Giovani NEET: chi e quanti sono in Italia e in Europa?27 min read

22 Agosto 2022 Giovani -

di -
Sociologo

Giovani NEET: chi e quanti sono in Italia e in Europa?27 min read

Reading Time: 21 minutes

Quanti sono i giovani NEET in Italia ed Europa? Dati 2019

neet in europa 2019

Già, siamo il paese europeo con la più alta percentuale di giovani NEET. Quasi un italiano/a su quattro tra i 15 e i 29 anni non lavora, né studia, né si sta formando. Questo potrebbe in linea di massima anche significare che un sacco di giovani italiani sono in giro per il mondo a godersi la vita. Oppure che sono depressi e chiusi in casa senza neanche più la spinta a studiare o cercare lavoro. O ancora che stanno lottando per trovare una via d’uscita dall’universo NEET senza trovarla. È il limite dei numeri, quello di non raccontarci le storie.

Nel resto d’Europa il fenomeno è molto più contenuto. Anche nei paesi mediterranei, che di solito se la giocano con l’Italia, i giovani NEET sono molto meno che nel nostro paese: il 17,7% in Grecia, il 14,9 in Spagna, il 9,2 in Portogallo.

Gli altri paesi con percentuali superiori al 10% sono i paesi dell’est (Romania, Bulgaria, Slovacchia, Ungheria, Polonia), oltre a Francia e Regno Unito. I paesi del centro-nord hanno invece tutti percentuali inferiori al 10%.

Come è evoluto invece il fenomeno nel tempo? Se prendiamo gli ultimi 10 anni osserviamo un trend decrescente in tutti i paesi europei eccetto Cipro e Danimarca che fanno segnare un punto percentuale in più, e l’Italia che ha la stessa percentuale del 2010.

Ci sono cali davvero consistenti, come in Irlanda e Lettonia (-10 punti), Estonia (-8) e Bulgaria (-7). Il trend è simile ovunque: una più o meno drammatica risalita negli anni della crisi, tra il 2007 e il 2012, e da lì una curva discendente.

Quando saranno disponibili i dati sul 2020, avremo modo di valutare i primi effetti della pandemia sul numero di giovani NEET, che si prevede possa risalire.

Giovani NEET in Italia: numeri e caratteristiche

In termini assoluti, come anticipato, i giovani NEET in Italia sono due milioni, in calo di oltre 100 mila unità rispetto al 2018. Il picco è stato toccato nel 2014 (2,4 milioni di NEET), la buona notizia è quindi che negli ultimi sei anni il valore assoluto è diminuito di oltre 400 mila unità.

Vi è una leggera prevalenza femminile (53%), ma guardando il trend notiamo che rispetto a 10 anni fa le giovani NEET sono diminuite del 7% mentre i maschi in condizione di NEET sono aumentati del 3%. È in corso quindi un deciso riequilibrio di genere.

Vi è poi nella popolazione NEET una sovrarappresentazione dei giovani con cittadinanza non italiana: sono 289 mila i NEET stranieri, il 14,5% del totale dei NEET, mentre la popolazione straniera totale rappresenta l’8,5% della popolazione.

neet in italia 2019

Quanto alla distribuzione territoriale dei giovani NEET in Italia, sono le regioni del sud a presentare i dati più alti. Sicilia, Calabria e Campania superano abbondantemente la quota del 30% di NEET, seguite da Puglia, Sardegna, Basilicata, Molise, Abruzzo e Lazio con una quota tra il 20 e il 30%.

Le regioni con le percentuali più basse sono quelle del nord est, che hanno dati in linea o solo leggermente superiori alla media europea, seguite dalle altre regioni del centro-nord con percentuali tra il 15 e il 20%.

La nota positiva è che l’incidenza dei giovani NEET è in calo in tutte le regioni con l’unica eccezione dell’Abruzzo.

CONDIVIDI

Sociologo, lavora come progettista e project manager per Sineglossa. Per Le Nius è responsabile editoriale, autore e formatore. Crede nell'amore e ha una vera passione per i treni. fabio@lenius.it
7 Commenti
  1. Daniele

    In effetti io tra i 15 e 19 anni ero al liceo, ma dai 19 ai 24 non ho fatto sostanzialmente una mazza (nominalmente ero uno studente universitario, ma essendo iscritto a Lettere...)

    • Fabio Colombo

      in questo caso non rientravi tra le statistiche NEET, essendo iscritto all'Università

  2. dav1de

    Articolo interessantissimo. Personalmente sono stato NEET in America Latina, ed era un gran bel stare :)Domanda: la differenza tra disoccupato e NEET è data solo dall'età?

    • Fabio Colombo

      No. Ponendo come stabile una fascia di età (es. 16-24 anni) rientri fra i NEET se, oltre a essere disoccupato, non sei iscritto né a scuola né all'Università e nemmeno a percorsi formativi professionalizzanti. Infatti il dato sulla disoccupazione giovanile per quella fascia è più alto (40%). Il vero problema è che questo dato non distingue chi è disoccupato perché va a scuola e chi lo è perché non trova/non cerca lavoro. In questo senso il dato sui NEET è più significativo per leggere fenomeni che riguardano i giovani.

      • Lia

        Quello che scrive non è corretto, chi studia non viene considerato tra i disoccupati ma tra gli inattivi. Per ISTAT il disoccupato non è solo chi non lavora, ma chi sta cercando attivamente un'occupazione. Tutti i dati che lei ha citato sono di fonte ISTAT o EUROSTAT e i criteri di rilevazione sono gli stessi.

  3. Libero Labour

    Concordo con Fabio, infatti sul tema della disoccupazione giovanile i dati non sono "pacifici".https://www.lenius.it/disoccupazione-giovanile-italia/

  4. Barbara

    Leggendo questo articolo e rapportandomi con il mondo esterno devo dire che comprendo la dinamica giovanile. L'opportunità di crescita lavorativa in Italia è satura, anzi, più una persona è specializzata e intraprendente più viene declassata dalle società di selezione del personale. Sembra che questo stato, questa cultura "moderna" dia molta più sostanza e lavoro a una persona che non si pone poi così molte domande nella vita, che qualcuno che sia disposto a voler crescere e cambiare il mondo in cui siamo. Non è una questione di fare i preziosi, ma chi andrebbe mai a lavorare a nero o accettare stage a 300 euro al mese se ha passato gran parte della sua vita sui libri? se lo ritengono un insulto, non posso che dargli ragione. Il mercato del lavoro è cambiato è inutile negarlo e più ci avviciniamo a questo stereotipo di lavoro "macchina" più le persone risulteranno insoddisfatte e depresse nelle loro vite, motivo? perché stiamo andando contro natura.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Iscriviti alla niusletter e resta aggiornato

Lascia la tua email qui sotto e rimani aggiornato con le ultime novità dal Blog di Le Nius
Puoi annullare l’iscrizione in qualsiasi momento facendo clic sul collegamento nel footer delle nostre e-mail. Per informazioni sulle nostre pratiche sulla privacy, trovi il link qui sotto.

Su cosa Vuoi Rimanere Aggiornat*?

Scegli lo scopo per cui vuoi ricevere le nostre Niusletter. Scegli almeno un’opzione per permetterci di comunicare con te

TORNA
SU