Fotografa, documentarista, content manager, coordinatrice di progetti editoriali e project manager della start up Rosbad s.r.l. Ho partecipato a esposizioni fotografiche, collaborato a laboratori artistico-sociali e di educazione ai media insieme a diverse realtà associative italiane e spagnole. Mi piace lavorare nell'ambito editoriale, della progettazione di nuovi formati e della media education.
Cornetta Maria
Ma perché i crimini degli extracomunitari non vengono ugualmente citati? I reati non sono meno gravi se commessi da soggetti in difficoltà e qui parlo di stupri, di violenza sugli anziani e sullo sfruttamento della prostituzione, non del poveretto che ruba la frutta sulle bancarelle per mangiare. Ne sono piene le cronache. E' odioso pensare al poliziotto che picchia l'immigrato tanto quanto è odioso pensare all'immigrato che aggredisce le forze dell'ordine. Non usiamo due pesi e due misure! IL DIRITTO DI DELINQUERE NON E' STATO MAI SANCITO DA NESSUN CODICE E NESSUNO PUO' INFRANGERE LE LEGGI, INDIPENDENTEMENTE DAL RUOLO SOCIALE CHE RICOPRE,DAL POTERE CONCESSO DALLE ISTITUZIONI, DAL SUO CULTO, DALLA RAZZA E DALLA SUA STORIA. Il vero razzismo è concedere corsìe preferenziali a qualcuno dei soggetti sopra citati.
Davide Fracasso
Scusa Maria, a quali crimini ti riferisci? Generalizzare non aiuta a cercare una verità dei fatti e a mio modesto parere è una forma di qualunquismo pericolosa.
Cornetta Maria
E' giusto che i delinquenti siano identificati e che le loro azioni siano pubblicizzate e condannate anche attraverso i media, però questa regola deve valere per tutti e la stessa cosa vale per l'applicazione delle leggi, che devono essere severe quando il reato è grave (vedi lo stupro). Io credo che in Italia non ci sia sufficiente durezza se è vero, come vediamo tutti, che non sempre i criminali scontano tutta la pena. Non ritengo di discriminare nessuno se dico che nessun elemento estraneo alla valutazione del reato (etnia, condizione economica e sociale, ecc...) può alleggerire gli effetti dell'applicazione della pena. L'uguaglianza tra i cittadini passa senz'altro da questo criterio imprescindibile. Era il concetto che volevo esprimere e non ha nulla di pericoloso.
Davide Fracasso
Maria, continuo a faticare a comprendere cosa c'entri il tuo commento con l'articolo su Belgrado. Potrai concordare con me su un fatto però: in Italia la pubblicità che i media danno ad episodi di criminalità compiuti da stranieri è decisamente più alta rispetto a crimini compiuti da italiani: quindi un elemento di discriminazione etnica nell'informazione italiana è decisamente presente. Se ti interessa il tema in ogni caso ti invito a leggere un articolo sul nostro sito che affronta il tema immigrazione e criminalità: https://www.lenius.it/immigrazione-e-criminalita/. Ciao!