God of War: a new beginning, la rinascita di un dio4 min read

24 Agosto 2016 Giochi -

God of War: a new beginning, la rinascita di un dio4 min read

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god of war a new beginning

Uno degli annunci più attesi ed apprezzati della conferenza Sony per l’E3 2016 è stato quello del nuovo God of War a new beginning. La serie di esclusiva Playstation, nata nel 2005 ed entrata nella storia degli amanti dei videogiochi soprattutto per la figura carismatica del suo protagonista Kratos, dopo tre capitoli principali e diverse incarnazioni minori tornerà sulle nostre console con parecchie novità. Proviamo a ricapitolare quanto è emerso fino ad oggi.

La prima certezza è che nel prossimo God of War non ricominceremo dall’inizio, in una sorta di reboot della serie, ma ci troveremo coerentemente a diversi anni di distanza dalle ultime avventure di Kratos. Il trailer di presentazione del gioco mostra il protagonista invecchiato, la barba lunga, assieme al figlio.

I due si muovono per andare a caccia, ma tra loro e la preda si frappongono diversi nemici – di cui uno, gigante, particolarmente ostico – che costringono Kratos a dar prova della sua forza. Anche dagli sviluppatori è arrivata conferma che Kratos è lo stesso dei precedenti titoli, ma che è stato inserito in un contesto inedito. Ciò spiegherebbe l’assenza di numero nel titolo del gioco ed il logo rinnovato.

Le immagini di gameplay confermano un’altra novità in God of War a new beginning. La stessa impostazione di gioco, infatti, è stata decisamente rivista: la visuale è passata alla terza persona ravvicinata, alle spalle di Kratos; sembra esserci spazio per momenti di narrazione più curati, favoriti dalla presenza del figlio del protagonista e dalla necessaria interazione tra i due; le nostre azioni faranno inoltre guadagnare punti esperienza o punti abilità, permettendo di potenziare le caratteristiche del personaggio.

Le fasi di combattimento mostrate nella demo hanno indicato, da una parte, una frenesia e un dinamismo inferiori a quelli dei capitoli passati (puramente hack-and-slash), ma dall’altra una tendenza alla spettacolarizzazione, alla “violenza epica”, alla cattiveria e alla potenza che sono fonte di esaltazione per gli amanti del genere.

Sembra certo, comunque, che il combattimento non sarà più il fulcro del gioco, o almeno non l’unico, essendoci molto più spazio per l’esplorazione e probabilmente per lo sviluppo del personaggio.

Altra rivoluzione riguarda l’ambientazione. Nato e sviluppatosi all’interno della mitologia greca, il gioco compie una brusca virata e passa a quella norrena. Ne traggono giovamento diversi aspetti: dal rinnovato interesse verso una serie che, altrimenti, rischiava di ristagnare e deludere, alle strade che si aprono in termini di trama, luoghi, armi, nemici e meccaniche di gioco. Resta da definire se e come il passaggio di Kratos nel nuovo contesto verrà motivato.

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Tra gli altri aspetti da segnalare ci sono l’assenza di filmati di intermezzo in computer grafica, per ridurre le fasi di attesa da parte dei giocatori e mantenere il ritmo di gioco; l’attenzione riservata all’intelligenza artificiale dei nemici, che agiranno in modo mirato e non come pupazzi senza cervello; altri elementi alla RPG, come la raccolta di materiali e forse qualche abbozzo di crafting; la rinuncia a missioni alla tower-defense, dove proteggere il figlio di Kratos da orde di nemici.

God of War a new beginning: quindi?

Per concludere, sfatiamo alcuni rumor. Il titolo, nonostante qualcuno si fosse insospettito nel corso del gameplay all’E3 (forse condizionato da una tendenza in atto nel mondo dei videogiochi), non sarà un open-world; il che, considerata la natura del gioco, non può che essere accolto positivamente dai fan. Sarà comunque accentuata la fase esplorativa, con “mappe” più vaste ed articolate. Nessuna possibilità neanche per chi pensava di controllare il figlio di Kratos, completando il passaggio di consegne alla nuova generazione: nel gioco impersoneremo sempre e solo il “fantasma di Sparta”. Il ragazzino avrà comunque un ruolo importante di collaborazione, probabilmente alla Ellie di thelastofus-iana memoria.

Nel complesso, God of War a new beginning sembra aver trovato la sintesi tra la necessità di ricorrere a figure videoludiche tradizionali di successo e quella di non rifilare agli utenti minestre riscaldate. Graficamente impeccabile, senza però raggiungere le vette di Uncharted 4 e The Witcher 3, promette di soddisfare gli amanti della serie proponendo un Kratos maturo, ma ben definito e riconoscibile, in un contesto nuovo ed accattivante.

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Gli sviluppatori hanno affermato che «questo è un gioco su Kratos che insegna al figlio a diventare un dio, e su quest’ultimo che insegna a Kratos a tornare umano». Attendiamo il 2017 per capire che cosa questo titolo insegnerà, invece, a noi.

Immagini| sito ufficiale di God of War

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Classe '85, divido il tempo tra la moglie e i tre figli e le più svariate passioni. Amo la lettura, la scrittura (ho pubblicato cinque romanzi) ed i videogiochi, non disprezzo fumetti, calcio, cinema e cucina. Eterno bambino, amo la vita e credo che sia troppo breve per non interessarsi a... tutto!
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