Luoghi e turismo: cosa fa di un luogo una destinazione turistica?3 min read

26 Agosto 2014 Viaggi -

Luoghi e turismo: cosa fa di un luogo una destinazione turistica?3 min read

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destinazione turistica
@Giuseppe Moscato

Che cosa trasforma un luogo in una destinazione turistica? Sentiamo spesso parlare di luoghi o città come destinazioni turistiche privilegiate. Ma quale è la relazione tra un luogo e una destinazione turistica? Se facciamo un giro su Wikipedia scopriamo che:

[quote align=”center” color=”#999999″]Una destinazione turistica è un ambito territoriale nel quale ha sede un complesso di attrattive che possono soddisfare i bisogni e gli interessi di un determinato segmento di domanda turistica[/quote]

L’Ente di promozione turistica Visit England ha predisposto un simpatico video per spiegare cosa sia le gestione di una destinazione turistica, in inglese Tourism Destination Management.

Tralasciando il web marketing che è – per così dire – il software della promozione turistica di una destinazione, concentriamoci sull’hardware, ovvero su quali caratteristiche geomorfologiche, servizi e infrastrutture di un luogo lo rendano attrattivo e funzionale per il turista.

Rispetto ad un tema complesso – e con ampi margini di confusione – come il turismo, parlare di destinazione turistica non è affatto un’astrazione. Le destinazioni turistiche non sono un altro o un altrove rispetto ai luoghi e alle città in cui viviamo. E’ la dimensione del viaggio che ci fa pensare ad un altro e un altrove in cui essere rispetto al nostro quotidiano (interessante a questo proposito il libro di Marco Aime e Davide Papotti “L’altro e l’altrove. Antropologia, geografia e turismo”). Spesso si parla di turismo come di un fenomeno a parte rispetto al nostro vivere quotidiano ma, nella realtà dei fatti, i luoghi del turismo sono anche i luoghi del nostro vivere (o del vivere quotidiano di qualcun altro).

Certo è che il fenomeno turistico abita, plasma e rimodella i luoghi. Quando questa azione di rimodellamento e cambiamento avviene senza pianificazione e senza una visione condivisa, purtroppo il risultato è un peggioramento della qualità della vita in quei luoghi. Il prof. Richard Butler negli 1980 ha elaborato un modello di sviluppo turistico di un’area che riproduce il ciclo di vita della destinazione turistica: TALC – Tourism Area Lyfe Cicle. Lo scopo del modello era di richiamare l’attenzione sulla gestione delle destinazioni turistiche cercando di comprenderne il sistema delle relazioni e proponendone la gestione e lo sviluppo integrato per evitarne il declino.

Molti potranno obiettare che esistono destinazioni turistiche che sono non-luoghi, come ad esempio il modello dei villaggi-vacanza e le mete turistiche create a tavolino come Sharm El Sheik, ma il punto nodale è ora più che mai la sostenibilità di una destinazione turistica in termini economici, ambientali e sociali. A questo proposito il prof. Jafar Jafari ritiene che:

[quote align=”center” color=”#999999″]A nice place to live is a nice place to visit[/quote]

e sottolinea come una buona qualità di servizi e infrastrutture per i residenti supporti e aiuti lo sviluppo del turismo. In sostanza un luogo in grado di offrire comfort, sicurezza, servizi e infrastrutture per i suoi abitanti, con ogni probabilità sarà più appetibile anche per i turisti.

Il prof. Harold Goodwin, durante la 7th International Conference on Responsible Tourism in Destinations, illustra in particolare cosa significhi il concetto di sostenibilità applicato ad una destinazione turistica:

In conclusione quello che ci dobbiamo augurare è una gestione sostenibile della destinazione turistica che valorizzi il lato umano e quotidiano di quel luogo e ne garantisca una buona vivibilità da parte dei residenti e una corretta fruizione da parte dei turisti.

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Il disegno e la progettazione mi hanno sempre appassionato. Dopo la laurea in architettura mi sono specializzata in pianificazione urbana nei paesi in via di sviluppo. Attualmente sono una ricercatrice in turismo responsabile. Che dire? Viaggi, scarabocchi e coinquilini – pelosi e pennuti – caratterizzano le mie avventure e ‘disavventure’…
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