Giochiamo alle pari opportunità?2 min read

8 Marzo 2014 Giochi -

Giochiamo alle pari opportunità?2 min read

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cuntala_01Continua NanoNius, la rubrica di Le Nius dedicata alle mamme e ai loro bambini. O, come noi amiamo chiamarli affettuosamente, ai loro nani. Con tanti piccoli consigli per divertirsi e, perché no, per imparare cose nuove.

Quale miglior occasione della Festa della Donna per raccontare ai nani le pari opportunità? E se l’argomento vi sembra decisamente troppo ostico da trattare, in vostro aiuto arriva Barbara Imbergamo, mamma (di un bimbo e di una bimba) e ideatrice del bellissimo, quanto insolito gioco Cuntala.

In siciliano cuntala vuol dire raccontala e infatti il gioco è costituito da un mazzo di 44 coloratissime carte su cui è rappresentato un universo lontano dai soliti stereotipi ai quali sono solitamente condannati i più piccoli (e non solo loro!): al bando fate, ballerine o principesse, qui i protagonisti sono una astronauta, una sindaca di colore, una muratrice… insomma personaggi in grado di rappresentare la realtà per quella che è. Variegata e multietnica.

Non si tratta però solo di affrontare la delicata questione di genere, perché Cuntala tocca tutti gli aspetti delle pari opportunità, anche quelli legati alla multiculturalità e all’omosessualità: raffigurate nelle carte, troverete, per esempio, anche un’allegra coppia di papà con una figlia e colori di pelle diversi.

cuntala_02Anche i colori infatti hanno un ruolo importante: niente rosa per identificare le donne. Ma non solo. Barbara ha scelto immagini volutamente molto semplici ma allo stesso tempo multicolori, in grado cioè di insegnare ai piccoli che le cose possono anche essere diverse da come siamo soliti vederle: ecco quindi un ostetrico con camice arancione o un aeroplano verde. E perché fosse davvero un gioco capace di andare oltre qualsiasi barriera, e bandiera, anche il linguaggio è multilingue: ogni parola è scritta su ciascuna carta in italiano, francese, spagnolo, tedesco e inglese.

Come si gioca? Semplicissimo, quello che occorre è solo tanta fantasia! Il gioco è composto da 44 carte suddivise in quattro gruppi: personaggi, oggetti, azioni e caratteristiche; ciascun giocatore ha una carta di ogni gruppo. Il primo giocatore, partendo da una delle sue carte comincia a raccontare una storia. Gli altri, a turno, usano una delle proprie carte per continuare il racconto.

“Io spero che diventi un’attività davvero commerciale” – confessa Barbara – “se  Cuntala arrivasse mai nei negozi di giochi, nelle librerie, se fosse venduto come un gioco vero e proprio e non uno strumento didattico…  sapete come sarebbe bello?”.

Sì, davvero bellissimo.

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Da sempre appassionata del mondo dei piccoli: adora i libri per bambini, i giocattoli e i cartoni animati, tanto da essersi laureata in cinema d'animazione con una tesi su Calimero il pulcino nero. Mi piace andare a caccia delle ultime novità o di iniziative speciali pensate per far star bene i bimbi, perché i nani, come li chiamo io, sanno restituirmi meglio dei grandi quel senso delle cose che spesso mi manca. "Sei una mamma?" - mi chiedono in tanti. Ebbene no. Piuttosto una bambina... di 35 anni suonati!
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