Alla scoperta dell’ozploitation6 min read
Non solo post-apocalisse, non solo effetti speciali, non solo mezzi di trasporto che non si fermano mai ma anche infinita, sconfinata e rovente Australia. Già, perché è proprio lì, nel Gran Deserto Australiano, che Miller ha girato la sua ultima fatica.
E lo sapevate che i film australiani vengono identificati con il termine Ozploitation?
La storia è bizzarra. L’origine del termine Ozploitation deriva dal documentario di Mark Hartley Not Quite Hollywood: The Wild, Untold Story of Ozploitation!, in cui Hartley traccia le fila della nuova onda di film low-budget girati in Australia – soprattutto horror, ma anche commedie e action – durante gli anni ’70 e ’80.
In tutta questa storia c’entra anche Quentin Tarantino, che aiutò Harley nel suo progetto e che inventò il termine Aussiesploitation, riferito ai cosiddetti B-Movies australiani, spesso infarciti di sesso e violenza. Harley abbreviò il termine e lo sostituì con Ozploitation, definizione con cui oggi ci si riferisce ai film australiani, anche a film ad alto budget, come appunto Mad Max: Fury Road.
E agosto, con le città che si svuotano e il caldo torrido che ci perseguita, è sicuramente il mese ideale per una maratona… agli antipodi.