Grim Fandango: vuoi fare un viaggio? Ci pensiamo noi!3 min read

19 Aprile 2014 Giochi -

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Grim Fandango: vuoi fare un viaggio? Ci pensiamo noi!3 min read

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Grim Fandango

[divider scroll_text=”il castello di Magus”]

Buondì, giovani vampiri gettati nelle cascate del tempo per l’eternità e svegliati senza bocca e senza pelle! Oggi si fa un tuffo nelle cantine di Mr. Lucas Arts!

Un bel dì l’uomo scoprì il 3D. Qualsiasi cosa cominciò a comparire in tre dimensioni… Non necessariamente in favore della qualità. Il dì seguente qualcuno disse: “Perché mai non usarlo anche nelle avventure grafiche? Vuoi mettere che bello premere un bottone e girare a zonzo invece che usare il mouse?”, ed ecco che nacquero le avventure grafiche tridimensionali.

Una disgrazia nella maggior parte dei casi, sennonché comparve dalla tenebra uno dei più sfavillanti capolavori mai creati: Grim Fandango.

Grim Fandango
@User:Dominik

Ambientato in un mondo ispirato al Giorno dei Morti messicano (tant’è che il personaggio principale si chiama Manny Calavera… e la calavera è una bambolina rituale), il gioco narra con toni noir una storia di gangster e crimine che ricorda tanto quei film americani in bianco e nero poi ripresi da Black Dhalia di qualche anno fa.

La Lucas Arts non si fa mai mancare niente, quindi troveremo cammei, battute, sarcasmo e ogni sorta di artificio a cui siamo stati abituati.

Ora, parliamo un secondo tra noi: quando si gioca a un’avventura della Lucas, di solito c’è un trionfo di sapori, atmosfere e odori degni del più squisito teatro. È esattamente quel che succede quando veniamo proiettati nel Ministero della Morte, in un limbo verso l’aldilà dove defunti vengono smistati verso la loro sorte in base a come si sono comportati in vita.

Qui il nostro Manny si troverà invischiato in una trama che lo porterà a fare diverse professioni, a ricostruirsi una vita più volte, conoscerà più di cinquanta personaggi caratterizzati magistralmente, dove nessun enigma è troppo idiota o troppo sbilanciato. In sostanza un libro interattivo.

La colonna sonora e gli effetti audio sono la guarnizione a questa colossale opera che ha cambiato per sempre il panorama del genere.

I dialoghi sono geniali, conditi di ironia che mai troviamo scontata e che spesso è potenziata dai toni seri o seriosi del gioco. È la stessa differenza che c’è tra un comico da strapazzo che si mette il naso rosso per far ridere e uno che ottiene il massimo dell’ilarità dalle cose più semplici e impercettibili.

Ammetto che la grafica tridimensionale non sia la mia preferita in questo genere di giochi (forse si era intuito nella recensione di Broken Sword 5), ma qui è veramente godibile. Non troppo realistica, non troppo fantasy, non abusata.

L’unica e inevitabile pecca è il sistema dei controlli. Non è veramente possibile indagare dovendo controllare il personaggio come se si stesse giocando a Mario Galaxy, poiché oltre a rendere molto più difficile trovare gli indizi (invece al solito cambiamento del puntatore su oggetti interattivi, Manny girerà la testa quando ci sarà qualcosa di interessante… ci arrivate da soli su quale imponenza di impedimenti potete trovare) ed esaminare tutto, è frustrante girare per l’ambiente.

In conclusione: Grim Fandango è l’eccezione alla regola, la ciliegina sulla torta, il capolavoro del maestro che dimostra cosa si può fare anche con stravaganze tecnologiche o stilistiche. Un pilastro delle avventure 3D, un titolo che difficilmente cadrà nel dimenticatoio.

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La persona che non vorresti mai incontrare, un prof. Un folle. Peggio: un prof che adora giocare a giochi di strategia, avventure e giochi in scatola. Per non parlare dei giochi di ruolo e quelli di carte. L'importante è essere competitivi, fino alla morte. L'anima? È rimasta incastrata da qualche parte tra un rush e uno zerg... Se qualcuno la trova, può spedirmela via mail, eventualmente. Nessuno si aspetti favoritismi nei commenti, cinici si nasce, non si diventa!
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