For Honor: dettagli e prime impressioni sulla nuova IP Ubisoft5 min read

1 Febbraio 2017 Giochi -

For Honor: dettagli e prime impressioni sulla nuova IP Ubisoft5 min read

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for honor ubisoft

Se a San Valentino non sarete impegnati in qualche cena galante, forse sarete in compagnia di Cavalieri, Vichinghi e Samurai. Il 14 febbraio è infatti la data di uscita su tutte le piattaforme di For Honor, la nuova IP Ubisoft ed uno dei titoli più attesi del 2017. Qualcuno ha già avuto la fortuna di provarlo grazie alla versione beta distribuita nei giorni scorsi, ma vediamo di cosa si tratta e cosa possiamo aspettarci.

For Honor: una panoramica

Non è facile riassumere in poche parole l’esperienza che Ubisoft vuole portare su console e PC con For Honor. Si tratta di un gioco ambientato in un mondo alternativo, resistito ad un cataclisma, nel quale potremo scegliere di impersonare uno dei guerrieri appartenenti alle tre fazioni già citate: Cavalieri, Vichinghi e Samurai. Ogni fazione conta su un diverso numero di eroi (dodici in tutto), ognuno con proprie caratteristiche, valori di combattimento, armature ed armi, che potremo scegliere come avatar per portare a termine le nostre battaglie.

Un punto forte sarà la modalità di combattimento. Ubisoft ha lavorato per rendere gli scontri realistici e impegnativi, legati all’abilità e alla strategia del giocatore e non, per esempio, solo alla rapidità, alla memorizzazione di sequenze di tasti o alla fortuna.

“I combattimenti sono stati studiati per dare la sensazione di un vero duello senza sacrificare semplicità e praticità” recita il sito ufficiale del gioco.

L’obiettivo di Ubisoft è quello di trasmettere al giocatore la sensazione di impugnare davvero un’arma (controllata con la levetta destra del controller) e di essere artefice del proprio destino. Oltre all’attacco, sarà fondamentale l’abilità nel difendersi dai colpi avversari, alternando tre posizioni di guardia (alta, a sinistra o a destra) oltre ad arretrare, schivare e rotolare.

Il gioco sembra puntare prevalentemente sull’esperienza multiplayer (anche per giocare la storia bisognerà essere connessi), ma non manca una campagna che Ubisoft definisce ben strutturata e utile a padroneggiare le meccaniche di gioco.

Campagna che, giocabile in singolo o in cooperativa per due giocatori, ci vedrà impersonare i guerrieri nel corso di sanguinose battaglie tra fazioni. “I giocatori potranno assaltare castelli e fortezze, ribaltare le sorti delle battaglie più importanti e sconfiggere potenti boss in violenti duelli nei panni di audaci eroi pronti a cambiare il corso della storia” precisa ancora il sito.

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Modalità multiplayer

Dominio: battaglia 4 contro 4 in cui lo scopo è azzerare il morale dei nemici, catturando aree specifiche e mantenendone il controllo. Raggiunti 1.000 punti si impedisce il respawn degli avversari. Vince la squadra che riesce a uccidere l’ultimo eroe nemico.

Duello: battaglia 1 contro 1 in tre round.

Rissa: battaglia 2 contro 2 in cinque round, senza respawn, con trappole e sporgenze disseminate nella mappa.

Eliminazione: battaglia 4 contro 4 in cinque round, senza respawn. L’ultimo sopravvissuto decreta la vittoria della propria squadra.

Schermaglia: una sorta di deathmatch dove ogni giocatore guadagna punti per la propria squadra e che termina con una battaglia finale per annientare gli avversari.

Ogni modalità richiederà abilità e tattica, per decidere se affrontare i nemici in solitaria o piuttosto fare gruppo con i compagni di squadra per attacchi avvolgenti. Sarà fondamentale anche conoscere le mappe per avvantaggiarsi di punti strategici.

Oltre alle singole sfide online, Ubisoft ha introdotto la Faction War, una modalità multiplayer permanente in cui ogni giocatore, rappresentando una delle tre Fazioni, conquista punti con ogni vittoria. La Faction War sarà una sorta di evento esteso al termine del quale verrà sancita la vittoria dell’uno o dell’altro schieramento, in base alla somma dei risultati ottenuti. Insomma, uno stimolo ulteriore per un gioco che si presenta già abbastanza ricco.

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For Honor: impressioni dopo la closed beta

Premesso che, forse per problemi ai server, forse per scarsa partecipazione durante le ore in cui ero connesso, non sono riuscito a disputare match competitivi o cooperativi con altri utenti online, ho comunque avuto modo di mettere le mani sul gioco e su alcune delle sue meccaniche.

Alcune considerazioni:

– la vera novità è davvero il sistema di combattimento, che rispetta le promesse fatte da Ubisoft. Controllare il nostro guerriero non è un lavoro scontato, bisogna saper gestire con abilità e astuzia le tre posizioni (sia per l’attacco che per la difesa) e calcolare bene i tempi di affondo, in modo da colpire l’avversario nel momento giusto e sul fianco scoperto;

– si entra in modalità scontro tenendo premuto L2 (su PS4), quindi si può difendere con la levetta destra o attaccare con levetta destra + R1 (attacco leggero) o R2 (attacco pesante). Il tasto quadrato permette di spezzare la guardia dell’avversario con una spinta, a cui magari abbinare un attacco leggero. Possiamo naturalmente schivare (tasto X), rotolare o fuggire miseramente (L3 per correre);

– la conoscenza della mappa può rivelarsi fondamentale. Ogni ambientazione ha diverse zone di combattimento, una per ogni round della battaglia contro l’avversario, e alcune di esse presentano punti da sfruttare per eliminare rapidamente il nemico. Trovandoci su un ponte di legno sospeso nel vuoto, ad esempio, pur avendo meno energia dell’avversario potremo vincere il round facendolo cadere, approfittando magari di una sua distrazione o di un suo attacco affrettato;

– dopo ogni vittoria ci vengono forniti crediti da usare in-game per potenziamenti ed equipaggiamenti e per sbloccare nuovi eroi, ma anche “truppe” da schierare nella mappa della Faction War in corso per aumentare la forza della nostra fazione;

– non mancano le sfide, o contratti, ossia obiettivi liberamente attivabili da raggiungere nel corso delle nostre battaglie per avere ricompense maggiori;

– in alcuni momenti, l’impressione che avevo durante i duelli era quella di giocare a un picchiaduro, solo con visuale dietro la schiena del personaggio anziché laterale come avviene classicamente. Ogni eroe ha anche una serie di mosse particolari che vengono elencate nel menù opzioni e realizzate con sequenze di tasti opportunamente concatenate. Un aspetto, questo, che conferma la diversità di For Honor, che fonde l’action game al picchiaduro, con un risultato che sarà particolarmente gradito agli amanti delle sfide ignoranti tra amici.

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Classe '85, divido il tempo tra la moglie e i tre figli e le più svariate passioni. Amo la lettura, la scrittura (ho pubblicato cinque romanzi) ed i videogiochi, non disprezzo fumetti, calcio, cinema e cucina. Eterno bambino, amo la vita e credo che sia troppo breve per non interessarsi a... tutto!
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