Dieta del gruppo sanguigno del dottor Mozzi: di cosa si tratta5 min read

2 Giugno 2016 Cucina -

Dieta del gruppo sanguigno del dottor Mozzi: di cosa si tratta5 min read

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dieta del gruppo sanguigno
Immagine| telecolor.net

Dimmi chi sei e ti dirò cosa mangiare potrebbe essere il motto della dieta del gruppo sanguigno del dottor Mozzi. Da qualche tempo, infatti, questa dieta è giunta ai media nazionali e la discussione sui pro e contro si sta diffondendo ovunque. Ma quanta valenza può avere una dieta che, secondo molti, me compresa, è una “scommessa”? Potrebbe far bene, ma personalmente mi chiedo se addirittura non potrebbe far male. Cerchiamo di ricostruire brevemente di cosa si tratta: origini, indicazioni e critiche alla dieta del dottor Mozzi.

Dieta del gruppo sanguigno: origini

La dieta del gruppo sanguigno non è una novità né una dieta frutto soltanto degli studi del dottor Mozzi. Già nel 1957, il medico naturopata James D’Adamo, era giunto alla conclusione che pazienti appartenenti a gruppi sanguigni diversi reagivano in maniera differente alla medesima alimentazione e dieta.

Su questo argomento scrisse diversi articoli, e fondò il Journal of Naturopathic Medicine. Il suo testo più famoso è L’alimentazione su misura in cui raccoglie delle indicazioni per ogni gruppo sanguigno e indica le combinazioni alimentari e le ricette per mantenersi in salute.

In Italia, Pietro Mozzi, medico originario di Bobbio (Piacenza), da anni si occupa di alimentazione e salute. Come indicato nel suo libro più celebre, La dieta del dottor Mozzi. Gruppi sanguigni e combinazioni alimentari, in particolare delle correlazioni tra i cibi e il gruppo sanguigno.

Il suo interesse per la medicina inizia ufficialmente nel 1977, con la laurea, e prosegue quando decide di verificare in prima persona parecchie teorie in cui, ancora oggi, crede profondamente. Il fine del suo lavoro è la ricerca delle cause di malattia e la prevenzione di esse. Sperimenta diverse teorie mediche legate all’alimentazione e al cibo come forma di cura e prevenzione, dalla macrobiotica alla teoria dell’igienismo.

La sua vita e la sua alimentazione si trasformano man mano in base ai suoi studi e il Dottor Mozzi conclude che ciò che mangiamo è causa di molti disturbi fisici e psicologici e delle malattie di cui soffriamo oggi. Vediamo, in breve, quali sono i principi  di questa dieta.

L’alimentazione secondo la dieta del gruppo sanguigno

L’ipotesi di Mozzi, e prima di D’Alamo, è che i gruppi sanguigni si siano differenziati, in quelli che conosciamo oggi, proprio grazie alla diversa alimentazione adottata dalle popolazioni nel primi millenni e durante l’evoluzione del genero umano.

Questo porterebbe un individuo con un determinato gruppo sanguigno ad avere una maggiore o minore affinità verso alcuni alimenti.

Procedendo per casistica, e forse secondo un suo gusto personale, il dottor Mozzi ha identificato per ogni gruppo sanguigno un profilo dalle caratteristiche generali dell’organismo. Da questo profilo si possono dedurre informazioni generali sul sistema immunitario, digerente, nervoso, l’attività fisica necessaria e sul comportamento generico che un soggetto appartenente a quel gruppo sanguigno può manifestare.

Nel sopracitato La dieta del dottor Mozzi. Gruppi sanguigni e combinazioni alimentari sono elencati in macrosezioni di alimenti (per esempio carne, pesce, latte e derivati, cereali) gli alimenti benefici, gli alimenti neutri e gli alimenti sconsigliati per ogni gruppo sanguigno. Infine, per ogni gruppo possiamo trovare un riepilogo degli alimenti da evitare e delle alternative consigliate per sostituire questi ultimi. Si tratta di un vero e proprio piano alimentare per la colazione, il pranzo e la cena per ogni stagione.

Le critiche alla dieta del gruppo sanguigno

La dieta del gruppo sanguigno si è attirata negli ultimi tempi una grande attenzione mediatica e moltissime critiche. C’è stato un crescendo di attenzione verso il dottor Mozzi e la sua dieta dovuto proprio al diffondersi di casi di seguaci e sostenitori che condividono i benefici riscontrati nel praticarla. Tuttavia, non sono pochi coloro che hanno definito la dieta dei gruppi sanguigni per la cura e prevenzione medica un’autentica bufala, poiché la teoria portata avanti da Mozzi non ha fondamenti scientifici.

All’interno del libro del dottor Mozzi si legge:

La dieta secondo il gruppo sanguigno non deve essere considerata un dogma da cui non si può derogare. Pensare infatti che tutte le persone di uno stesso gruppo sanguigno possano utilizzare gli stessi alimenti significa creare uno schema piuttosto rigido, che nega le differenze genetiche che distinguono gli esseri umani anche all’interno di uno stesso gruppo sanguigno e che li rendono diversi gli uni dagli altri (p.21)

La critica maggiore posta a questa affermazione ricade sull’efficacia della dieta relativamente alla cura e prevenzione della salute e di malanni vari.  L’avviso al paziente che fa lo stesso dottore sta nel fatto che può funzionare e quindi far star meglio alcuni soggetti, ma anche essere del tutto inefficace su altri. L’incertezza e la scarsa capacità di addurre prove è indubbiamente una grossa debolezza della dieta.

Altre critiche mosse alla persona del dottor Mozzi riguardano proprio la sua mancata specializzazione. Ebbene sì, Mozzi lo ammette, dopo la laurea non ha mai conseguito una specializzazione e non ha mai effettivamente praticato come medico.

Naturalmente troviamo infondata e svilente il dibattito la critica sul suo aspetto fisico: Mozzi ha poco più di 60 anni e non li porta bene. «Sarà colpa di una sbagliata alimentazione?» si chiedono alcuni utenti dei principali forum in cui ci si confronta sul tema.

A fronte dei molti casi positivi presentati in televisione e in radio continuano a non esserci conferme scientifiche sugli effetti sull’organismo di questi regimi alimentari, una possibilità è quella di cominciare a sperimentare e scoprirne gli eventuali benefici. Mangiare sano e bene è sicuramente un passo avanti nell’evoluzione e magari scoprirete anche che qualche malanno/malessere vi è passato.

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Ho 21 anni, troppi capelli ed una biografia piuttosto filiforme. Ho passato la mia infanzia in un desolato paese sul Lago Maggiore, sono curiosa, adoro ballare e vorrei fare talmente tante cose nella vita che le inizio tutte ma non ne finisco una. Ora vivo a Verona, dove studio Lingue e Culture per l’Editoria, facoltà che ho scelto perché ancora devo capire bene per cosa sia più portata, se parlare oppure scrivere.
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