I funghi dai fondi del caffè: intervista alla COOP Ecosphera4 min read

12 Gennaio 2015 Cucina -

I funghi dai fondi del caffè: intervista alla COOP Ecosphera4 min read

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[divider scroll_text=”Dieta Mediterranea: Funghi dai fondi del caffè”]
Come degna conclusione del nostro piccolo viaggio nel mondo dei funghi, abbiamo voluto dare uno sguardo all’innovazione. A quello che già oggi magari ci stupisce ma che forse domani sarà normale.

Produrre funghi in casa..il sogno di chissà quanti appassionati! Pensiamo subito ad un giardino, a molte cure, ad un know-how specifico. Troppe cose! Ma nessuno ha sicuramente pensato di ricavare funghi dal caffè.

Sì, avete capito bene: i funghi dai fondi del caffè !

Ne abbiamo parlato con una cooperativa di Forlì. Ecco l’intervista con il direttore della Cooperativa Sociale Ecosphera che ha realizzato il kit di autoproduzione dei funghi dai fondi del caffè, Funghibox.

Simone la vostra coop si occupa anche di altro, oltre ai funghi con la Funghibox?

Si, ci occupiamo di persone e ambiente a 360 gradi, dalla cura e manutenzione del verde alla gestione della raccolta dei rifiuti differenziati, tutto ciò creando opportunità di lavoro per persone svantaggiate.

Raccontaci dell’idea di trarre i funghi dai fondi di caffè. A livello bio-chimico come funziona?

L’idea nasce da un articolo che parlava della possibilità di coltivare funghi dai fondi di caffè, qualcosa di perfetto per un paese che, come l’Italia, ama sia i funghi che il caffè! Il progetto è stato sviluppato dalla cooperativa Ecosphera con la collaborazione di uno studente statunitense, Ian Richard, dell’università di Bologna.

In un mese Ian mi presentò la sua idea e lo invitai a scrivere una proposta per la cooperativa. Così cominciarono i primi test e alcuni mesi dopo che la proposta venne accettata Funghibox era finalmente nato!

i funghi dai fondi del caffè
Ian e FunghiBox

Da dove arrivano i fondi di caffè per i funghibox?

I nostri operatori raccolgono tutti i giorni il caffè usato presso i bar della città di Forlì utilizzando biciclette dotate di un carretto, riducendo così la quantità di rifiuti prodotti dai singoli esercenti.

Che funghi ottenete? Come rassicurare quei consumatori affetti da congenito terrore da avvelenamento di funghi?

Funghibox produce funghi ostrica (plerotues Ostreatus) e acquistiamo solo micelio certificato prodotto in Italia.

Quali sono i requisiti base per ”allevare” i funghi in casa col metodo Funghibox?

Non vi sono particolari requisiti per coltivare i nostri funghibox, uno degli aspetti migliori di questo kit è che non hai bisogno di grandi spazi o di un giardino per coltivare i funghi! Tutto ciò che serve è un piano su cui appoggiare la scatola. Sarebbe ideale coltivare i funghi in un luogo coperto, non esponendoli direttamente alla luce del sole o a troppa aria/vento. La luce indiretta incoraggia i cappucci dei funghi a formarsi e a crescere al meglio.

i funghi dai fondi del caffè
Funghibox

Vedo sul vostro sito che ogni kit costa 15 €: quanti funghi si riesce ad ottenere da ciascuno?

Garantiamo un minimo di 2 raccolti corrispondenti a circa 700/800 grammi di funghi freschi, se ciò non dovesse accadere vi manderemo un altro box gratuitamente. Alcuni clienti ci hanno segnalato di aver realizzato anche 5-6 raccolti per scatola, il tutto dipende dalla cura che si ha del kit.

Che distribuzione avete? Cioè, oltre al canale online si trova il kit anche in qualche negozio, emporio ecc.?

Oggi si possono trovare i kit presso l’apebianca (www.lapebianca.it) di Forlì e presso il Centro commerciale Punta di Ferro sempre a Forlì all’interno dell’ipermercato Conad- Leclerc

Rispetto a quando siete partiti che bilancio potete fare del Funghibox? Avete anche pensato ad un eventuale marchio BIO?

Il nostro obiettivo è quello di creare almeno 6 posti di lavoro per ragazzi in condizioni di difficoltà nel nostro territorio. Ad oggi ne abbiamo creati due ma il trend di crescita delle vendite e dell’interesse in generale sul nostro progetto ci fa ben sperare.

La nostra filosofia è quella di riutilizzare e riciclare il più possibile. Il nostro prodotto è costituito per il 100% da fondi di caffè riciclati, i fondi sono sterilizzati tramite un pastorizzatore costruito con il riutilizzo di un vecchio freezer, tutti gli avanzi dei funghi o dei fondi del caffè vengono compostati o usati per coltivare nuovi funghi freschi su un terreno confiscato alla mafia nella nostra città. Persino la maggiorana delle bici utilizzate per raccogliere i fondi del caffè sono state trovate abbandonate e rotte, noi le abbiamo riparate dandogli una seconda vita.

i funghi dai fondi del caffè
Staff Cooperativa Ecosphera

Funghibox non è ancora certificato come biologico, dal momento che è molto difficile trovare un numero sufficiente di bar che servano solo caffè biologico, ma non usiamo prodotti chimici sintetici, fertilizzanti o pesticidi per trattare il caffè usato.

In futuro, se la maggior parte dei bar iniziasse a servire solo caffè biologico, ci piacerebbe utilizzare solo questo come “terreno di coltura”.

Fonti:

http://www.funghibox.it/

http://www.coopecosphera.org/

https://www.facebook.com/funghibox?fref=ts

Foto | Christian Kadluba

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Aspirante antropologo, vive da sempre in habitat lagunar-fluviale veneto, per la precisione svolazza tra Laguna di Venezia, Sile e Piave. Decisamente glocal, ama lo stivale tutto (calzini fetidi inclusi), e prova a starci dietro, spesso in bici. Così dopo frivole escursioni nella giurisprudenza e nel non profit, ha deciso che è giunta seriamente l'ora di mettere la testa a posto e scrivere su tutto quello che gli piace.
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