I film nelle sale dal 14 novembre4 min read

19 Novembre 2013 Cultura -

I film nelle sale dal 14 novembre4 min read

Reading Time: 4 minutes

L’ultima ruota del carro ultima-ruota-del-carro
Genere: Commedia
Durata: 113′
Regia: Giovanni Veronesi
Cast: Elio Germano, Alessandra Mastronardi, Ricky Memphis, Sergio Rubini, Virginia Raffaele, Alessandro Haber, Francesca Antonelli, Maurizio Battista, Francesca d’Aloja, Elena Di Cioccio, Dalila Di Lazzaro, Ubaldo Pantani
Produzione: Fandango, Warner Bros. Ent. Italia, Ogi Film
Distribuzione: Warner Bros. Pictures

Film d’apertura dell’ottava edizione del Festival del Cinema di Roma e soprattutto l’opera più ambiziosa (e riuscita) del sempre molto alterno Giovanni Veronesi. Il regista e sceneggiatore toscano abbandona i territori facili di certe sue commedie e di certi suoi “manuali” per tracciare un bel pezzo di storia d’Italia (dagli anni ’70 ad oggi) attraverso la figura di Ernesto Fioretti, uomo semplice che nella sua vita ha fatto un po’ di tutto, dal tappezziere al cuoco d’asilo, dal traslocatore all’autista. Ed è stato proprio l’amico Carlo Verdone (di lui Fioretti è stato autista e factotum) a raccontare all’amico Veronesi la vita di un uomo che nella sua umiltà, generosità, faciloneria, scaltrezza è sembrato “corpus” cinematografico ideale per una semplice ma in ogni caso felice ricognizione sul nostro belpaese. L’occhio strizza verso la grande tradizione della commedia italica (Risi, Monicelli e soprattutto lo Scola di C’eravamo tanto amati) che il (poco) talento del Veronesi sceneggiatore e regista fa ovviamente rimpiangere ma in ogni caso l’Ernesto di Elio Germano è personaggio difficile da  scrollarsi di dosso.
OCCHIEGGIATO @@

Stai lontana da me STAI-LONTANA-DA-ME
Genere: Commedia
Durata: 82′
Regia: Alessio Maria Federici
Cast: Enrico Brignano, Ambra Angiolini, Anna Galiena, Fabio Troiano, Giampaolo Morelli, Giorgia Cardaci, Giorgio Colangeli, Gianna Paola Scaffidi, Fabrizia Sacchi
Produzione: Cattleya, Rai Cinema
Distribuzione: 01 Distribution

Strano destino quello del consulente matrimoniale Jacopo (Enrico Brignano). Il migliore su piazza quando si tratta di rimettere insieme coppie ormai alla deriva ma caso al limite del patologico per quanto concerne la sua di vita affettiva. Infatti Jacopo ha questa “dote” che sembra ineluttabile, quella cioè di portare sfortuna a tutte le donne che si fidanzano con lui. Per questo motivo ha oramai deciso di evitare di lasciarsi coinvolgere in qualsiasi ulteriore storia. Un giorno però incontra Sara (Ambra Angiolini) e se ne innamora all’istante, ricambiato. Per Sara cominciano così tutta una serie di sventure che inizialmente sembra tollerare con grande spirito e umorismo. Ma fino a quando quel grande amore potrà sopravvivere a cotanta sfortuna? Remake della commedia francese Per sfortuna che ci sei, Stai lontana da me ne recupera in toto lo spirito affidando il tutto al brio della coppia Brignano/Angiolini che però nonostante l’abnegazione profusa sconta la “sfortuna” di una regia (Alessio Maria Federici, Lezioni di Cioccolato 2) non proprio all’altezza.
SFORTUNATO @

Venere in pellicciaVenere in pelliccia
Genere: Drammatico
Durata: 96′
Regia: Roman Polanski
Cast: Emmanuelle Seigner, Mathieu Amalric
Produzione: RP Productions, Come film, Monolith Films
Distribuzione: 01 Distribution

In un teatro parigino Thomas (Mathieu Amalric, Lo scafandro e la farfalla) si lamenta al telefono dopo un’intera giornata passata inutilmente a fare provini ad attrici per il ruolo di Wanda nella trasposizione teatrale del testo di Leopold Von Sacher-Masoch Venere in pelliccia che, come regista, sta preparando per la messa in scena. Mentre sta per uscire si imbatte in Vanda (Emmanuelle Seigner, Luna di fiele), attricetta dai modi spicci, poco raffinati e assai sfrontata. In lei Thomas vede tutto ciò che non sopporta in un’attrice, ai suoi occhi è volgare, per la sua cultura è stupida. Vanda insiste, con forza, con ostinazione, affinché Thomas le faccia comunque il provino. Thomas, pur riluttante, accetta… Polanski, in cronologia e utilizzando una sola macchina da presa, si tuffa anima e (due soli) “corpi” nell’amato kammerspiel confermandosi ancora una volta (il film pur non premiato a Cannes dov’era in concorso ha comunque ben impressionato critica e addetti ai lavori) uno degli ultimi grandi registi contemporanei viventi.
TEATRALIZZATO @@@

Jobs Jobs
Genere: Drammatico
Durata: 122′
Regia: Joshua Michael Stern
Cast: Ashton Kutcher, Dermot Mulroney, J.K. Simmons, James Woods, Matthew Modine, Lukas Haas, Ahna O’Reilly, Josh Gad, Lesley Ann Warren
Produzione: Five Star Institute
Distribuzione: M2 Pictures

Non particolarmente fortunato primo tra i due biopic in uscita dedicati alla figura di Steve Jobs, il Jobs firmato da Joshua Micheal Stern, per intenderci quello non autorizzato rispetto all’altro, l’ufficiale, a cui sta lavorando lo sceneggiatore di Codice d’onore e di The social network Aaron Sorkin, racconta la vita del giovane e brillante Steve dalla sua fascinazione per l’India e il mondo orientale ai primi tentativi di sfondare nel mondo della tecnologia e del marketing tecnologico, fino alla creazione della Apple, la sua cacciata e poi il suo reintegro e gli anni dei grandi successi planetari. Prodotto concepito per la tv (non che questo sia un limite oggi giorno anzi) e poi, visti i galloni “mediatici” del personaggio in questione, passato direttamente alla gogna delle sale, Jobs sconta da una parte il poco carisma attoriale di Ashton Kutcher (che potrà anche funzionare quando si cimenta nelle commedie ma che non ha le spalle così larghe per poter sostenere un ruolo del genere), dall’altra una confezione da instant movie ben poco raffinata.
FORMATTATO @

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Sceneggiatore e produttore di cortometraggi, videoclip, video educativi, spettacoli teatrali. È speaker radiofonico presso Radiofano dove si occupa di rubriche cinematografiche. Collabora con RSM-Radio San Marino e con MondoRadio. È il fondatore di Lobecafilm che si occupa di realizzazioni audiovisive. Il cortometraggio Sotto il mio giardino da lui co-sceneggiato ha ottenuto il Golden Globe Italiano nel 2009.
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