, incompetenti) manager dell'Inter di scambiare alla pari una villa con piscina con un bilocale. Per quanto subisca il fascino del bilocale, mi risulta difficile capire il senso dello scambio. A maggior ragione perché la perfida Signora ha già un sacco di ville mentre l'Internazionale esonda di monolocali :)

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