Da Marta a Lara Croft: la mia vita da cosplayer3 min read

15 Gennaio 2014 Cultura -

Da Marta a Lara Croft: la mia vita da cosplayer3 min read

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Marta Pecchia è una studentessa di lingue e letterature straniere all’università di Pisa.
Marta è anche un angelo sexy e pure un’eroina dei videogames armata fino ai denti.
Marta è una cosplayer e per lenius.it siamo andati a incontrarla, chiedendole di raccontarci come funziona questo mondo fatto di personaggi fantastici che diventano reali e in cui lei è conosciuta come Eilaire.

Quando ho iniziato a dire che avrei scritto un pezzo sui cosplayer, mi hanno detto che avrei dovuto dare un’occhiata al costume da Angelina che hai sfoggiato al Lucca Comics. Diciamo che non passavi inosservata.
Interpretare Angelina di Sacro/Profano è stata un’esperienza entusiasmante e nuova per me. Sono passata da combattenti super armate a un’ingenua e dolce angioletta. A Lucca è stato fantastico, tante bambine pur non conoscendo il personaggio (il fumetto, che recensiremo nelle prossime settimane, è stato lanciato proprio in quell’occasione) mi hanno chiesto di fare delle foto con loro. L’episodio più bello è stato quando una signora piuttosto anziana mi si è avvicinata guardando con curiosità le ali e mi ha detto: “Scusi, ma lei è un pollo?”.

Quanti cuori infranti?
C’è stato chi mi ha confessato che avrebbe voluto parlarmi, ma non ne ha avuto il coraggio…

Partiamo dall’inizio. Cosa significa essere un cosplayer? Che filosofia c’è dietro?
A tante persone la propria vita quotidiana sta un po’ stretta e il cosplay è una soluzione efficace a questo problema perché puoi essere chi vuoi, quando vuoi. Essere un cosplayer è un po’ come essere un attore: cambiando costume puoi interpretare un personaggio diverso.

A proposito di costumi, li realizzi da sola?
Sì, tutti i miei costumi li ho realizzati io con l’unica eccezione di Angelina, che mi è stato consegnato già pronto dagli editori delle Edizioni Dentiblù.

Interpretando quale personaggio ti senti più coinvolta?
Credo che il personaggio in cui mi sento più a mio agio e anche quello a cui più sono affezionata sia Lara Croft. È stato il mio primo cosplay e mi sento particolarmente legata a Tomb Raider perché gioco a questo videogame da sempre e ho seguito Lara nella sua evoluzione, da quando era ancora realizzata con la grafica poligonale e camminava come un carro armato, fino alla versione più recente di giovane sopravvissuta.

E quello di cui vorresti indossare i panni?
Un personaggio che ancora non ho avuto il coraggio di interpretare è Violet Baudelaire di Una serie di sfortunati eventi. Adoro lei e il suo vestito in stile gotico, ma il lavoro sartoriale per quel costume è veramente molto impegnativo.

Forse è una domanda sciocca, ma me lo son sempre chiesto: che accade se trovi un’altra vestita come te?
In genere le sorrido e ci scambio due parole per sapere come ha realizzato il costume. Spesso però può succedere che qualcuna ti guardi in cagnesco come se le avessi “rubato” il personaggio, in quel caso faccio finta di niente. Questo ambiente tende a essere molto competitivo e io non voglio incentivare la rivalità tra cosplayer: per me è un divertimento, non una gara.

Osservando i cosplayer più belli mi colpisce la quantità di foto che sono costretti a fare e la loro capacità a entrare (e restare) nel personaggio. Non è un hobby per timidi, non credi?
Indubbiamente bisogna avere coraggio perché ti metti in gioco e gli altri ti giudicano, soprattutto se partecipi ai contest tra cosplayer che ormai si trovano a ogni fiera. Ma è anche necessario avere diverso tempo libero e molta pazienza perché ci vuole tempo per cercare i materiali, realizzare il costume e organizzare i set fotografici.

Come ti vedi tra qualche anno? Credi che il cosplay possa diventare una professione, un giorno? Continuerò a fare cosplay finché mi farà divertire. Esistono rare eccezioni di persone per cui questo è un vero e proprio lavoro, ma non credo che faccia per me…

Chiudiamo rivelando dove ti esibirai prossimamente e nei panni di chi.  
Sarò a Pisa l’8 e il 9 marzo, nei panni di Angelina di Sacro/Profano il sabato e di Lara Croft di Tomb Raider Underworld la domenica.

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Federico Vergari. 3 giugno 1981. Giornalista pubblicista. Un saggio sul rapporto tra politica e fumetto pubblicato nel 2008 con Tunué. Scrive un po’ di tutto sul suo blog ilcanedaguardia.blogspot.com. Per lenius.it si occupa esclusivamente della nona arte. II fumetto.
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