Dacci oggi il nostro pesce quotidiano: crostacei3 min read

13 Gennaio 2014 Cucina -

Dacci oggi il nostro pesce quotidiano: crostacei3 min read

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[divider scroll_text=”Il pesce nella Dieta Mediterranea”]
Dici ”crostacei” e pensi subito a raffinate aragoste o altrettante inarrivabili prelibatezze, magari avvolte dal seducente idioma francese. Ma i crostacei hanno due grandi difetti, uno è il prezzo (di alcuni, non di tutti). Il secondo è che sono pieni di colesterolo. Così si dice, ed è vero. Ma voglio addentrarmi un po’ di più.

Il loro contenuto di colesterolo è abbastanza alto e variabile da specie a specie. Contengono tuttavia anche acidi grassi polinsaturi, cioè i grassi ”buoni”, e hanno discrete qualità nutrizionali. I crostacei marini, tuttavia, assorbendo il sodio del mare sono sconsigliati nelle diete iposodiche. Eh già, di crostacei infatti ne esistono di acqua marina (calda o fredda) e dolce (pensate ai gamberetti di acqua dolce).

Semaforo verde ai crostacei, ma con parsimonia visto i valori nutrizionali e non più di 1-2 volta la settimana.

Attenzione anche all’origine. Non consumare gamberi tropicali, perché soggetti a pesca ultra-intensiva che compromette la riproduzione e l’ambiente locale costiero e, come se non bastasse, il più delle volte sfrutta illecitamente i lavoratori locali. Anche i poveri gamberetti rosa, che sono forse i crostacei più usati in Italia, hanno una origine simile.

Quali crostacei allora è meglio comprare?

Le mazzancolle hanno poco colesterolo e un buon apporto vitaminico, e provengono dal Mediterraneo che è un dato importante nella scelta consapevole della spesa. Il fatto è che sono costose, ma con 10 € si può comunque condire una pasta o una bella insalata.

Mazzancolle @ Rubber Slippers In Italy
Mazzancolle @ Rubber Slippers In Italy

Simili i gamberoni, un po’ più piccoli e a buon mercato; e quelli argentini, molto diffusi, si possono ancora comprare tranquillamente.

Anche le canocchie o cicale di mare non sono per niente male e hanno quasi dappertutto un prezzo più contenuto di gamberi & C., l’unica cosa noiosa è pulirle (in questo video vi spieghiamo come) poi però avrete una polpa delicatissima, e anche qui con 5-6 esemplari si fanno miracoli in cucina.

Veniamo allo scampo, più carico di colesterolo dei precedenti, ha un prezzo variabile almeno quanto le dimensioni!

Il consiglio è evitate quelli piccoli (sotto i 10 cm) poiché non hanno ancora raggiunto la maturità per riprodursi, ma anche quelli mega perché pretendono un mutuo. Un prezzo accettabile è 15/20 €/kg per quelli di medie dimensioni. E’ regale lo scampo, un astice in miniatura.

L’astice vero è piuttosto costoso, quasi come la pregiata aragosta sua lontana parente, a meno che qualcuno non ve la regali o non ve lo offra/venda appena pescato (una sorta di piccolo business giovanile) dove ce n’è ancora! Quindi non ne parleremo qui.

@ravanellorosapallido.com
Haiti @ravanellorosapallido.com
Haiti piccoli pescatori locali
Haiti @ravanellorosapallido.com

Ed accenneremo di sfuggita anche al mondo dei granchi, per la variabilità della loro presenza e denominazione in Italia e -anche qui- per il costo di solito elevato (grancevole e granciporri i più comuni). Ci preme piuttosto mettere in guardia contro il surimi che viene di solito fatto passare per ”polpa di granchio” mentre altro non è che il derivato di pesci diversi travestito con aromi ”al granchio” (noi invece apprezziamo il sushi, sia chiaro!).

Qualche dritta pratica. Una volta comprati i crostacei freschi resistono in frigo 1-2 giorni, ma prima si consumano meglio è. Il crostaceo scurito, che sappia di ammoniaca, non è più fresco, evitatelo.

La cottura migliore? Qualche minuto a vapore, oppure grigliato su ceramica o su pietra (quella ollare per intenderci). E con teste e corazze si prepara un ottimo brodo.

Infine, una preoccupazione etica. Un recente esperimento irlandese ha concluso come la cottura a vivo tramite ebollizione non sia forse il massimo per questi animali. Si iniziano così a cercare metodi alternativi. Ne sono felice, non è piacevole rincorrere una canocchia tra i fornelli!

Foto in copertina |  AnneCN

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Aspirante antropologo, vive da sempre in habitat lagunar-fluviale veneto, per la precisione svolazza tra Laguna di Venezia, Sile e Piave. Decisamente glocal, ama lo stivale tutto (calzini fetidi inclusi), e prova a starci dietro, spesso in bici. Così dopo frivole escursioni nella giurisprudenza e nel non profit, ha deciso che è giunta seriamente l'ora di mettere la testa a posto e scrivere su tutto quello che gli piace.
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