Fiorentina-Palermo, senza Dybala non si passa3 min read

11 Gennaio 2015 Uncategorized -

Fiorentina-Palermo, senza Dybala non si passa3 min read

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Una bella partita, una grande Fiorentina, un Borja Valero superlativo. Si potrebbe riassumere così la trasferta Toscana che interrompe la striscia positiva del Palermo e fa tornare al successo in casa la squadra viola dopo tre turni sfortunati. Ed è proprio la fortuna una dei protagonisti della giornata, a cominciare dall’infortunio di Dybala durante il riscaldamento che costringe i rosanero a privarsi del loro uomo squadra.

Fortuna che arriderà invece alla squadra di Iachini per tutti i restanti novanta minuti pur non consentendo loro di portare a casa quel punto che sarebbe stato, con tutta onestà, poco meritato. La Fiorentina parte infatti bene e già al quinto trova il gol con Gomez, gol che sarà però annullato per fuorigioco.

Al diciannovesimo il gol di Pasqual mette in luce tutti i limiti della difesa palermitana, soprattutto fra gli esterni. Joaquin e Fernandez fanno ciò che vogliono nell’area del Palermo fino a quando il capitano viola non la mette dentro con un preciso rasoterra. Da lì alla fine del primo tempo è Fiorentina show con Borja Valerio che prende due legni (palo e poi traversa su pallonetto) e predominio netto e a tutto campo dei padroni di casa.

Nella ripresa il tap-in di Basanta al sesto minuto fa temere ai tifosi isolani che la partita non abbia più nulla da dire. Un minuto dopo però Inchini azzecca la sostituzione giusta, fuori Maresca entra un Quaison oggi con più “fortuna” che anima. Passano infatti meno di sette minuti e lo svedese si trova fra i piedi un pallone d’oro consegnatogli da un Belotti autore di un grande contropiede. 2 a 1 e partita riaperta.

Ancora due minuti e Quaison raddoppia (primo gol e prima doppietta per lui in A) grazie ad un incredibile pasticcio difensivo combinato dal terzetto Pizarro-Alonso-Tatarusanu. Anche il tifoso rosanero più sfegatato non può a questo punto non vergognarsi un po’ per come si sta mettendo una partita che la Fiorentina ha fin qui controllato e ampiamente meritato di vincere.

Non durano però molto i sensi di colpa perché già al diciannovesimo un liberissimo Cuadrado riporta in vantaggio i viola anche questa volta con un’azione nata da un cross. Belotti ha appena il tempo per divorare la palla del tre a tre che Joaquin firma il gol della vita, come un novello Del Piero mette palla di destro a giro all’incrocio dei pali che Sorrentino può solo guardar entrare in rete.

Sembrerebbe, ancora una volta, finita quando al trentacinquesimo Belotti si procura e segna il rigore che regala l’ultimo quarto d’ora di suspance ai tifosi di entrambe le formazioni in campo. La squadra di Montella comunque resiste all’arrembaggio finale del Palermo portando a casa tre punti che le consentono di superare la rivale e fare un importante balzo in classifica.

Nessun rimpianto per il Palermo se non quello di aver rischiato di pareggiare una partita fuori casa con un avversario in forma e motivato proprio nella giornata nella quale ha espresso il peggior calcio degli ultimi due mesi. Magra consolazione la scoperta di un elemento di valore (Quaison) fin ora poco valorizzato.

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A Palermo sin dal '600, sono un clan familiare sparso in giro per lo Stivale. Si riuniscono periodicamente presso il desco della nonna Ninetta. Il maggiore è emigrato a Milano per laurearsi in Comunicazione. Tra le sue passioni il teatro e i babbaluci al picchiopacchio della nonna. Ha fondato Plan Be. L'altro cugino quest'anno ha fatto il blogger, il copy, il cameriere, l'indoratore, il dottorando, il carpentiere, il bibliotecario. L'anno prossimo vorrebbe fare l'astronauta, il cardiochirurgo, l'apicultore e il ballerino.
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