è questa una difesa da Milan?3 min read

27 Gennaio 2014 Uncategorized -

è questa una difesa da Milan?3 min read

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Sono contrario agli esoneri, ma la direzione di Allegri mi aveva esasperato, come penso di avere diffusamente argomentato. Scritto questo, è arrivata la (prima) seconda vittoria consecutiva. Seedorf ha scelto come suo un 4-2-3-1 che divide il gioco d’attacco da quello di difesa: è un modulo saggio per una squadra ricca di trequartisti, povera di centrocampisti dal valore assoluto e con una retroguardia, ahimè, piuttosto fragile.

L’eventuale conferma dell’acquisto di Michael Essien (giocatore che negli ultimi due anni nel Chelsea ha giocato 149’) si colloca nella necessità di poter contare su un altro mediano (oltre a Nigel de Jong) da piazzare davanti ai difensori.

Ora, io credo che il lavoro immediato di Clarence debba essere quello del motivatore: abbiamo un organico migliore di quello di alcune squadre davanti in classifica, e la zona Europa League o il superamento dei cugini (non necessariamente in quest’ordine d’importanza) possono essere dei traguardi per questo girone di ritorno. Intanto l’olandese può costruire una sua idea di gioco e provarla con questi interpreti. Sulla sua intelligenza sopraffina i commenti si sprecano: Lombardo, Montella, Fabregas sono gli ultimi a tesserne le lodi, mentre le perplessità su ciò che sta accadendo sono rimbombate nel web quando a sollevarle è stato Franco Baresi con un tweet (!), mercoledì sera, di commento ad un Milan in Coppa Italia che non giocava a pallone, a dispetto di un Kakà che invece ci provava.

Tweet Baresi

Personalmente mi auguro di cuore che in questi mesi qualcuno dei giovani veda il campo: intanto con gennaio si chiude il mercato di riparazione e guardo al reparto difensivo milanista in una sorta di pagella di chi oggi io, Erberto Chilpino, reputo giocatore da Milan e chi no. La difesa nella storia ha contribuito a rendere il Milan grande e non consiste nella la somma delle sue individualità, ma è su queste che oggi mi soffermo.

In porta, Christian Abbiati: NO

Il trentaseienne di Abbiategrasso non merita la porta del Milan, se non come portiere di riserva: ha buon senso della posizione e riflessi, ma non è sicuro nelle uscite e nell’impostazione del gioco dal fondo; ad onor del vero in campionato quest’anno ha bucato davvero soltanto due partite, contro Napoli e Sassuolo. Si fanno i nomi di Marchetti e Perin, ma pare potrebbe essere Agazzi il possibile futuro numero 1 rossonero (considerata la papera di Amelia a Cagliari). Speriamo.

Tra i difensori centrali, Philippe Mexes: NO

L’abilità del francese non è più quella di una volta, a differenza della supponenza (e dello stipendio da 4 milioni): in scadenza di contratto a giugno 2015 (sigh) potremmo assistere ancora a sue performance dove il carattere e l’esperienza non sono più sufficienti a garantirgli il posto in squadra. Cristian Zapata mi offre garanzie migliori e nel pacchetto difensivo di oggi lo vedrei meglio con Rami che con Bonera. Sospendo il giudizio su Rami, ma nessuno degli altri tre è da Milan. Zapata è infortunato e come lui Matìas Silvestre: con sole 4 partite all’attivo, l’argentino è l’unico difensore del Milan con la media voto sufficiente per Gazzetta dello Sport (storicamente benevola con i giocatori milanisti) e Corriere dello Sport. Molto più bassa quella di Cristian Zaccardo…

Capitolo terzini, Mattia De Sciglio: Sì

Terzino destro di 21 anni, forse non è il nuovo Maldini, ma vale il Milan e probabilmente la Nazionale maggiore: il migliore dei nostri difensori, reduce da un’infiammazione al ginocchio operato all’inizio della stagione, porta qualità e tranquillità in campo. Si attende il ritorno dal primo minuto di quel marine di Ignazio Abate, dalla buona corsa in fascia ma senza il cross, comunque meglio di un distratto Emanuelson e di un pessimo Constant di inizio annata.

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Nasco tra Milan(o) e l'Inghilterra. E lascio il cuore in Olanda, già che ci sono, tripartito. Da milanista tifo i piedi educati e le menti aperte, i capitani di lungo corso e i registi. Faccio più fatica con i cugini che con i gobbi. Credo che la poesia sia ciò che spunta quando hai la palla all'altezza della linea di metà campo e alzi la testa: tutti i gol migliori partono da lì, che poi vengano segnati di esterno o di fegato, di cuore o di doping.
2 Commenti
  1. Beppe Ruggiero

    D'accordo su tutto, tranne che su Agazzi. Per me non vale neanche Abbiati, questo Abbiati. Punterei su Perin in porta. In difesa sogno un centrale giovane e di prospettiva, cosa assai rara di questi tempi.

  2. Erberto Chilpino

    Sarò franco, Beppe (rimanendo Erberto): la mia non è tanto una passione per Agazzi, quanto un'insofferenza per Abbiati, che pure riconosco non essere un cattivo portiere. Magari prendessimo Perin!Quanto al giovane centrale di prospettiva, ho l'impressione che tu non intendessi Taarabt...

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